Un Natale per me.
Pensavo di fare il pranzo di Natale da mia sorella con la nipotina, ma all’ultimo ha deciso di andare a trovare i miei al mare. Avevo caldeggiato questa cosa, mi sembra che mia mamma ha bisogno di vederci e dato che io non posso andare per via di mio padre che è una testa dura e non ha allentato l’opinione che ha di me in transizione.
Mi sono trovata nella situazione di dover ripiegare per andare da qualcuno, ma la vocina dentro di me mi stava suggerendo altrimenti. Ho comunque provato a sondare e le persone che abitano qui in zona, sono tutte invitate dei loro cari. Ho pure mangiato troppo questa settimana e pensare di mangiare tanto mi fa stare male solo a pensarci. Domani sera, tanto per continuare le serate con cene, parteciperò a una cena con delitto a casa della Betty e con il gruppo dello scorso anno (Leggi articolo del blog). Questa volta interpreterò una “ballerina cubista”, mentre la cena sarà a base di brasato e polenta taragna e ci sarà tanto vino.

Ho quindi deciso di fare una giornata dove dedico tutto solo per me stessa, anche se è Natale.
E’ curioso che dieci giorni fa, quando non avevo la macchina, pensavo solo a uscire e scappare da qualche parte, mentre adesso che posso muovermi liberamente, ho scelto di non farlo. Questa mattina il messaggino quotidiano di ispirazione dell’App Meditopia, mi ha detto proprio quello che sto per andare a fare: “Sei tu la priorità“.

Devo fare il punto della situazione, guardarmi dentro per davvero e capire alcune cose di me e soprattutto cosa voglio come Bianca dalla vita, adesso che ho iniziato a viverla in maniera piena e soddisfacente. I ricordi della mia parte maschile stanno svanendo lentamente, ma anche alcune cose della mia nuova vita fanno lo stesso, ma per fortuna ho il blog che mi aiuta a conservare i ricordi.
Ho dettato questa prima parte mentre camminavo in mezzo alla campagna, sia per smaltire che per riordinare le idee. Quando sono in casa in queste giornate uggiose ho solo mal di testa.

Nella lunga camminata ho pensato molto e ho cercato di non guardare i messaggi di auguri su WhatsApp. In realtà durante una pausa ne ho risposto solo ad alcuni, tra cui un mio vecchio amico che non vedo da quindici anni e quando gli ho mandato la foto di come sono adesso, anche se gli avevano già raccontato di me, ha risposto “no problema“, sì lo so che è un tipo strano.
Non so se questa cosa di non perdere nessuno del mio passato sia davvero così positiva per la costruzione della personalità di Bianca. In questo momento sto’ scrivendo come se mi guardassi da fuori, credo sia utile per cercare di vedere meglio quello che ho dentro e come di raffronto con il mondo, appunto da un punto di vista esterno.
Elena A. “Io lavoro, non posso che invidiarti!
”
Rosanna “Anch'io vorrei del tempo per stare da sola ma purtroppo non posso
”
Ho fatto anche l’elenco dei temi da affrontare con la psicologa al nuovo anno e avrò solo un’ora a disposizione (anzi dopo i saluti molto meno), quindi devo scegliere bene e selezionare solo le cose che in questo momento sono davvero importanti e che ho dei dubbi da chiarirmi. La psicologa mi farà solo ragionare meglio su queste cose e fornendo qualche spunto a cui magari non avevo pensato e che mi risveglia qualcosa dentro. Ogni volta che prendo un appuntamento inizio due settimane prima a farmi l’introspezione e ne faccio altrettante dopo la seduta, ripensando a tutto quello che le ho detto e che mi ha suggerito lei.
- Riassunto veloce della transizione dall’ultimo anno e problemi con il tribunale.
- Vacanza in campeggio dove ‘dovevo’ essere Bianca 24 ore al giorno, stando in tenda e senza quasi privacy. Un’ottimo banco di prova per non cadere nella zona di confort. Per la prima volta ho vissuto totalmente come me stessa.
- Ricaduta psicologica al maschile e blocco funzionamento dei farmaci che ho avuto nel mese di settembre, compresa la produzione dello sperma che era sparita.
- Saltuarie piccole ricadute di un paio di giorni dove allo specchio vedo Gerardo, ma sembra che sia solo io a vedere questa cosa. Tipo film quando il protagonista vede qualcun’altro allo specchio, meno male che il mio riflesso non mi parla…
- Accettazione esagerata da parte di tutti e aumento dei contatti per gli eventi dell’associazione. Amiche che mi abbracciano stritolandomi, ma è normale?
- Sessualità, oppure asessualità
Nell’esercizio dei cinque sensi dell’attore (Apri articolo del blog) quanto mi è piaciuto toccare un bell’uomo, anche se era gay. Quindi questa cosa di cui mi domandavo in tre anni l’ho risolta.
Mi sono riempita di cose da fare ma la maggior parte sono tutte attività che faccio in compagnia di altre donne e quei pochi maschi che ho conosciuto, visti dal mio me stessa maschile, non sono risultati interessanti, specie se sopra i 50 anni. Con tutte le donne che ho conosciuto non ne ho trovata una di cui ho provato interesse ad approfondire sessualmente.
Considerazione dei possibili partner per la ricerca di una relazione. - Capire se il tipo di lavoro attuale, che mi è necessario, è davvero quello che voglio continuare a fare e se lo smart working non stia bloccando l’esprimermi come donna. L’altra volta mi aveva detto che “
Bianca è viva quando sta con gli altri, da sola non ha motivo di mostrare la propria femminilità
“. - Avrò il coraggio di fare eventuali operazioni chirurgiche? Anche se dovrò aspettare quasi tre anni da adesso con i documenti non ancora rettificati e le liste di attesa assurde.
Ho capito che sono un treno in corsa e posso sopportare di tutto e andare avanti, anche con troppa pazienza su molte cose, specie quelle che mi interessano di più tra cui il cambio di nome e di genere. Questo ritardo nell’avere i documenti sta avendo effetti di stallo sulla mia transizione. Il dover attendere dipendendo da altri nel settore pubblico (che poi sembrano fregarsene di me) è la cosa che più mi fa saltare fuori l’incongruenza di genere.
Alcune di queste cose che mi tirano fuori pensieri poco sani?

Mi sono chiesta se ho davvero il coraggio di fare le operazioni chirurgiche. A parte i timori di operazioni sbagliate e con problemi, sarebbe davvero un cambio fisico notevole. Finora ho avuto delle modifiche molto lente con gli ormoni e mi sono abituata nel tempo, pure guardandomi allo specchio anche se ogni tanto vedo ancora un mix di Gerardo-Bianca osservarmi. Femminilizzazione del viso e/o lifting. Ho timore se le faccio, poi che tra qualche anno “cadrà tutto” come le vecchie signore. Ho provato a guardarmi di fronte allo specchio, tirando la pelle verso le orecchie e capire se mi piacerei con il viso davvero ovalizzato. Non ho trovato una risposta precisa, ma l’effetto non mi piace poi molto.
Riguardo al seno e alla mastoplastica additiva mi sono riguardata gli appunti che ho raccolto da vari gruppi su Facebook, nomi dei pochi medici che la fanno con il SSN e degenza post operatoria. Un messaggio indica che per farla occorre avere il codice fiscale al femminile e dovrò attendere chissà quanto solo per mettermi in lista d’attesa.
Il mio seno mi fa piacere vederlo e la riga in mezzo, ma non sento nulla di speciale. Forse è ancora piccolo anche se ho una coppa B in sviluppo. Provando a indossare per alcuni giorni i seni silicone (finti) per aumentare il volume, sto cercando di capire l’effetto su di me, ma anche qui non sento niente, ma è una cosa esterna al mio corpo, ha solo un effetto estetico quando mi guardo allo specchio con gli abiti indosso. Per fare l’operazione al seno ho il timore che se faccio la mastoplastica additiva e il mio continua a crescere, diventerà troppo grande. So già che non riuscirò a superare la coppa C solamente con gli ormoni, ma se poi continuerà a crescere mi diventerebbe una coppa D super abbondante e molto ingombrante.
La vagino-plastica si allontana sempre di più. Sento che potrei riuscire a non avere i problemi dovuti all’età che hanno avuto altre donne trans che conosco, ma è comunque un terno all’otto e l’unica cosa sarebbe di riuscire ad avere il rimborso da parte dell’ASL di circa il 70%, cosa quasi impossibile da ottenere il Lombardia. Dovrei comunque trovare i restanti 7000€. Ma anche qui occorre che abbia la tessera sanitaria come Bianca.
Con un seno grande, una vagina e un volto più femminile, cambierei anche di testa oppure non cambierebbe nulla? A livello psicologico intendo. Forse non lo saprò mai.
Altro possibile problema è nel mondo del lavoro. Ogni tanto da LinkedIn arrivano delle offerte di lavoro, ma che non prendo in considerazione perché offrono più o meno lo stesso stipendio, sempre in smart working e quindi perché cambiare? La domanda che mi pongo è che vedono Bianca nel profilo, ma nell’ipotesi di un’assunzione, dovrò spiegare che dovranno pagare lo stipendio a Gerardo, senza sapere bene come la prenderebbero. Non ha senso dirlo prima creando ancora più confusione.
Questa cosa delle due identità mi frena sempre anche in tante altre cose, quando devo compilare dei moduli, fare delle iscrizioni, avere a che fare con la pubblica amministrazione, medici, ospedali.

Sto cercando di capire quanto è rimasto di Gerardo e quanto di nuovo c’è di Bianca, e forse anche di quanto c’è con la fusione..sempre se ci sono davvero due identità, oppure sono solo rappresentazioni della stessa persona, dello stesso cervello. Me stessa e ho solo cambiato la grammatica e i pronomi.
Dopo la camminata mangerò dei tortellini in brodo e un’insalata, poi dopo un riposo mi farò le coccole al viso con una maschera e la riflessologia facciale. Penserò molto a tutte queste cose, ma non credo che oggi riuscirò a trovare una soluzione. Forse riuscirò solamente a mettere insieme un flusso da seguire. In serata magari andrò al cinema a vedere un film senza effetti speciali (Whitney).
Rientrata a casa, quando ho terminato la doccia, a sorpresa mi manda un messaggio Paolo (quello di Sondrio) che mi aveva chiesto poco prima: “chi ti fa le fotografie?”. Gli avevo risposto che posiziono il telefono su un ramo di un albero e poi scatto con il telecomando dell’Apple Watch. Ha risposto “Sei molto tecnologica”. Gli ho scritto come battuta “Il problema è trovare un albero adatto!
“.
Il messaggio di adesso è “Ooooo vedereeee visto che sei brava coi selfi"
. Mi faccio qualche selfie coprendo seno e pube, ma non ho il coraggio di mandarle. Decido per una foto dove mostro solo la parte alta del corpo a seno nudo. Pochi minuti dopo ci facciamo una video chiamata e mi dice che ha apprezzato, ho un corpo molto femminile e che ha cancellato la foto rispettando la mia privacy. In questo momento lui è dentro la vasca idromassaggio e vedo la paperella gialla che galleggia e un petto villoso. Continua a piacermi e penso spesso a lui. Parliamo un po’ e forse l’anno prossimo sarà la volta buona che riusciremo a incontrarci? Gli butto lì che mi piacerebbe passare un weekend da lui. Risponde che quando capiterà in zona mi telefonerà per riuscire a vederci. Altra cosa che mi piacerebbe capire di me stessa: posso innamorarmi di un uomo? Con lui provo qualcosa e sembra ricambiato, ma perché non riusciamo a incontrarci? In passato non mi sentivo pronta per via del mio fisico e ora mi sembra di poterci riuscire.
Comunque mi piace giocare con qualcuno che non pensa solo a scoparmi.

C’è anche il problema della stanchezza da utilizzo della tecnologia e i miei occhi. Terminata la giornata di lavoro la sera mi si spegne il cervello. Ho un rifiuto a usare schermi digitali e ultimamente anche guardare la televisione mi stanca parecchio. Riesco a leggere solo per una decina di minuti e lo faccio giusto poco prima di andare a dormire, ma a volte sono già stanca alle 20:30 e non posso andare a dormire così presto!. Cerco di usare queste serate per riprendermi nei vari giorni alternati rispetto a quando faccio le attività in giro.
Mi sembra di “vivere davvero” solo al di fuori dell’orario di lavoro.
Silvia C. “Tu sei una delle più belle persone che io conosca
”
Luciana “Ciao Bianca sei eccezionale e hai fatto benissimo.
”
Francesca Y. “Cara Bianca. Auguroni anche a te e grazie di cuore per il meraviglioso regalo ma soprattutto il pensiero arrivato dal cuore che è stato graditissimo.
”
Bravissima cara, ti sei dedicata il tuo momento magico che non sempre deve per forza essere con qualcuno, perché il nostro momento magico c'è lo scegliamo noi e diventa prima bene per noi che poi si trasforma in dono d'amore anche per gli altri. E poi non si è mai soli, si è solo solo se crediamo di esserlo. Ti mando un forte abbraccio pieno d'amore e luce cara Bianca, Un bacione grande anima splendida.

Sembra che sia molto brava a prendere le decisioni e ho avuto una conferma dal braccialetto che ho comprato la settimana scorsa. La pietra è un Diaspro.
Questo è il testo a corredo, fornito dalla signora che me lo ha venduto. Ovviamente non è da prendere alla lettera, ma ci sono tante cose di me nella descrizione. Ho messo in grassetto quelle pertinenti a questo periodo della mia nuova vita.
2° Trigonale
PAROLA D’ORDINE: CAPACITA’ DI EFFETTUARE SCELTE
I nostri antenati veneravano il diaspro come pietra sacra dai poteri metafisici, capace di proteggere chi la indossava e donare coraggio e saggezza.
Veniva utilizzata dai guaritori per aiutare il prossimo, dai guerrieri come protezione in battaglia e da molte donne per ottenere più fertilità. I Nativi Americani si riferivano a lui come al Sangue della Madre Terra. Lo utilizzavano per portare salute, idee e strategie.
Aiuta a ritrovare la passione e ad apprezzare lo stato di benessere in cui si trova il corpo, senza concentrarsi su sensazioni fastidiose. Dona coraggio, tenacia, voglia di lottare e sostegno.
Non è una semplice pietra, ma un portafortuna che attrae il pensiero positivo e soprattutto l’amor proprio.
Potete trovare in questo cristallo un alleato molto valido nei momenti più difficili, dove ogni cosa sembra incerta e arriva il momento di mettere in discussione alcuni aspetti della vostra vita.
Il suo uso più importante dal punto di vista spirituale, è il risveglio della kundalini, il serpente energetico attorcigliato alla base del nostro sistema energetico, proprio sul primo chakra. Il diaspro rosso è un potente sintonizzatore con l’aspetto più materiale della vita e con la Madre Terra. Aiuta a correggere le situazioni ingiuste della nostra vita. Per ottenere questo risultato però, è importante impiegarla nella meditazione. Vi aiuterà a esternare i problemi in tempo, prima che siano troppo grandi per poter essere superati. Aiuta a non utilizzare gli schemi sbagliati già adottati in passato.
Variante della mia frase preferita: “Anche se non sono con nessuno so che non sono più sola e ci sono tante persone che mi pensano e vogliono bene.
“
Vale “Ti stavo per scrivere. Dai bene. L'importante è stare bene prima con noi stesse
”
Elena R. ”Ciao super Bianca! Hai ragione ti ho pensata anche io, mi chiedevo se stessi trascorrendo il Natale con la tua vicina anche quest’anno. Se sei stata sola ma in pace con te stessa è comunque una grande fortuna. Anche io sono qui da sola sta sera e mi coccolo con dei documentari sulla cucina cinese! Ognuno ha le sue piccole felicità
”

Dopo qualche mese che rimandavo (prigrizia?) ho gettato l’ultimo sacco di abiti maschili che era rimasto in garage. Alla lezione di Yoga, Francesca l’insegnante, ci ha dato un compito per le vacanze: scrivere su dei foglietti le cosa da lasciare andare e il giorno 31 gettarle in un corso d’acqua. Una cosa molto simbolica, ma che ha contribuito a questi pensieri. Cosa ho da gettare? Anzi cosa ho ancora dentro che non ho già abbandonato? Un compito apparentemente semplice si sta rivelando ben complesso.
Nel pomeriggio ho fatto anche la riflessologia facciale (Leggi articolo del Blog) che erano mesi che non la facevo più. Questa volta ho usato una maschera viso che mi hanno regalato e un liquido che purifica la pelle e la rende più brillante. Con Paolo ho fatto la video chiamata senza make-up ed è stato liberatorio: ero al naturale e mi sono accettata guardandomi allo specchio. Non ho visto traccia di Gerardo come accaduto lo scorso giovedì dove durante la giornata con i colleghi non sempre mi sono vista come le altre volte. Forse solo lo stress…spero.
Mentre aspettavo i dieci minuti che la maschera viso facesse effetto ho anche danzato un brano di Antonio Einaudi che avevo ballato al corso di DYP e che mi fa andare via di testa quando lo ascolto, mi sembra davvero di poter spiccare il volo.
Facendomi queste coccole ho messo sulla TV Youtube con dei brani di musica d’ambiente e classica che contribuisce molto all’atmosfera. Al termine della riflessologia facciale ho sentito anche come un godimento di testa, pelle e cerebrale…dei brividi di piacere. Dovrò farlo più spesso e magari mettendo in pratica una delle cose dette da Paolo “potremmo stare nella vasca idromassaggio insieme e raccontarci cose
” e magari gli farò un massaggio sensuale, visto che sono molto brava. Mi sembra un bel proposito per l’anno nuovo.
E’ stato bello scrivere questo articolo e mettere insieme i pensieri dopo la camminata in cui li ho dettati disordinatamente, ora ceno in anticipo con qualcosa di leggero e poi andrò al cinema per piangere un po’, il film “Whitney” mi sembra adatto a tirare fuori i miei sentimenti di empatia. Stesso autore del film su Freddie Mercury dove avevo pianto parecchio. Reggerà il nuovo eye-liner 24ore che mi hanno regalato oppure uscirò sembrando un Panda?

Mentre ero seduta in attesa dell’inizio del film, una signora dietro di me (Ivonne e marito) mi chiede “Scusa, sei di XXXXX?” , mi ha visto al mattino quando faccio il mio giretto. Mi fa spostare a fianco a loro e ci presentiamo. Alla domanda da quanto tempo abito qui mi risponde che mi ha visto in giro…non credo che ha capito chi ero quando ero Gerardo, ero praticamente invisibile per tutti quelli che non conoscevo. Coppia simpatica che però è schizzata via non appena sono usciti i titoli di coda, chissà dove dovevano andare.
Il Film? Molto bello, ma ho pianto poco. Più che altro sentendo i pezzi classici con quella voce che mi è sempre entrata dritta nel cuore. L’attrice è stata pazzesca, sembrava davvero lei, inclusa la voce quando cantava. Non sono riuscita a capire quando era lei e quando la voce originale in playback.

Alla fine la giornata è stata meglio di quasi tutti i Natali di Gerardo.
Elisa P. “Tanti auguri Bianca. Il modo migliore di festeggiare è prendersi cura di sé, ogni giorno.
“