Alle ore 17:00 ero presente a Milano, zona San Babila, per aderire alla manifestazione organizzata della mia associazione, dobbiamo dimostrare contro un fatto accaduto questa settimana e inqualificabile: dei poliziotti hanno picchiato brutalmente una donna trans brasiliana e il tutto è stato ripreso con un cellulare. Come al solito la notizia è poco chiara e sui media hanno scritto di tutto, comprese un sacco di fake-news, comunque un pestaggio non è in alcun modo giustificato.
Mentre venivo qui sono successe due cose curiose. Appena partito il treno, un signore di colore gentilmente mi chiede se posso dargli qualcosa. Stereotipo: tizio di colore che chiede soldi. Invece mi dice che gli mancano ottanta centesimi e glieli do’. Di solito non do nulla, in questo caso mi è sembrata una richiesta genuina e in ogni caso un’ottima scusa.
Arrivata a Milano, esco dalla stazione sotterranea e un’altro tizio di colore mi chiede se lo aiuto a fare la ricarica del telefono con il touch screen di una tabaccheria. Lo aiuto.
In piazza trovo già alcuni di noi e rappresentanti delle altre associazioni milanesi. Inizia il giro dei saluti con persone che ho visto recentemente e altre che non vedevo da almeno due anni.
Ci sono anche due telecamere della Rai, chissà se “meriteremo” di fare notizia al TG3.
Oggi non mi sentivo così donna per via della stanchezza, ma evidentemente mi vedo così solo io e chissà che vibrazioni emetto per sembrare così disponibile al prossimo se ne ha bisogno. Inoltre i musulmani non vedono le persone trans come persone vere e se ne fossero accorti non mi avrebbero chiesto nulla.
Una signora mi si presenta come mamma di Alicia e parliamo un po’. Che dire? E’ una mamma e donna eccezionale, ma forse tutte le mamme lo sono, l’importante è che i figli siano felici. Parliamo delle sue reazioni alla coming-out fatto lo scorso anno, lei abita nel sud Italia e lo sanno anche tutte le zie di Alicia, cosa non scontata.
Faccio anche qualche scatto per il corso di fotografia, ma sono poco convinta, forse sono solo stanca.
Iniziamo dopo mezz’ora che siamo lì e siamo in un numero sufficiente. Faccio uno scatto allo striscione e poi vado dietro a reggere il mio pezzettino. L’ho fatto in maniera istintiva, sono membro del direttivo e mi piace essere in prima linea. Scopro che sono nella posizione migliore per ascoltare: proprio di fronte e mi rendo conto che uscirò nelle fotografie perché siamo proprio di fronte al pubblico.
Alec, vice presidente di ACET, introduce l’evento e presenta i relatori. Guglielmo, il presidente, è il primo e gli vedo addosso una carica e voglia di cambiare le cose a tal punto che trema tutto per trattenersi.
Seguono gli altri rappresentanti delle associazioni milanesi con discorsi toccanti. Inizio a sentire una profonda emozione e mi scorre anche qualche lacrima.
Entra miss trans 2023, non sapevo nemmeno che esistesse, d racconta la storia di Bruna la donna trans picchiata. Nulla di quello che è stato scritto sui giornali è vero.
Accanirsi su Bruna è stato un gesto vigliacco, anche perché lei rappresenta tutte categorie e minoranze: donna, trans, di colore, straniera senza permesso di soggiorno, vive in povertà senza una dimora, tossico dipendente.
Il discorso finale mi ha devastata di emozioni. La presidente di Famiglie Arcobaleno termina il discorso dicendo che da quel momento parla a nome personale, indossa una camicia che copre la maglietta con i loghi e rivela che anche lei appartiene alla polizia municipale e esprime la sua rabbia e sgomento verso gli agenti del pestaggio.
Qualcosa dentro mi si è esploso. Non è giusto che un agente si scusa per le colpe dei colleghi e che la direzione e il comune non hanno preso una posizione netta.
Più tardi andrò ad abbracciare questa donna coraggiosa.
Prima di chiudere l’evento, Alec ci invita a fare un breve flashmob invitandoci a sedere per terra, alzare le braccia e urlare insieme a lui basta violenze.
Commossa non poco, saluto le persone e molte sono scappate via subito, la vita ricomincia come è giusto. Spero solo che il nostro grido arrivi a qualcuno.
Qualche giorno dopo il Sindaco di Milano ha preso posizione condannando l’accaduto e avviando un indagine interna, chissà se porterà a qualcosa.