Giornata piena e fatta la serata in casa nonostante i miei buoni propositi di andare in un locale a Milano: il Toilet (locale LGBT+), ma ero troppo stanca e non avevo voglia di andarci da sola.
Alla mattina sono andata a far colazione al bar di fronte al centro benessere (Lalù di Trezzo d’Adda) nel mentre ho cercato alcune cose da comprare su Amazon per la festa di Halloween. Non ho tantissime idee e comunque un po’ di abiti del mio periodo di travestimento li ho ancora, non sono sicura sui tacchi alti per ballare la sera.
Alla fine ho comprato solo una mascherina a ragnatela che sembra simile a quella del carnevale di Venezia, sono un pochino più dark e un paio di guanti che lasciano libere le dita, sono i seta simile a una ragnatela.
La lezione di pilates mi è sembrata più impegnativa delle altre volte, forse perché questa settimana ero molto incriccata con le ginocchia. È stato molto divertente e le mie compagne di corso sono delle persone allegre e a detta dell’insegnante: siete le migliori. Sdrammatizziamo, scherziamo, ma ci impegniamo molto.
Sono tornata a casa con il proposito di andare in discarica a buttare alcuni fumetti vecchi di trent’anni (che non hanno più valore, ho provato a venderli invano), e l’ultima sacca di abiti al maschile che giaceva dimenticata in garage, sotto un tavolo. Proposito non riuscito perché quando ero di strada mi sono fermata in un supermercato a comprare alcune cose e quando sono arrivata a casa, guardando gli orari della piazzola ecologica, ho scoperto che chiudeva alle ore 11:00, mentre ero convinta che chiudessero a mezzogiorno. Sarà per un’altra volta.
Dopo pranzo mi sono preparata e truccata, anche se secondo la signora del centro benessere dovrei mettere un ombretto più evidente. In realtà sto usando una palette che si chiama “Nude” di Huda Beauty, che migliora lo sguardo senza appesantirlo e appunto sembra quasi che non ci sia!
Ho anche collaudato il nuovo rasoio elettrico, dato che con la ricrescita degli ultimi mesi qualche pelino di troppo continuava ad esserci. La cosa triste è che comprare un set di lame decenti costa come un rasoio nuovo. In questo caso ne ho preso uno più bello sfruttando le offerte dell’Amazon Day. Mesi fa a speravo di abbandonarne l’utilizzo, ma non è ancora successo purtroppo.
Ho anche comprato un “ferro per capelli a vapore”, di cui l’esistenza mi era sconosciuta, finché un’amica, leggendo che non posso usare la piastra molto spesso per non rovinare i capelli, mi ha detto che esiste anche questo accessorio che reputo indispensabile in quanto lo si può utilizzare spesso.
Dopo aver vagliato i vari modelli disponibili e non aver capito bene quale funzionasse correttamente per i miei capelli fini, alla fine ha vinto l’annuncio sponsorizzato e l’offerta con un forte sconto.
Apro la confezione è da vedere è bellissimo, c’è una pompetta e due gommini. Guardo, riguardo, lo giro e non si capisce dove sia il serbatoio per inserire l’acqua. Il manuale è inutile in quanto scritto in venti lingue e c’è solo una descrizione sommaria del tipo: riempite il serbatoio, ma senza dire dov’è!
Vedo che in un punto c’è un pulsante e lo schiaccio. Mi si apre un mini scatolina di 2 cm con due contatti di corrente e non si capisce che cosa sia. Ho dovuto guardarmi un video su YouTube, dove fortunatamente questi tutorial ti salvano la vita, scoprendo che in quella scatolina c’era un gommino quasi invisibile nero, e con la pompetta ci metti una quantità minimalista di acqua distillata che mi sembrava troppo poca
Ho provato la piastra sui miei capelli e ha funzionato benissimo anche se devo imparare meglio a fare le onde con questa qui. Il minuscolo serbatoio è durato giusto il tempo per sistemare i miei di capelli, ma se lo usa una persona che ha capelli molto più lunghi dovrà ricaricarlo due/tre volte . Quindi un bell’acquisto anche se a livello di usabilità e istruzioni proprio non vale niente l’azienda che lo produce se si perde in queste cose.
Come l’abito ero indecisa e alla fine ho scelto per l’abito rosso. Ho anche indossato il giubbetto di un rosso similare e poi mi sono accorta che la borsa dove ho dentro alcune cose che mi serviranno più tardi è anch’essa russa. Oggi avevo davvero bisogno di colore. La foto su Facebook della “signora in rosso” ha avuto un sacco di like!
Sono arrivata quasi un’ora prima, perché mi sono seduta in un bar di fronte e con il tablet e la tastiera ho scritto un po’ di cose, come le scrittrici dei romanzi che rendono di più quando sono in questi locali.
Finalmente è arrivata l’ora di questo “massaggio sonoro” che a volte è chiamato bagno di gong, impropriamente perché non c’è solo il gong. Ci sono le campane tibetane, questa volta alcune anche in quarzo, alcuni oggetti che simulano la risacca del mare e altri strumenti. È una attività molto sensoriale.
Ho conosciuto Khandi, la ragazza che ci farà il massaggio sonoro, due domeniche fa quando quando avevo aiutato a fare le esibizioni di yoga e pilates fuori dal centro benessere, durante la festa del paese. In quell’occasione mi aveva fatto sedere e dato una piccola dimostrazione. Quando mi ha appoggiato una campana tibetana enorme nella schiena, ho sentito le vibrazioni dentro tutto il corpo ed è stata spettacolare, da qui la voglia di partecipare alla sessione.
Siamo tre partecipanti che garantiscono una qualche forma di intimità. In realtà, come mio solito, io non so molto di quello che succederà ed è quello il bello: l’inaspettato.
Cominciamo con dei piccoli movimenti delle braccia e delle spalle e qualche piegamento, tutti eseguiti lentamente. Nel frattempo di sottofondo c’è una musica che tranquillizza. Ci ungiamo le mani con una goccia profumata e scopro che sarà un’esperienza anche olfattiva con profumi vari. Per fortuna non c’è nessuno allergico a qualche sostanza.
Una volta che eravamo in uno stato di rilassamento, ci siamo sdraiate sul tappetino e abbiamo iniziato una respirazione lenta, tipica dello yoga. Penso che una persona che non abbia mai fatto un esercizio di yoga o pilates oppure meditazione, avrebbe difficoltà a esserci sul momento e godersi l’esperienza.
Nel frattempo vari suoni ci avvolgevano, a volte a contatto col corpo, a volte lontani, altre vicinissimi alle orecchie.
Non sono ancora molto brava a fare meditazione e mi sempre difficile rimanere concentrata sul respiro e non farmi sopraffare da mille pensieri. Anche stavolta é successo, però è stata una cosa positiva perché ho scoperto che il massaggio sonoro serve soprattutto a farsi un’introspezione e cercare di lasciare andare tutte le cose negative che abbiamo dentro e intorno a noi
Non è una cosa mistica e ognuno di noi può farlo avendo gli stimoli giusti.
La prima cosa che mi è venuta in mente nell’istante in cui è stato usato lo strumento che genera rumore delle onde del mare, è stato il ricordo della mia ultima vacanza in Puglia. Più tardi mi sono resa conto che è l’unico ricordo che ho come Bianca Iula in una spiaggia. I ricordi precedenti erano della mia parte maschile e nessuno piacevole, c’era solo solitudine. Quando facevo meditazione e veniva detto “cercate di immaginarlo in un luogo tranquillo magari in una spiaggia“, ci provavo e non sentivo niente. Non c’era niente da sentire.
Questa volta grazie al rilassamento e al massaggio sonoro, ero davvero nella spiaggia e ho ricordato tutti i momenti belli. Ho sentito anche il mio corpo cercare di muoversi, come se fossi davvero sulla battigia. È stato bello ritrovare quei momenti splendidi che sono stati in parte offuscati da un fraintendimento con un’amica con cui ho condiviso la vacanza.
In seguito, in base ai vari suoni che udivo, sono andata in una specie di sogno vigile e non mi sono resa conto del tipo, della qualità dei suoni e neppure degli odori, mi sono persa completamente nei miei pensieri. Pensieri recenti. Bianca esiste da tre anni e ho solo quelli di ricordi, anche se estremamente intensi. Ho rivissuto l’inizio della transizione con alcuni dei timori. Tempo dopo le prime uscite al femminile con gli amici e il confronto con i miei amici storici maschi e dei rapporti di adesso. Avevano voluto vedermi un’ultima volta al maschile, cosa che mi aveva fatto molto male, mentre adesso sono felici e tranquilli che sono una donna. L’unica cosa è che è un mio amico di cui apprezzo l’ironia, quando invochiamo ricordi del passato dice: “No lei non c’era, c’era il Dino.
” che poi era il mio soprannome. In effetti adesso sono molto una nuova persona con le esperienze e molti ricordi della mia versione maschile.
Poi sono saltata a caso su vari eventi della mia vita e ho anche pensato alle lentezze e casini della burocrazia, dove in cinque mesi il Tribunale di Bergamo non è riuscito ancora a depositare la sentenza del cambio di nome e di genere. Non si riesce a parlare con nessuno e bisogna attendere solo che lo facciano. È una sensazione di impotenza che ti fa venire voglia di andare lì e picchiarli tutti. Ho cercato di allontanare questi pensieri negativi. Mi fa male ogni volta che salta fuori tu me la grafico, come farò più tardi compilando la fattura di partecipazione, ma mi sono detta che devo vivere anche questa difficoltà e che forse non è ancora il momento di essere Bianca completamente. È facile liberarsi da pensieri negativi, ma purtroppo non puoi arrivare a staccarti da queste procedure assurde.
Il bagno sonoro si è concluso dopo cinquanta minuti circa e lentamente riprendiamo possesso del corpo e dell’ambiente circostante nel silenzio. Mi sono asciugata le lacrime. Ho pianto in vari momenti, per me stessa e perdonarmi e per le negatività che mi sono accadute di recente.
Nell’ultimo mese è successo una cosa, come se la mia parte maschile cercasse di uscire fuori e prendere il sopravvento, per fortuna solo in alcuni momenti. Avevo dirittura il timore che i farmaci ormonali avessero ridotto il loro effetto. Sembra invece che fossero solo una questione di testa. Il cervello può fare davvero tante cose e purtroppo fare avverare anche una serie di pensieri negativi, adeguando il fisico. Più tardi il seno ha ricominciato a crescere, ho sentito le tettine tirare, come se avessi bloccato la crescita.
E’ seguita una piccola parte di condivisione dell’esperienza, ho iniziato io, poi le altre due ragazze hanno detto poco perché abbiamo deciso di spostarci nel bar di fronte per continuare la chiacchierata. La sala era stata prenotata per un’ora e tanto valeva continuare fuori. Siamo state due ore e mezzo nel bar!.
Ho mangiato una cheesecake, bevuto una spremuta mentre raccontavo un po’ di cose sulla mia associazione e la transizione. Una delle due ragazze sente di essere un ragazzo trans, anche se ha tante cose ancora da capire e da risolvere. Lo metterò in contatto per fare un “primo ascolto” un altro ragazzo trans in modo da chiarirsi molti dubbi per prendere una decisione che comunque è irreversibile. Solitamente porta solo cose positive l’essere centrati su se stessi e avere il fisico che somiglia corrisponde all’idea che hai in testa. “Somiglia” perché alcune caratteristiche biologiche rimarranno tali.
Ho cercato di spiegarti alcune cose sulla rimozione del seno, che è la cosa più sentita da parte delle donne che diventano uomini. Ieri sera abbiamo fatto una riunione online dell’associazione e il discorso è stato proprio su questo: sulle cicatrici, dolori post operatori ed altri particolari che potrebbero sembrare scabrosi alle persone che non capiscono il perché di questa operazione chirurgica. In realtà per loro è indispensabile. Li rispetto anche se il mio percorso mi porta a metterle le tette, proprio all’opposto.
A conclusione del pomeriggio ci siamo date appuntamento a venerdì sera per andare a ballare in un locale a Bergamo, dove faranno una serata LGBT, numero chiuso.
Ecco quello che mi serviva, avere qualcuno con cui andare in qualche locale a divertirmi, ballare e cercare di capire meglio la mia nuova sessualità. Credo che questo sia uno dei motivi della mia stanchezza serale di oggi, dove non c’era più motivo di farmi un’ora di strada per andare in un locale da sola a cercare compagnia. Non credo che sia il modo migliore e la terrò come ultima risorsa.
Dopo cena ho dormito quasi un’ora, segno che ero davvero stanca, anche perché questa notte non sono riuscita a dormire bene e sono stata ore a perdermi nei pensieri di cose che poi ho risolto in poco tempo durante il massaggio sonoro. Ho visto l’ultima puntata della serie del signore degli anelli e devo dire che mi è piaciuta molto, mentre durante la penultima mi stavo addormentando tanto era lenta e soporifera.
Tutte le mie serate terminano con la lettura di un romanzo per circa dieci minuti, dopo i miei occhi non ce la fanno più nonostante gli occhiali. È un romanzo storico ed anche un po’ rosa con dei salti temporali tra la protagonista in Inghilterra durante la seconda guerra mondiale, poi c’è una scrittrice in cerca di idee durante i giorni nostri.
Buona notte.