Ho capito perché da quando mi è arrivata la carta di identità mi sono sentita più vera e più sicura di me stessa. La scoperta che ho fatto adesso è che adesso posso scegliere se dire che sono una donna trans oppure non dirlo, in special modo quando ho a che fare con “persone nuove”. Prima del cambio dei documenti avevo sempre il timore che questa cosa saltasse fuori nel di dover dimostrare i documenti, magari per una prenotazione. Da tempo ho capito che devo vivere la mia nuova vita e non fare sempre attivismo transgender.
Domenica ho fatto un trekking devo ammettere che mi sono divertita molto a non dirlo a giocare e sperimentare facendo conoscere Bianca senza tirare fuori la mia parte trans.
Tra l’altro da qualche tempo mi sento più piccola dal punto di vista della statura e della prestanza fisica. Stando vicino a dei ragazzi e uomini anche di poco più alti di me, ora mi sembrano enormi.
Non so dare una spiegazione precisa, non dovrebbe centrare la terapia ormonale , ma qualcosa in me è cambiato.
Sabato mattina sono tornata ancora a Milano fare l’allenamento con danza caraibica e c’è stata una piccola sorpresa. La mia amica Giuliana che è l’insegnante, ha inserito dei nuovi brani con relativi movimenti di danza. Una difficoltà in più nell’ impararli ballando e osservando le altre.
Terminata la lezione siamo state una mezz’ora al bar all’aperto a goderci il sole e raccontarci un po’ di cose. Abbiamo anche organizzato di fare una giornata insieme a Stresa verso la metà di maggio, dove faremo anche una lezione di danza in un posto particolare.
In questi giorni avevo letto di un post su Facebook di una donna trans che raccontava dei rapporti e delle domande che le fanno le sue amiche Cisgender, dove spesso le chiedono il parere anche dal punto di vista maschile. Con questa cosa che cambiando genere abbiamo una visione più completa delle cose, non è sempre vero e anzi più vivo come donna e meno riesco a dare dei pareri corretti, mi devo basare solo sui miei ricordi. Da qualche tempo nessuna delle persone che frequento pensa più al mio lato maschile, sono accettata come donna senza domande e riferimenti al passato. In questo gruppo di oggi, ci sono anche delle ragazze che non sanno nulla della mia transizione, mi hanno conosciuta come Bianca e a parte un po’ della mia fisicità, probabilmente non se lo immaginano nemmeno che sono una donna trans e vengo accettata immediatamente come donna.
Il resto della giornata è trascorsa in maniera simile a quello di settimana scorsa tranne che non ho avuto nessuna ricaduta, non mi sono sentita sola, anzi mi sono goduta la serata in tranquillità preparando le cose per il trekking del giorno dopo.
Il gruppo si chiama “degli zii” con cui ho fatto l’escursione settimana scorsa. Oggi hanno organizzato un’altra camminata dalle parti di Bergamo, dopo la Val Seriana. Un’ora e mezza di auto per arrivarci e non avevo voglia di fare il viaggio da sola per cui stavo pensando di non andarci. Poi nell’elenco dei partecipanti ho letto che c’è un tizio che parte da Cassano, un paese vicino. Ci siamo messaggiati e si è offerto di darmi un passaggio insieme alle sue amiche. Finalmente ho trovato qualcuno per poter andare insieme a fare dei trekking! Ogni tanto conosco delle persone in zona, ma quando scrivo invitandole non possono mai.
Mi sono venuti a prendere puntualissimi alle 7:30 e abbiamo fatto il lungo viaggio che non mi è mi sembrato poi così lungo grazie alla compagnia. Ho fatto da navigatrice per la parte finale che era tutta tornanti e strapiombi, non era il caso che guidatore si distraesse.
Eravamo quattro donne e lui che, come ha raccontato in macchina, gli capita spessissimo. In questi gruppi di trekking ci sono tantissime donne come ho colto da alcune conversazioni durante la camminata.
Sia con loro che con il gruppo di oggi, nessuno sa che sono una donna trans e ho giocato raccontando anche cose della mia vita e aneddoti in maniera leggermente modificata, come se lo fossi stata davvero sempre donna. E’ stato un bel esercizio dove ho giocato verbalmente con gli stereotipi maschili e femminili; ho fatto la fila in bagno e fornito solidarietà per le due signore che durante il percorso hanno cercato di appartarsi per fare pipì.
Quello che ho scoperto è che non avendo dei paragoni con tutti che mi chiamano per nome, nonostante la mia fisicità a nessuno viene in mente che potrei non essere sempre stata così. Ho visto solo un attimo di imbarazzo con alcuni uomini quando nel salutarli alla fine li ho abbracciati, ma non ho capito il motivo preciso. Non credo che sia perché sono una donna trans e l’hanno intuito. Hanno comunque ricambiato l’abbraccio come hanno fatto con le altre donne che conoscevano meglio, forse era solo l’imbarazzo che non mi conoscevano così bene.
Mi sono trovata bene in particolare con Angelo. Abbiamo fatto un interessante conversazione riguardo la fede, ho scoperto che lui è un convinto partecipante a “comunione e liberazione” (Ciellini). Di solito sono tutti devoti, ma lui ha una mentalità più aperta e meno soggetta ai dogmi della chiesa. Mi sono divertita a fornirgli anche i punti di vista delle altre religioni e sui loro dogmi. Il mio punto di vista è che le religioni e i dogmi che vengono prese come il verbo “caduto dall’alto” e devi solo crederci e obbedire non fanno mai bene. La persona deve essere libera di decidere con la propria testa e se qualcosa la trova convincente va benissimo che l’accetti. Volutamente non ho tirato in ballo che sono una donna trans ,anche se mi sarebbe piaciuto vedere la sua reazione e verificare se sarebbe rimasto comunque con la mente aperta nei miei confronti. Come uomo mi piaciuto molto e abbiamo la stessa età, chissà se in futuro ci rivedremo.
In realtà ho accennato solo una volta, durante una conversazione privata mentre eravamo seduti a fare il pranzo, con una ragazza con cui ho fatto un trekking lo scorso anno dove avevamo parlato a lungo di PayPal e altre questioni tecniche informatiche. Questa volta mi ho chiesta un’altra cosa simile e nel raccontarle una cosa ho accennato all’associazione con cui faccio volontariato. Mi ha chiesto che tipo di associazione era. Dopo che l’ho detto per un attimo ho visto un lampo di dubbio sul suo volto, ma non ho dato seguito e non so se ha capito che anche io sono una donna trans oppure do solo una mano.
Il percorso è stato molto bello e c’era un panorama pazzesco, con anche delle chiazze di neve. Nessuna delle fotografie che abbiamo scattato gli rende giustizia e ho cercato di godermelo per poi ricordarmelo in futuro.
A metà del percorso di ritorno mi sono distratta con le chiacchiere e sono scivolata su un sasso. Nonostante il ruzzolone che ha preoccupato le persone che erano con me, non mi sono fatta nulla. Da quando sono donna sono già caduta quattro volte in varie occasioni negli ultimi mesi, chissà cosa significa. Credo di aver imparato a cadere senza farmi troppo male.
È stata una giornata stancante e piena di nuovi incontri, di rivedere le persone e di godermi la natura.
La giacca a vento, che ho comprato ieri, ha funzionato perfettamente anche se nel tratto di ritorno l’ho piegata e messa nello zaino quando si è alzata la temperatura. Durante tutta l’andata faceva abbastanza freddo ed è servita allo scopo. Soldi dei saldi ben spesi!
Una delle ragazze che ho rivisto ho scoperto che abita vicino a dove faccio danza caraibica e vedrò se per la prossima lezione vorrà venire.
Il viaggio di ritorno mi sembrato più lungo, con la stanchezza che mi cresceva addosso, ma sono riuscita a rimanere sveglia e tenere compagnia alle persone che erano con me in macchina che alla fine mi hanno calorosamente ringraziata di esserci stata. Senz’altro farò degli altri trekking con queste persone e non solo per fare il viaggio insieme.
Arrivata a casa e fatto la doccia avevo voglia di uscire di casa, così sono andata a Treviglio a prendere una “piadina Falafel” che ho mangiato rientrata a casa mentre guardavo episodio della serie TV Miss Maisel, purtroppo alla sua ultima stagione. La puntata di un’ora è volata in un attimo, ma subito dopo mi è crollata tutta la stanchezza addosso e sono andata a dormire alle 21:30, felice della giornata trascorsa che mi hai fatto capire meglio chi sono io adesso, che cosa mi piace fare e che cosa voglio fare in futuro.