Quest’anno volevamo fare il bis per il veglione con un’altra cena con delitto (vedi articolo del blog), ma l’evento si è trasformato in una festa privata vicino a Bergamo con oltre trenta persone. La Betty, che ospita la cena, ha voluto farla lo stesso anticipandola oggi.
A differenza del cenone, noi ospiti dovevamo solo portare da bere. Io ho portato uno spumante Ferrari quando ho visto nel gruppo whatsapp che tutti avrebbero portato il vino.
Sono l’unica che si è scelta il personaggio e dei tre proposti ho scelto la ballerina cubista che ho cercato di caratterizzare fin dal nome: Kuba Svetlana. Ex danzatrice del Bolshoi, caduta in disgrazia e finita in Italia a danzare in discoteca come cubista.
Nel pomeriggio ho provato alcuni abiti, due tipi di scarpe con tacco a spillo e fatto i miei soliti selfie di prova. Il personaggio rende meglio con le décolleté che con gli stivaletti. Avevo pensato anche ad una parrucca, ma vista la serata al caldo in un ambiente piccolo mi si sarebbe cotta la testa. I miei capelli biondi fanno molto madre-russia.
Dopo un viaggio in autostrada di quaranta minuti sono arrivata a Milano e per fortuna ho parcheggiato di fronte al palazzo dove abita Betty. Ho indossato l’abito “di scena” e sopra ho pantaloni e giubbotto, siamo in inverno e fa freddo.
Una volta dentro saluto con un bel abbraccio e tolgo il superfluo. Al momento siamo solo in tre e mi chiedono qualcosa sulla transizione. Accenno ai ritardi con il tribunale e Lina, che lavora nel pubblico, mi dice che anche loro hanno tutto cartaceo…assurdo. Mi dicono di non fare le operazioni e di accontentarmi del mio seno (in crescita), loro hanno delle belle tette, molto grosse e per loro è stato sempre solo un problema averle, soprattutto per il peso da gestire. Hanno chiesto entrambe come faccio ad avere una pelle del viso così bella…dico sempre che in parte sono gli ormoni, ma non so mai esattamente quale sia la causa…
Lina non è trasfobica, ma proprio non riesce ad usare i pronomi femminili quando si riferisce a me e usa ben tre volte il “lui”, che mi fa stare male. Penavo di avere superato questo fase. Non che mi ritenga chissà quale figa, ma tutti gli altri non hanno problemi a usare la grammatica al femminile. Quando capita ho sempre paura di piccole regressioni al maschile, magari nei movimenti, nella voce, nell’espressione del viso.
Guardando i video che mi hanno fatto noto che di profilo ero troppo maschile, continuo a vedermi troppo grossa e con caratteristiche troppo maschili, ma solo al profilo. Di fronte e da dietro mi vedo molto femminile. Sempre nel video, forse perché ho gli abiti esagerati, vedo qualcosa della mia drag queen Paprika.
Tre persone non vengono, la cosa grave è che una era quella che doveva portare il pane. Ci faremo bastare dei grissini per accompagnare il salame e il formaggio grana, mentre giochiamo ad alcuni giochi da tavolo. Facciamo una partita a Taboo e una alla Bomba. Erano vent’anni che non giocavo a questo tipo di giochi e come Gerardo avevo un po’ di allergia a riguardo. Come Bianca mi sono divertita parecchio anche perché è un bel gruppo di persone.
Alle ore 20:00 inizia la cena con delitto. Silvana, che ha preparato storia e materiali, si cala nei panni dell’investigatrice e ci racconta di come è avvenuto l’omicidio.
Siamo in un condominio e la signora Dina Lampa è stata trovata morta nella vasca da bagno, fulminata dal phon che è caduto in acqua. Il problema? La signora era calva a causa di un trattamento sbagliato della sua parrucchiera, che ci faceva quel phon nel bagno?
Uno per uno ci chiama a rispondere all’interrogatorio che avviene nella sedia dall’altra parte della stanza. Rispetto all’anno scorso, qui ognuno ha interpretato con la voce il proprio personaggio. Solo io ho curato anche l’aspetto fisico e mi diverto un mondo a farlo. Oltre a leggere il testo che contiene indizi e depistaggi, ognuno ci ha ricamato sopra rendendo i personaggi vivi e divertenti.
In particolare “il monnezza” di professione netturbino, che ha avuto una caratterizzazione alla Carlo Verdone.
Io sono stata l’ultima ad essere interrogata. Prima di sedermi ho improvvisato qualche movimento di danza da cubista mentre con la bocca facevo il suono della batteria “tunz tunz”. Durante la scena sono riuscita a rifare sempre lo stesso movimento che ha provocato ilarità: ma sa fare solo quella mossa?
Il mio personaggio è stato una ballerina di danza classica, che ha ballato al Bolshoi di Mosca per finire a fare la modella in Italia e ora la ballerina cubista in discoteca. Una carriera al contrario. Inoltre aveva prestato dei soldi alla deceduta per aprire un locale insieme. L’amica ha sperperato tutti i soldi con la chiromante del secondo piano e ovviamente Kuba la odia. Ma non è stata lei ad ucciderla.
Dopo aver mangiato lenticchie, cotechino e polenta taragna, l’ispettore Silvana ci ha fatto discutere su chi secondo noi è stato l’assassino per poi darci un indizio cartaceo (una serie di numeri dove ad ogni valore corrisponde una lettera dell’alfabeto). Abbiamo scritto chi secondo noi era l’assassino e soprattutto il perché dell’omicidio.
Quindi ha guardato cosa abbiamo scritto e ci ha raccontato le motivazioni del colpevole. In realtà solo uno di noi aveva intuito tutto, c’erano tanti depistaggi e io ero presa nello scattare foto e mangiare.
Alla fine ruotava tutto su una formula segreta del professore di biotecnologia molecolare, una formula sottratta e odio tra due donne amanti del professore. Insomma il solito: soldi e sesso.
Eravamo strapieni di cibo. Anche questa volta non sono riuscita a controllarmi e stavolta avevo pure bevuto più del solito, anche se ad una certa ora della cena mi fermo sempre quando devo guidare.
Riesco a mangiare a fatica anche una fettina di panettone con due tipi di mascarpone. Quando hanno terminato il panettone Betty dice “ma non volete il Bonnet? L’ho portato apposta dal piemonte.” tutti la guardano con timore e per fortuna rimane nel frigo.
Alcuni devono alzarsi presto domattina per andare al lavoro, io ho preso la giornata di ferie sapendo che dopo aver fatto tardi sarei stata “rinco”. Approfittando di questi andiamo via tutti, io sono davvero stanca e con il mal di stomaco tanto ho mangiato.
Pranzi e cene di questi giorni mi hanno fatto venire la voglia di mangiare meno e cose più salutari e chissà che stavolta riuscirò a rendere concreto questo proposito.
Il giorno dopo non ho fatto colazione, ho resistito di farla al bar e quando ho fatto la spesa non ho comprato tutte le cose buone che mi hanno tentata. Nel pomeriggio sono andata a fare l’epilazione all’inguine, intanto mi porto avanti dato che ci vuole almeno un anno, anche se poi non farò operazioni. Il negozio Epilate a Vignate è dentro un centro commerciale e sono riuscita a resistere all’acquisto di un cannolo siciliano, dopo avere assaggiato un ‘campione’. Era buonissimo, ma sto davvero esagerando con il cibo.
Il giorno dopo ho anche fatto un breve video della serata, anzi del delitto, con le foto scattate e una piccola parte con dei testi brevi a corredo…una specie di trailer che è piaciuto molto.