Dopo il lavoro sono andata a Rovato per partecipare a un “Bagno di Gong”, all’interno di un castello (Castello Quistini). Quando prenotato dieci giorni fa la sera c’era ancora un po’ chiaro, ma oggi non c’era la luna era già buio pesto. Con la macchina nuova non avevo ancora provato a guidare la sera tardi questa sera mi sono resa conto quando è buio che ho lavorato tutto il giorno al computer davvero dura andare da qualche parte. Specie farmi quaranta minuti di autostrada come questa sera.non avevo pagato nulla in anticipo e avrei potuto anche non andare ma questa cosa mi interessava anche pensato che spessissimo poi ci si lascia andare su queste cose con la scusa di essere troppo stanchi e non si fa più nulla.
Arrivata al castello non c’era parcheggio dovuto fare un lungo giro tutto intorno per tornare al punto di inizio e trovare un parcheggio mezzo chilometro a piedi, più che altro era camminare portandomi dietro il tappetino da yoga, una coperta e un cuscino.
Entrata nel castello ho pagato 25€ alla signora che ha organizzato e mi ha fatto la ricevuta (come Bianca). Dopo ho fatto una capatina in bagno e poi ammirato il tuo parco illuminato anche la notte per l’occasione.
L’evento non è proprio dentro il castello, ma c’è un edificio posto all’interno delle mura e che l’hanno reso suggestivo e forse un pochino inquietante, ci sono dei candelabri medievali a soffitto o delle candele tutto intorno.
Non aiuta a vedere la gente vestita di bianco seduta per terra. Ci hanno consigliato di indossare abiti bianchi, ma non sono riuscita più a ritrovare la felpa i pantaloni bianchi che avevo e alla fine sono venuta con quello che mi capitava.
A fianco dove mi sono seduta sono arrivati due uomini e abbiamo parlato, sottovoce, un po’ nell’attesa che iniziassi il tutto. È stato interessante perché è la prima volta che interagisco direttamente con degli uomini a me sconosciuti e non è stato male. Peccato che erano troppo giovani per proseguire la conoscenza interessati qualcosa di più sentimentale. E nel mentre osservato anche le varie donne che si erano accomodate nell’enorme stanzone guardando come erano vestite e cosa facevano, quasi tutti avevano in mano un cellulare.
C’era anche un signore che stava suonando uno strumento orientale ed è stato molto piacevole ascoltarlo nell’attesa. Poi abbiamo scoperto che non era dell’organizzazione, ma giusto un tizio che era venuto lì portandosi dietro lo strumento. È stato ringraziato e poi uscito senza fare il bagno di gong. Probabilmente aveva bisogno di un pubblico?.
Finalmente iniziata l’attività signora preso alcuni degli strumenti musicali, anzi forse di rumore, e ce li ha spiegati. C’era un corno civiltà nuova forma di conchiglia mi sono chiesta perché quella forma dato che non c’è il mare da quelle parti; un tamburo indiano, uno dei pellerossa , un coso che riproduceva il suono del mare e delle onde e un altro quello della pioggia. Ci siamo sdraiati con la coperta tirata però che dopo un po’ avrebbe fatto freddo ed è iniziato il bagno di gong.
Al principio non mi è sembrata quella gran cosa finché la signora non hai iniziato a picchiare su due gong presenti in mezzo la stanza. Non erano poi così grandi, ma anche lievemente percorsi creavano un suono fortissimo con una vibrazione notevole. Mi sarei immaginata una vibrazione il fisico più forte, penso che sia stata una cosa molto bella perché poi il tutto è durato un’ora Fisicamente sarebbe stato una prova se ci fossero dei fatti vibrazioni molto forti.
Potevamo muoverci leggermente nel caso qualche parte del corpo diventava rigida pure immobile da troppo tempo e ho provato a fare dei mini esercizi di Pilates e la respirazione Yoga. In alcuni momenti ho provato anche a muovere le mani come per cercare di capire il suono con lenti movimenti e flessioni, è stato molto Interessante.
C’è stato anche un fuori programma quando la struttura che riceve gong acceduto da un lato e si sono schiantati per terra con un rumore quasi da cartone animato. La signora in alcuni minuti riuscita a rimettere insieme il tutto e proseguire.
Terminata l’esperienza siamo rimasti in silenzio almeno cinque minuti e lentamente tutti si sono risvegliati, termine corretto perché alcuni si sono addormentati e uno pure russava. Però sembra che sia normale questo rilassamento come ci aveva detto l’inizio.
Non so bene cosa ci sia dietro questo tipo di attività, ma mi è servito come se avessi potuto riallineare i miei pensieri e anche il mio karma, tutto poco scientifico anche se ho sentito un grande beneficio
Ma serata non era fatta per poter socializzare facilmente e io ero parecchio stanca, così ho salutato i due uomini accanto a me e due ragazzi dietro augurandoci di vederci a una prossima occasione e mi sono diretta verso la macchina e quindi verso casa cercando di non addormentarmi mentre guidavo e tenendo la musica dell’autoradio molto alta.