Fine settimana dedicato alla tematica sul corpo.
In mattinata sono andata a fare il workout di danza caraibica. Ogni volta c’è sempre più gente e oggi c’era pure un signore!
Oggi c’era anche un fotografo che ha scattato tutto il tempo usando un camera professionale. Spero di avere qualche foto, blog a parte, sono curiosa di vedermi quando sono in estasi da danza e nello stesso tempo in debito di ossigeno.
Giuliana oggi non ci ha fatto fare pause e aggiunto al volo dei passi da seguire. Alla fine ero provata.
Qualche giorno dopo sono arrivate alcune fotografie e sono rimasta delusa, mi aspettavo delle inquadrature più vere e magari che mostrassero divertimento e fatica. Comunque mi vedo bene e l’espressione è una donna felice che danza.
Più avanti ci invierà un link per scaricarle tutte e magari dentro ci saranno delle foto più interessanti.

Tornata a casa ho pranzato e dormito per riprendermi e riuscire ad arrivare a sera.
Nel pomeriggio ho partecipato alla lezione di DYP: Danzare tra Yoga e Pilates con il tema appunto “il corpo”. Anche qui era piena la stanza con due ragazze nuove e un amica trans, giovane.
La tematica corpo è vissuta come un dramma, non di vede l’ora di partire con la terapia e fare le operazioni. La meta è il cambio fisico, soprattutto se giovani con una vita da donna davanti. La mia meta l’ho raggiunta e non farò operazioni chirurgiche di cui ho curiosità, ma non voglio farle rischiando la salute e le cose che ne seguono tipo la terapia ormonale che fa ingrassare, le dilatazioni periodiche quotidiane della neo vagina e problemi vari di necrosi. Prima dell’operazione con gli ormoni va tutto bene, dopo invece di risolvere tutto, nascono nuovi problemi. Ovviamente con un cambio fisico così importante la vita sarà diversa e si accettano tutte le conseguenze della manutenzione.
Abbiamo parlato un paio di minuti su dove lei si può operare all’estero dato che ne ha la possibilità. In Italia con il SSN la lista di attesa è lunghissima e non sono così bravi.
Pensa di farla in Spagna e ha trovato due cliniche e ora deve capire quale tecnica usano.
Ci sono molti modi per creare una neo vagina, almeno cinque tecniche e con tutte si avrà un organo genitale femminile capace di provare piacere quasi come una donna biologica.

Poi è iniziata la lezione con una condivisione e seguita da un esercizio di scrivere su un foglio qualcosa sul corpo. Come al solito mi è uscita di getto una poesia.
Che cosa è il corpo.
Non sono solo il mio corpo, ma senza non sarei nulla.
Non sono solo la mia mente, sono più cose. Il difficile è farle coesistere.
L'accettazione di se', il cambiamento giorno dopo giorno, i progressi, le regressioni.
Mi ha stupito il mio corpo. L'avevo sempre sottovalutato, spesso ignorato.
Ora ne sento l'energia, la voglia di esister e l'essere me stessa. Finalmente.
Quando il fuori coincide con il dentro c'è la centratura, la voglia di vivere appieno, non solo di esistere passivamente.
Il cervello crea la propria realtà, ma è il corpo che la realizza.
Grazie corpo.
La ragazza trans mi ha stupita che ha scritto qualcosa anche se non era tenuta a farlo, ovviamente parole contro il suo corpo che non sente adeguato. Dopo abbiamo scritto delle singole parole e abbiamo creato un poster sul muro.

Dopo qualche minuto di meditazione abbiamo scritto cosa abbiamo sentito: come stava il nostro corpo in quei momenti?
In ascolto.Prima ascoltarsi dentro, poi ascoltare il corpo. E' tutto coerente?
Non c'è dissonanza? Il corpo ti parla, ascoltalo.
La mente ti comunica il suo disagio, ascoltala.
Una volta che sei centrata, il mondo sarà diverso e vivrai nel presente.
Non nostalgia del passato, non penserai a cosa accadrà.
Vivo nel momento e solo allora ascolterai gli altri, li vedrai per come sono, per come si presentano al mondo, senza giudizio, senza pregiudizio.
Il cervello crea la tua realtà, sta a te dirgli quale realizzare: il meglio di te stessa e sempre in ascolto.
Altro esercizio era di stare con gli occhi chiusi e a turno alzarsi, aprire gli occhi e guardare la propria immagine nello specchio gigante a parete.
Avevo qualche timore di vedere qualcosa di sbagliato, invece ho visto una ragazza, non una donna e per fortuna nulla di maschile.
Mi sono concessa un paio di sorrisi e sono tornata al mio posto.
Ho visto nello specchio una ragazza felice di esserlo.
Infine dovevamo scrivere una cosa di se del fisico che non ci piace. Io e la ragazza trans abbiamo scritto la stessa cosa: le spalle grandi. Io ho specificato quando mi vedo di profilo. Silvia mi ha detto che non si vede, almeno lei e le altre non lo vedono.
Forse mesi di pilates e danza finalmente mi hanno dato una posa eretta che minimizza la dimensione delle spalle.
Io ho preso bene l’esercizio e il confronto, mentre la ragazza trans ha solo confermato il suo disagio per varie parti del fisico. Comunque nelle spalle non si può fare nulla, solo accettarsi.
Sono mesi che mi frulla in testa un progetto per fare delle sessioni di pilates e altre discipline che utilizzano il corpo, con alcune delle persone trans dell’associazione. Credo che farebbe loro solo del bene, ma ho la paura che prenderebbero male il confrontarsi con se stessə. Capisco il desiderio del cambiamento, ma non si dovrebbe odiare il proprio corpo che non reagisce bene se viene odiato e stimolato male.
Il malessere può fare davvero brutte cose, come far funzionare male la terapia ormonale, dare problemi ai capelli, mettere su peso, provocare malattie psico somatiche.

e mi piace vestirmi e sentirmi un po’ figa…grazie corpo!
Il resto della lezione è stato fare pilates misto a yoga, miscelati e con pose specifiche per il corpo, il tutto è durato novanta minuti e infine abbiamo fatto danza solo pochi minuti perché avevamo fatto troppa condivisione, necessaria, ma ha rubato tempo.
Sempre una bella giornata con belle persone queste lezioni di DYP.
Ha fatto bene anche alla ragazza trans. Prima della lezione era tesa e vedevo alcune cose nel fisico “maschili” , ho imparato su di me a riconoscerle. Dopo la lezione era rilassata e non c’era traccia di capire che è una ragazza transgenere. Forse la mia idea di esercizi di accettazione corporea non è male.