Oggi ho tenuto la terza sessione del mio “Corso di Attivismo LGBT+“. Anche questa volta eravamo la metà rispetto alla prima data per motivi vari.
Due partecipanti si sono ritirati per problemi psicologici ancora da risolvere (e ci sta visto i vari problemi nel vivere in un mondo non abituato alle persone T), e perché “sentivo troppa pressione“. Questa cosa non l’ho capita appieno. Avevo dato un compito da svolgere in questo mese, trovare un articolo in rete su una persona trans del passato ed era un compito opzionale. Evidentemente per qualcuno era comunque troppo? Il tempo per fare questa cosa è (per me) di dieci minuti, per una persona non così informatizzata al massimo un ora. Se non si trova un’ora in un intero mese forse è meglio che si è ritirata. Il lavoro dei volontari si basa appunto sul trovare tempo e spazi da dedicare a qualcosa, il tutto non deve diventare un lavoro ed essere obbligati a fare attività controvoglia.
Un’amica che ha letto il blog della seconda giornata mi ha scritto: Elena R. “Anche se leggo qualche nota di delusione qui e là ma tu vai dritta e serena che sei meravigliosa. Sai non è facile per molti altri starti dietro, abbi pazienza!!!
”
Alcuni dei miei studenti per fortuna comprendono quanto tempo sto dedicando alla realizzazione di questo corso e alle dispense che stanno raggiungendo le cento pagine di scritto. Magari ne farò un libro se troveremo un editore interessato.
Avevo altri due partecipanti erano assenti, ma solo perché erano a fare gli scrutatori elettorali, qui in Lombardia abbiamo avuto le elezioni regionali.
In sette partecipanti, me compresa, abbiamo fatto la giornata di oggi; me compresa perché oggi sarò anche una partecipante.
La mattina è iniziata presto e alle 8:00 sono andata a votare per le elezioni regionali. Arrivata al seggio “buongiorno signora
”, “Buongiorno, per l’ultima volta sono nell’elenco ‘sbagliato’, settimana prossima cambio i documenti dopo due anni di attesa. Mi trova tra i maschi
”
Il ragazzo e gli altri presenti sono tutti gentili e non si fanno problemi, anche se è difficile identificarmi al maschile, meno male che ero riuscita a rifare la carta di identità con un volto recente.
“Signora però non può votare, la scheda è piena, non può votare…deve andare in comune a rifarla…anche adesso è aperto.
”
Un po’ sprecata come operazione visto che settimana prossima dovrei rifare i documenti con il nuovo nome, sì Bianca legalmente e finalmente!
All’anagrafe “Signora però non posso mettere il nuovo nome…
”, va bene anche con il vecchio, voterò e poi la butteremo via appena cambiati i documenti…
Motivi come questo, lo stare nella “fila sbagliata”, essere chiamati con il nome anagrafico quando la tua transizione è in stato avanzato, magari hai fatto le operazioni, ma hai ancora i documenti al maschile per le lungaggini burocratiche… tutto questo porta molte persone transgender a non votare.
Tornando al corso abbiamo iniziato con una prova di lettura di un testo che ho preparato ieri sera, basato su quanto mi hanno inviato. L’idea è di realizzare un evento in una famosa libreria milanese dove ci saranno delle letture a voce alta e poi una presentazione di un libro (da decidere quale) e farne una discussione.
La lettura iniziale è a due voci, come suggerito dai miei partecipanti e volontari a questo progetto. Incrociare due storie trans del passato e fare capire che nei secoli non abbiamo fatto così tanti passi in avanti.
Il mio dubbio era di capire se “funzionava” l’idea, così ho messo insieme un racconto per Donna trans, Uomo trans e un raffronto del “terzo genere” tra gli Indiani d’america e gli Indiani dell’India.
Ecco un estratto:
Eleanor Rykener, conosciuta anche come John, era una prostituta del XIV secolo. Si presentava come una donna e lavorava come ricamatrice e barista (lavori tipicamente riservati alle donne), oltre che come lavoratrice del sesso.
Ashley è "nata maschio" nel 1935 ed è cresciuta nella Liverpool della classe operaia. Ashley è stata una modella inglese ed è stata rivelata come transgender dal giornale The Sunday People nel 1961.
Eleanor fu arrestata nel dicembre 1394 per aver compiuto un atto sessuale con John Britby, un uomo che era un ex cappellano della chiesa di St Margaret Pattens a Londra mentre indossava abiti femminili. Rykener fu interrogata per due reati: prostituzione e sodomia.
Ashley fece notizia con l'annullamento del matrimonio con Arthur Corbett nel 1971. In questo caso cruciale, il giudice stabilì che il loro matrimonio doveva essere annullato perché Ashley era un uomo. La sentenza ebbe implicazioni di lunga durata per Ashley e per le persone trans in Inghilterra.
Ha funzionato e si riesce a seguire le due storie. Proveremo a riscriverle in prima persona come rse fossero raccontate da loro. Ieri sera ero stanca morta e non avevo le forze per scriverne due versioni. Comunque l’idea c’è, funziona e molti dei miei volontari hanno partecipato attivamente.
La mia lezione di oggi è stata di parlare dei formati grafici e video (ho un background di trent’anni a riguardo), così che quando si realizzerà qualcosa hanno un’idea di cosa chiedere ai grafici, collaboratori esterni e altre entità associative. Ho speso delle parole sui diritti di autore per immagini, video e musiche.
Infine ho fatto un accenno sui social dal mio punto di vista come programmatrice web, cioè cosa ci sta dietro a tutto e come fanno a fare i soldi con i nostri post.
Terminato il mio intervento si è agganciato Guglielmo che come social media manager conosce molto bene come utilizzarli e in special modo Instagram che è il social che per gli scopi dell’associazione va per la maggiore.
Alcune cose che ha detto sembravano in contrasto con alcune mie affermazioni, ma ognuno le vede dal suo punto di vista e nessuno davvero sa quali sono gli algoritmi dei social per riuscire a diffondere un post il più possibile.
Ho imparato anche io molte cose a riguardo e davvero alcune non le conoscevo affatto. Le campagne dell’associazione “performano” tanto per via di come sono realizzati i post, il loro messaggio e un sapiente uso degli hashtag. Praticamente Instagram punta su noi e quando pubblichiamo spinge e diffonde, in realtà fa i suoi interessi perché più le persone stanno sul social e più guadagnano con le pubblicità.
La pausa pranzo l’abbiamo fatta nella “solita” pizzeria e stavolta abbiamo parlato più di argomenti associativi che personali, segno che stanno entrando nello spirito di essere volontari di qualcosa di grande e da far crescere.
Ho capito che per realizzare i progetti ci si dovrà trovare di persona e non puntare sui compiti da svolgere a casa. Oltre allo spirito di gruppo il fare qualcosa insieme dovrebbe accellerarne la realizzazione. Per farlo dovrò trovare degli spazi non troppo costosi da affittare per qualche ora.
Dopo la pausa pranzo c’è stata la nostra docente ospite ‘esterna’ al mondo transgender. Nel progettare il corso ho cercato di inserire per ogni data un intervento esterno per portare nuovi punti di vista e nuove idee. Sta funzionando e fino ad ora sono anche riuscita ad avere i docenti aggiuntivi che hanno fornito la loro presenza ed esperienza gratuitamente.
Rossella ci ha spiegato come funziona l’Europa dal punto di vista legislativo. La prima ora è stata la più difficile, sia per la digestione della pizza, sia perché nessuno sapeva davvero come funziona il parlamento Europeo e tutti i suoi rami e commissioni. Tra l’altro tutti questi organismi hanno nomi similari che mandano in confusione ed alcuni hanno potere sugli stati membri mentre altri possono solo fornire direttive e consigli da applicare.
Perché ci occorre sapere come funziona la legislatura e le corti europee? Visto l’attuale governo di estrema destra non possiamo aspettarci nulla di buono per i prossimi cinque anni, anzi dobbiamo vigilare che non eliminino le poche norme che ci tutelano come persone transgender. E’ possibile per certe battaglie andare a farle nella comunità europea dove in alcuni casi, le sue sentenze hanno un valore superiore a quelle nazionali. Praticamente cercheremo di fare entrare dalla finestra alcune norme per migliorare la nostra vita.
Non è per nulla facile e per farlo si deve essere fisicamente a Bruxelles, associarsi ad alcune entità LGBT+ europee e lavorare insieme, investendo fondi che si potrebbero prendere dalla comunità europea stessa tramite i bandi.
Questa parte sui fondi e finanziamenti sarà il tema della prossima sessione del corso. Purtroppo alla fine per fare cose importanti servono i soldi, triste ma vero.
Le altre due ore, Rossella ci ha raccontato meglio e con più dettagli tutte queste cose e dato alcuni spunti e nominativi di organizzazioni da contattare. Ha mostrato alcune delle sentenze della Corte Europea e sulle iniziative che l’Europa organizza e finanzia.
Negli ultimi minuti abbiamo discusso con lei alcune tematiche scambiandoci pareri. Lei avrebbe voluto dedicarci più tempo e avremmo anche potuto visto che ho le chiavi del Centro Congressi (se lavori e fai le cose per bene, in modo aperto e onesto non può essere altrimenti che ti danno fiducia e responsabilità), ma eravamo troppo stanchi dopo una giornata così intensa.
Cosa mi sono portata a casa? La gioventù dei miei alunni e la freschezza di pensiero. Tanto altro lavoro da fare a casa, perché dovrò ascoltarmi la registrazione di circa 4 ore di parlato e realizzarne un estratto delle cose importanti per inserirle nelle dispense da utilizzarle in futuro (Altri corsi, sessioni online, libri?). Non l’ho ancora fatto della sessione precedente…il che è tutto dire sulla mole di lavoro di questo progetto a cui credo molto.
Rossella “Devo dirti la verità. Al seminario ho avuto la sensazione netta e chiara di avere incontrato delle persone belle; ci siamo fermati un po' a parlare con le altr, di tante cose, e davvero credo che, come ho riferito a colleghe e amic*, ho trovato persone che appartengono, come ho detto loro, "alla parte più avanzata della nostra società".
”
Ti / vi sono grata se con la vostra storia e un grande desiderio, con la vostra lotta, con tanta fatica e dolore rendete il nostro mondo un posto migliore. Per tutt*.