Giornata intensa anche questo sabato, ma a differenza del precedente dove mi sono stancata troppo rimanendo 13 ore in giro per Milano e poi alla domenica ero stordita dal sonno, questa volta sono tornata a casa dopo aver fatto il “workout con danza caraibica”, ho fatto la doccia, mangiato una pizza, dormito e sono tornata a Milano con il treno per fare il corso di fotografia al PAC. Mi sono stancata molto meno e non ho dovuto guidare la sera.
Oggi eravamo in tante a lezione, forse anche perché domani andremo tutte in gita a Stresa (mentre scrivo sono in viaggio in treno ed è mattina presto) per fare una lezione di danza speciale in un albergo a cinque stelle. Se il prato non sarà umido la faremo con vista lago, altrimenti il direttore de “La Terrazza di Villa e Palazzo Aminta” ha detto che la faremo in una sala dell’hotel senza pagare i 300€ di affitto della sala. Dopo faremo il pranzo sempre lí con vista lago. Il meteo è stato bruttissimo tutta settimana, ma sembra che ci sarà un sole velato senza pioggia, siamo ottimiste.
Mi ero portata dietro la macchina fotografica che mi hanno prestato al corso di fotografia, prevedevo di fare giornata a Milano, ma poi si è scaricata e ho deciso per il ritorno a casa. Domani porterò con me due “action cam” (una GoPro e una super economica) per fare il video della lezione, prima di iniziare mi è venuta l’idea di fare un video con questa macchina (500€ circa) per vedere com’è funziona. Dobbiamo impratichirci a imparare a usarla, anche per cose personali.
Come si fa a godersi la lezione senza concentrarsi con le riprese? L’ho piazzata a caso, su un micro cavalletto, e prima di ogni brano l’ho spostata per la sala. Mi è servito anche per capire la gestione della luminosità in base se era vicino alle finestre.
Come sono state le riprese? Prima della lezione mi sono fatta degli autoscatti ed erano sfocati, i video sono leggermente scuri, ma con la correzione colore sono tornati belli e colorati.
Ho avuto giusto mezz’ora dopo pranzo per copiarli nel computer e dare una veloce occhiata e in alcuni momenti non ero così in sincronia con le altre. Quando ho tolto la maglietta rimanendo in top sportivo ho visto troppo la pancia gonfia, se smette di fare freddo farò un mese vegetariano!
Da dietro sono una donna come tutte, in parte lateralmente dove sto migliorando la postura, davanti molto donna, pancia a parte, anche se non formosa come le altre. Paragonare me di 58 anni con delle quarantenni capisco che non va bene, ma la mia ricerca del movimento femminile per farlo mio in modo naturale mi porta a osservare per migliorare.
Tra un brano e l’altro ero in debito di ossigeno, anziché fare pausa andavo a spostare la macchina fotografica, ma sono riuscita a tenere e divertirmi. Adoro danzare.
Più tardi, mentre attendevamo l’arrivo dei docenti al corso del PAC, ho accennato alla danza con una fotografa che ci fa da supporto, mi ha chiesto se prima della transizione ballavo. No, anche se mi sarebbe piaciuto. Ricordo che quando vidi al cinema Flashdance, ero andato da solo perché con i mie coetanei maschi non potevo mostrarmi per come sono, era il lontano 1983, fatto sta che ero uscita piangendo e con una voglia matta di fare la ballerina. In quegli anni potevi fare il ballerino solo se eri gay e io non lo sono.
Il riappropriarmi di desideri del passato è una delle cose più belle di come sono adesso.
Le mi compagne di danza mi adorano, forse vedono la forza, energia e impegno che ci metto, cosa che molte donne biologiche non mettono più dando per scontata la loro femminilità. Anni fa ho letto una frase che “essere donna si diventa, femmine si nasce” e ho riscontrato che è vero e posso esserlo anche io (che poi legalmente lo sono).