Cominciamo con lo sfatare dei falsi miti sugli ormoni: non trasformano il corpo in una Jessica Rabbit, non fanno crescere delle tette enormi, non bloccano la crescita della barba.
Allora cosa fanno? Aiutano nel processo di femminilizzazione e i risultati variano totalmente da persona a persona. Le combinazioni tra genetica, biologia, predisposizione, stile di vita, disforia di genere, farmaci, sono davvero infinite e un farmaco può avere degli effetti come non averne.
C’è comunque una maggioranza di casi in cui certi cambiamenti avvengono, ma non è detto che questi cambiamenti avvengono anche con te. Addirittura si possono avere effetti inversi rispetto alle altre persone trangender.
Il termine medico per gli ormoni è detto Terapia Ormonale Sostitutiva, d’ora in poi la chiameremo TOS oppure semplicemente la terapia ormonale.
Assumere questi farmaci permette la sostituzione del testosterone con l’estradiolo, più altre sostanze in dosi minori tra le quali il progesterone. I farmaci sono molto diversi in base alle case produttrici e ognuno è un cocktail di componenti naturali e sintetici.
La persona transgender iniziando la TOS si espone a rischi molto gravi per la propria salute, alcuni potrebbero essere mortali. In linea di massima le dosi quotidiane sono basse in modo da poter capire in anticipo se qualcosa sta iniziando andare storto. Alcune cose però non sono prevedibili come ad esempio l’ictus. Altro effetto non da poco e che si riduce la coagulazione del sangue e per questo motivo andrà interrotta la TOS se si devono fare delle operazioni in ospedale (anche una banale appendicite). Il periodo di sospensione è deciso dal medico che ti segue e non da chi ti opera.
La donna trans deve essere pienamente cosciente dei rischi e dei vantaggi e per questo motivo occorre presentare al medico una relazione che attesti la “disforia di genere“. In futuro potrebbe cambiare dicitura con “incongruenza di genere” oppure “disturbo della sessualità“” ma l’Italia non ha ancora recepito le nuove linee guida 2022 dell’organizzazione mondiale della sanità.
Solitamente occorrono sei mesi di sedute con uno psicoterapeuta per avere questo documento. Molte persone trans mentono spudoratamente nelle sedute, perché loro unico interesse è poter prendere gli ormoni il prima possibile. Da parte mia ho preferito cercare di rendere utili le sedute.
C’è anche la questione della tempistica se si decide di farla presso una struttura pubblica. Ci si deve prenotare e la lista di attesa può variare tra i sei mesi e l’anno solo per arrivare a fare la prima visita. Andando privatamente si abbrevia tutto a qualche settimana.
Per prenotare l’ospedale devi andare dal medico di base e farti fare l’impegnativa con la diagnosi “Prima visita di adeguamento di genere
“.
Il medico da cui andare per prendere gli ormoni si chiama “Endocrinologo” che è uno specialista della fecondazione assistita e dell’infertilità. Perché andare da questo medico del nome così strano? I farmaci della TOS sono gli stessi e quindi è l’unica figura competente a prescriverli.
Questa cosa di essere un reparto che non c’entra nulla con le persone transgender aumenta la difficoltà di riuscire a prenotare la visita presso le strutture ospedaliere. La maggior parte di questi medici endocrinologi non hanno nessuna esperienza con le persone transgender. In Lombardia c’è un ospedale a Milano e uno a Brescia dove ci sono degli endocrinologi competenti in materia.
Alla prima visita viene creata una cartella clinica dove assegnano un codice interno e ti prenotano un esame del sangue e un’ecografia addome. Per fortuna la fanno loro direttamente e non devi passare dalla prenotazione ospedaliera. Questa visita può avvenire entro un mese circa e questo ti fa capire che il percorso sarà molto lungo e ci vorrà tanta pazienza.
Il medico illustrerà, in cinque minuti, come funziona il tutto e le possibili controindicazioni e pericoli. Da parte sua inizierà per i primi tre mesi con una dose molto lieve per verificare la risposta del fisico e in seguito potrà decidere se aumentare le dosi.
Aumentare le dosi aumenta notevolmente pure i rischi.
Come fa il medico a decidere quali farmaci prescrivere?
Dipende molto dalla sua esperienza e in generale cerca di prescrivere farmaci che ha già utilizzato e che sa come funzionano. A seconda del medico e della regione di provenienza, una donna trans potrà prendere farmaci completamente diversi e parlando con altre si chiederanno il perché.
Il prelievo del sangue serve anche a fare un test genetico sulla predisposizione a determinate malattie ed effetti collaterali, mentre l’ecografia addome verificherà lo stato del fegato.
Cosa c’entra il fegato? Se ti daranno delle pillole dovrai prenderle tutti i giorni e alcuni di questi farmaci possono provocare dei danni al fegato che nel tempo funzionerà sempre peggio. Se parti da una situazione disastrata non è detto che si possa fare la terapia ormonale.
Se il medico ritiene che non ci sono le condizioni per iniziare la terapia non la prescrive ed è comunque possibile riprovarci un anno o due dopo per verificare se il corpo può rispondere meglio.
I farmaci femminilizzanti possono essere assunti in pillole, in gel spalmabile, in spray, cerotto e con iniezione.
La pillole, il gel e lo spray vanno usati tutti i giorni, mentre il cerotto va applicato ogni tre giorni circa, infine iniezione solitamente è da fare ogni 15 giorni.
Io ho provato il gel, ma quando mi ha prescritto il cerotto mi ha cambiato la vita e liberata da un pensiero quotidiano.
Tutto qui? No perché gli ormoni apportano l’estradiolo e il progesterone, ma il corpo produce il testosterone e ne produce veramente tantissimo ogni giorno e ciò blocca qualsiasi femminilizzazione.
Insieme agli ormoni, quindi vengono prescritti dei farmaci per ridurre il livello del testosterone e nel tempo lo renderanno in una quantità minimale come quello presente nelle donne biologiche. Non è possibile eliminarlo completamente perché al corpo serve comunque e anche le donne ne producono una piccola parte.
In genere sono pillole dette antiandrogeni, da assumere ogni giorno e ovviamente anche queste hanno degli effetti collaterali. Non sono farmaci specifici per le persone transgender, sono dei diuretici, il che significa che faranno fare tanta pipì. Un altro effetto può essere quello di abbassare la pressione con relativi piccoli capogiri. Come ho scritto sopra, essendo pillole possono avere anche degli effetti sul fegato.
Alcuni di questi come l’aldactone, che prendo io, hanno un effetto collaterale per me è utilissimo: la crescita mammaria!
Solitamente gli ormoni provocano la dilatazione dell’aureola del capezzolo, cosa che non credevo possibile, e provocano poca crescita del seno. E’ l’antiandrogeno che nel tempo mi ha fatto arrivare ad avere una coppa B, in dieci mesi circa e continua a crescere. Alcune donne trans sono riuscite ad avere una coppa C abbondante!
All’inizio della terapia si deve vedere il medico possibilmente ogni tre mesi per i controlli e per l’eventuale cambio di farmaci con altri più o meno potenti, a sua discrezione. In seguito si può arrivare a vederlo ogni sei mesi e dopo una volta l’anno. Fare i controlli è importantissimo.
Per quanto devo prendere questi farmaci?
Ovviamente per tutta la vita.
Se faccio l’operazione di vagino-plastica devo continuare a prenderli?
Cambierà il tipo di farmaci, ma dovrai comunque continuare con dei farmaci. Ad esempio non produrrai più testosterone, ma il tuo corpo ne ha comunque bisogno. La neo vagina non è capace di produrre l’estradiolo e il progesterone, quindi in realtà forse aumenteranno il numero di farmaci da assumere.
Creano dipendenza oppure posso interrompere?
È possibile interrompere in ogni momento, anche senza avvisare il medico endocrinologo, però il fai da te è fortemente sconsigliato.
Cosa succede se salti un giorno?
Niente. Puoi saltare anche qualche giorno per poi ripartire senza problemi.
Cosa succede se interrompo per lunghi periodi oppure per sempre?
L’effetto di femminilizzazione inizierà lentamente a scomparire e tornerai ad essere in versione maschile. In pratica perdi “le migliorie“. E’ possibile che il seno rimanga e non si sgonfi.
Se invece devi interromperli perché devi fare un’operazione oppure operazioni chirurgiche specifiche per donne trans come una mastoplastica additiva e vaginoplastica, l’effetto principale che vedrai è la ricrescita rapida dei peli, se non avevi fatto il laser tempo prima.
Quanto tempo prima l’interruzione lo decide il tuo endocrinologo, consultalo sempre.
Questi farmaci di cosa sono fatti?
Sono un mix di prodotti chimici e naturali. Tranne alcuni farmaci che sono completamente sintetici e sono delle bombe, nel senso che gli effetti di femminilizzazione sono aumentati e avvengono nel minor tempo. Questi farmaci (uno si chiama Etnil) sono molto pericolosi e aumentano tantissimo i rischi di lasciarci le penne o la salute. Prenderli dipende dalla tua volontà, di quanta disforia di genere ti ritrovi e soprattutto se il tuo fisico può sopportarli. Alcune donne trans arrivano a dei livelli di disforia tali che preferiscono rischiare la vita e morire piuttosto che attendere troppo. Non tutti i medici te le prescrivono. Inoltre alcuni farmaci sono disponibili solo all’estero.
È vero che gli ormoni ti danno la testa e rischi di diventare pazza?
Piccola premessa scientifica, se volete saperne di più vi consiglio di leggere il libro “Il cervello delle donne” (Link) dove spiega tutto quello che succede a una femmina dalla nascita fino a dopo la menopausa. Mentre il cervello maschile cresce di dimensioni e poi rimane grossomodo immutato nel tempo, quello femminile cresce e si modifica continuamente. Addirittura quando una donna sta per partorire si restringe per poi allargarsi dopo alcuni mesi.
Nell’adolescenza una ragazza effettivamente ha dei problemi di gestione delle emozioni, ed i ragazzi spesso non capiscono il perché di queste reazioni per loro assurde. Il cervello sta subendo un bombardamento di informazioni grazie agli ormoni, ma non sono abbastanza grandi le connessioni neurali per gestirli. Da qui il casino. Il cervello inizia anche a modificarsi per prepararsi nell’innamoramento di un possibile compagno. Questo spiega perché quando una coppia si lascia, lei se rende conto e si fa domande del tipo “Ma come ho fatto a mettermi con quello lì?
” Il cervello si era modificato per non vedere i lati negativi del compagno e aumentare quelli positivi, il tutto per poter procreare insieme e allevare i figli. Terminando la fase di innamoramento si torna a vedere la realtà.
Prendendo gli ormoni si va a modificare il cervello che con la biologia maschile ne risente di meno. Tra i tre e sei mesi è possibile avere delle reazioni soprattutto emotive, proprio come le ragazzine. Possibili pianti incontrollati senza motivo, buttarsi giù di morale oppure sentirsi felici all’impossibile. Non accade a tutte e a me non è successo. Questa altalena di emozioni è comunque grave per una donna trans perché l’inizio della transizione è già difficile di per sé e siamo affette anche da auto-transfobia, crediamo che gli altri ci giudichino in ogni momento e abbiamo questa corsa spasmodica ad essere donna nel più breve tempo possibile, soprattutto il tipo di persona che ci immaginiamo di voler diventare. Avere delle reazioni incontrollate può peggiorare gli stati d’animo e far compiere gesti estremi.
Quali altri effetti positivi ci possono essere?
Dopo alcuni mesi la pelle inizia a essere più lucida e morbida (non è cellulite). Cambia anche l’odore del corpo e cambia anche l’odore della cacca, che passa da essere grassa tipo quella della mucca a un tipo di odore più pungente. Questo non se lo aspettava nessuno!
Quando vedo le fotografie di donne trans che sono da anni in TOS vedo comunque un viso più femminile, come è possibile?
Cambiando la pelle del viso, inizia anche a riempirsi l’ovale del viso e le guance. Il viso arrotondato, specie quando sorridiamo (motivo per farlo spesso), diventa molto simile a quello di una donna biologica. Il tutto ovviamente se non hai la mascella da maschio alfa e in quel caso è necessario fare un’operazione estetica chirurgica.
Io ho fatto la transizione tardi, 55 anni, e le mie amiche Cisgender coetanee, mi guardano e dicono “ma non hai le rughe sul viso! Come mai?
”, questo è uno degli effetti positivi di una biologia maschile unita a una terapia ormonale.
Una parte importante del cambiamento del viso è che sentendoci delle donne siamo più rilassate e questo si riflette anche sulla muscolatura del viso. Guardando le fotografie che mi sono fatta durante la transizione, questo è molto visibile e da maschio sembravo sempre incazzato.
Si arrotondano i fianchi e si stringe il girovita?
Il girovita effettivamente si stringe, ma la quantità dipende dalla tua cassa toracica per cui c’è un limite fisico quando arrivi alle ossa. Mentre l’arrotondare i fianchi e avere un sedere bello tondo dipende molto dalla persona e dal grasso che può accumulare. Tutto questo è detto “ritenzione idrica“. Come donne transgender abbiamo un problema in quanto prendiamo una pillola che ci fa fare tanta pipì e dobbiamo bere tanta acqua. Se si beve poca acqua ci può essere l’accumulo di grasso corporeo. Potrebbe sembrare una bella cosa per ammorbidire la forma del corpo, ma in realtà il grasso finisce nella pancia e in altre parti tipiche della biologia maschile. Che il grasso si sposti prendendo gli ormoni è un’altra fake news.
Dobbiamo bere almeno 2 litri di acqua al giorno. Personalmente arrivo quasi a 3 litri!. Quindi è una lotta di equilibri tra il voler avere un po’ di ciccia nei punti giusti visto non possiamo avere la cellulite vera e propria, e lo stare bene.
Quando vedi delle donne transgender con un sedere fantastico i casi sono due: ha fatto un’operazione di chirurgia estetica oppure ha iniziato la transizione in giovane età e messo subito l’accumulo sul sedere.
E le spalle? Rimangono sempre enormi?
Purtroppo sì, perché è la conformazione delle ossa maschili. Ma non tutto è perduto, diventando donna vedrai che inizierai a cambiare il modo di mangiare il tipo di cibo, cercando cose più salutari e riducendo di molto la carne. Scoprirai che starai meglio fisicamente e ti sentirai più pulita. Un altro effetto della transizione, prima ancora di prendere i farmaci, sarà quello di perdere leggermente peso senza fare diete e soprattutto di iniziare a perderlo in alcune parti del corpo. Personalmente ho perso 4 kg in due mesi solo cambiando il tipo di alimentazione. Perdendo la muscolatura le spalle sembreranno meno enormi.
È vero che si perde forza fisica e la muscolatura?
Esatto. Uno dei primi effetti che sentirai è una sensazione di “debolezza fisica” mano mano che il valore del testosterone si riduce. Il paragone è che prima della TOS, anche se eri mingherlina, avevi una sensazione di forza come se fossi l’incredibile Hulk. Ora quella sensazione di potenza fisica sparirà completamente e ti farà sentire meglio.
Nel contempo inizierai una perdita muscolare, soprattutto nelle braccia, a tal punto che se ti vedono di fronte sembrerai davvero una donna, mentre vista di lato si vedranno comunque le spalle importanti, infine vista da dietro dipende dal soggetto.
La battuta di una mia amica CIS (cisgender), di corporatura robusta, è “Ho le osse grandi
“, ecco prendere spunto da questo. Conosco ragazze trans che hanno difficoltà ad aprire i barattoli, io ho recentemente scoperto che non posso più alzare la tapparella con una mano e sollevare l’auto usando il crick.
Quando crescono le tette?
Quello che nell’immaginario associamo visivamente ad una donna è il seno grande. Quando mi travestivo, più era grande il seno (finto) e più ero felice. Iniziando a vivere tutti giorni al femminile, ho scoperto che quello che dicono le donne è vero, se è troppo grande è un ingombro e basta. Ovviamente dipende dalla tua immaginazione, l’età e quanta disforia di genere ti ritrovi. Ho provato diversi seni finti in silicone e ho deciso che avere una coppa C abbondante per me sarebbe l’ideale (ogni tetta pesa 450 grammi!).
Dopo circa otto mesi ho visto i miei capezzoli allargarsi. La crescita effettiva del seno è incominciata invece dopo 12 mesi e prosegue a periodi alterni. Quando crescono senti le tettina che tirano. I progressi sono molto lenti, ma ogni tanto ti alzi, ti guardi allo specchio e ti sembrano più grandi e piene.
La sensibilità del capezzolo varia nel tempo e soprattutto nel soggetto. I primi mesi, quando li sfioravo masturbandomi, mi prendeva il cervello e andavo fuori di testa con un godimento pazzesco. Purtroppo questo poi non è più accaduto. La sensibilità della parte mammaria è praticamente nulla, ma guardarsele e vedere la riga in mezzo è bellissimo. È stato un emozione anche quando ho indossato il mio primo bikini in piscina.
L’operazione chirurgica di mastoplastica additiva deve essere fatta comunque almeno 12 mesi dopo l’inizio della terapia in quanto il seno comunque cresce e cambia leggermente forma. Farla prima c’è il rischio di trovarsi il capezzolo che non è più centrato.
Con le tette c’è il rischio di contrarre un tumore al seno?
Sì e occorre fare la relativa prevenzione. E’ un seno vero a tutti gli effetti. Se si fa la mastoplastica additiva, con le tecniche moderne la protesi viene messa al di sotto della parte che può essere soggetta a tumore e quindi con la mammografia si può vedere il tumore. Invece con le generazioni precedenti di protesi, che puoi fare ancora all’estero pagando veramente poco, rischiavano di coprire determinate parti e quindi rischiare di sviluppare un tumore senza accorgersene per tempo.
Le protesi moderne hanno una durata di 10 anni e sono estremamente sicure, non c’è il rischio che scoppino quando viaggi in aereo. Il problema può essere solo che al decimo devi rimuoverle, ma non puoi metterne di nuove gratis, in quanto al momento il servizio sanitario nazionale copre solo un intervento di Mastoplastica additiva per tutta la vita.
Anche qui bisogna armarsi di pazienza se si vuole procedere con il servizio pubblico. Per procedere si deve avere prima la sentenza del tribunale che autorizza le operazioni e avere il codice fiscale femminile. La lista d’attesa è di circa due anni, portando a un totale di almeno tre anni dall’inizio della terapia ormonale. Se si fa privatamente basta pagare in quanto la legge italiana proibisce al medico di rimuovere un organo sano, ma il chirurgo può aggiungere una tetta senza problemi. La sentenza serve solo per non pagare.
È vero che si atrofizza il pene?
Riducendo la quantità di testosterone avvengono alcuni effetti. Quello più evidente è un calo della libido, in pochi mesi, che la porta a zero. Una mia amica transgender mi ha detto una volta “Lì sotto è tutto morto
”.
Viene azzerata anche la produzione di sperma e questo fa sì che il desiderio sessuale di masturbazione sia quasi inesistente. Se si riesce a venire l’effetto è quello di non emettere nessun tipo di sperma, l’analogia è quella di sparare con una pistola a salve, cioè fare finta.
Noi donne transgender ragioniamo come le donne biologiche e quindi il godimento è più una questione di testa che di fisico. Con la transizione questo viene amplificato e reso evidente. Diventa veramente difficile mantenere l’erezione senza una grande concentrazione. Prima bastava un impulso visivo come ad esempio una fotografia di una donna mezza nuda, mentre adesso ci si deve eccitare e desiderarlo.
Il tempo tenderà a fare sembrare il pene sempre più piccolo e anche nell’erezione probabilmente è circa la metà della sua lunghezza. Essendo un muscolo gonfiabile non è detto che sia davvero atrofizzato, più che altro ha smesso una delle sue funzioni e ti servirà solo per fare la pipì.
Se ti stai chiedendo perché le prostitute brasiliane hanno un pene così grande, la risposta è che quando sono giovani la produzione di testosterone è enorme e anche bombandosi con gli ormoni, il pisello resta funzionante per un certo periodo di anni. Quando non sarà più così attivo esistono le pillole blu che funzionano su tutti i tipi di pene.
Il pisello sembra morto, ma se decidi di fare la vagino-plastica tornerà a vivere e godere anche se in una maniera completamente diversa. Le tecniche moderne creano una neo vagina perfettamente funzionante capace di godere, ovviamente come ho detto poco fa, sarà molto una questione di testa riuscire ad arrivare a un godimento completo.
Continueranno a piacermi le donne?
Dipende dalla tua persona e dalla tua disforia. Molte donne trans che ho conosciuto, me inclusa, prima di iniziare a vivere come donna tempo pieno, in realtà non piacevano gli uomini. Mi dicevo che non essendo gay non erano di mio interesse. Dopo alcuni mesi di TOS qualcosa è iniziato a cambiare e ora penso di essere bisex. Ho scoperto che ero sempre stata attratta da donne con caratteristiche maschili, cioè non erano delle strafighe modelle. Anche adesso quando guardo una donna troppo bella le faccio la radiografia di cosa indossa, dell’acconciatura e del make-up.
La sessualità c’entra poco con il genere che è una cosa complessa da spiegare alle persone che non ci conoscono (Cisgender). Nonostante molti studi scientifici poi cercano di infilarci in una qualche categoria di malattie, non c’è nessuna evidenza scientifica che abbiamo un qualche gene nel DNA per cui già la nascita si può sapere se quella è una persona trans. Saremmo davvero schedate. L’unica cosa certa è nasciamo già come persone trans. Poi l’educazione che riceviamo ci porta ad assumere il ruolo che la società ha deciso per la nostra estetica. Spesso ci adeguiamo per poi avere un risveglio trans anche in tarda età. Esistono donne trans che sono state sposate e hanno figli e orgogliosamente dicono che sono comunque ancora il loro papà (papà è sempre papà anche se più carina). Ci sono donne trans che vanno solo con uomini trans cercando una qualche compatibilità fisica tra i loro organi genitali. Ci sono donne trans lesbiche e se ti chiedi perché fare tutta questa fatica di trasformazione per poi andare con una donna torniamo al discorso dell’identità di genere. Il mio genere non è definito in base a con chi vado a letto.
Prendere gli ormoni porta alla crescita dei capelli?
Dipende tantissimo dalla terapia, la biologia della persona trans, ma nella maggior parte dei casi capelli si rinforzano e crescono più velocemente. Non c’è nessuna evidenza di un rinfoltimento e quindi i bulbi rimangono gli stessi. Se hai già delle calvizie l’unico modo per ovviare è un trapianto di capelli se ne hai ancora in testa. Allo stato attuale delle cose se sei completamente pelata sarà estremamente difficile fare un innesto e dovrai avere due scelte: indossare delle parrucche oppure sembrare una donna che ha fatto la chemioterapia.
Alcune donne trans invece hanno avuto delle importanti perdite di capelli e se capita si deve subito avvisare il medico endocrinologo per cercare di capire se cambiando terapia si può risolvere, e magari basta solo prendere degli integratori.
È importantissimo non ingerire pillole a base di cheratina. Il motivo è molto semplice: fanno crescere tutti i peli del corpo, non solo i capelli!. Quindi è meglio cercare soprattutto di usare un balsamo che sia a base di cheratina. Prova diverse marche finché non troverai la combinazione per il tuo fisico, i tuoi capelli e gli ormoni che prendi.
Prendendoti cura del tuo corpo e dei tuoi capelli aumenterà leggermente anche l’effetto di femminilizzazione che si rifletterà nel fisico e nei movimenti del corpo
Blocca la crescita dei peli del corpo e della barba?
Per rimuovere la barba l’unico metodo è usare il laser e l’elettrocoagulazione per i peli colorati. Leggi l’articolo del blog. Sebbene ci sia un rallentamento della crescita dei peli del corpo, non è per nulla accettabile. Dopo un certo tempo di TOS, i peli del corpo vanno in uno stato dormiente, ma se la interrompi per qualche motivo, iniziano da subito a svegliarsi e crescere.
Cambiano l’olfatto e il gusto?
Non ci sono evidenze di questo. L’unica cosa penso è che sia una componente psicologica e il tuo cervello liberato dalle inibizioni associa determinate caratteristiche femminili alle tue sensazioni.
Gli ormoni fanno crescere le unghie?
No, anzi hanno un effetto che le fa indebolire e devi prenderne cura molto più di prima. Se decidi per la ricostruzione con il gel semi-permanente, ricordati che quando smetterai, per qualche mese le tue unghie saranno fragilissime e molto morbide. Da parte mia ho provato per sei mesi, giusto per togliermi lo sfizio e poi ho scoperto che sarei dovuta andare ogni tre settimane a farle sistemare per via della ricrescita. Lavorando al computer alla fine del primo mese avevo serie difficoltà a scrivere sulla tastiera.
Effetti sulle mani e piedi?
Non c’è nessun effetto su queste parti del corpo, tranne una leggera diminuzione della muscolatura e quindi potrai mettere degli anelli di una misura leggermente più piccola oppure calzare più facilmente alcuni modelli di scarpe.
La dimensione del piede non cambia. Io mi ritengo fortunata perché ho la misura numero 41 e seppur con fatica, riesco comunque a trovare delle scarpe.
Cambia la postura del corpo?
Una nota sulle scarpe con i tacchi alti, quando ero nella fase di travestimento se non avevo almeno un tacco alto 8 cm non era una scarpa degna di essere indossata. Adesso anche con un tacco di 5 cm ho qualche difficoltà e mi stanco molto prima. Questo è dovuto al cambio di postura e nella camminata che è diventata più simile a quello delle femmine biologiche.
Non è una cosa che ti procurano gli ormoni, ma è dovuta alla ridotta muscolatura che provoca uno spostamento del peso ed eventualmente all’allenamento e osservazione su come si muovono le donne, per poi copiarle.
Il pomo di Adamo sparisce?
No, non cambia assolutamente nulla. Alcune donne trans leggermente sovrappeso lo nascondono con uno strato di grasso e la pelle lucida. Se lo hai prominente, l’unico modo è fare un’operazione di chirurgica estetica.
Cambia anche la voce?
No, il tuo timbro vocale e modo di parlare rimane lo stesso. Alcune donne trans riescono ad avere naturalmente una voce più morbida e più femminile. Molte quando parlano hanno un tono troppo maschile e guardandole non si riesce a combinare la voce con l’aspetto fisico.
È possibile tramite la logopedia, di cambiare la voce senza operazioni chirurgiche. Per saperne di più leggi questo articolo del mio blog.
Si modifica anche l’arcata sopraciliare e le ciglia?
Non c’è nessun cambiamento e se ti chiedi perché guardando molte donne trans hanno delle sopracciglia fantastiche, forse è perché prima avevano più peli e con laser ne hanno ridotto la quantità e cambiato la forma, oppure sono rimosse e fatte con le “sopracciglia tatuate“, che richiedono una correzione ogni 18 mesi circa. Infine è anche possibile tramite un’operazione chirurgica.
Per le ciglia potrebbe essere possibile un leggero rinfoltimento, ma capita davvero poche. La mia estetista mi ha consigliato di provare a farle crescere mettendo ogni sera prima di andare a dormire dell’olio di fegato di merluzzo, applicato con uno scovolino per mascara. Devo dire che dopo circa quattro mesi un pochino si sono allungate, ma non di molto. Molte donne trans vanno dall’estetista a fare una cosa chiamata “laminazione delle ciglia” che è un trattamento che ha durata di un mese e le rende separate e più lunghe, come avere il mascara senza davvero metterlo.
La bocca diventa più carnosa?
Non c’è nessuna evidenza riguardo e non ho mai vista nessuna con questa modifica fisica. Moltissime ricorrono al filler a base di acido ialuronico, che va rinnovato ogni pochi mesi. Questa tecnica ti gonfia le labbra e a volte te le fa diventare tipo “a canotto”, che mi sembrano troppo esagerate.
Tornando alla domanda iniziale: gli ormoni servono davvero?
La risposta è sì! Aiutano davvero a cambiarti la vita anche se non devi aspettarti miracoli estetici.
I vantaggi superano di gran lunga i rischi.
E ora arriva il pippone finale…sono una delle poche donne transgender, che ha cercato di cambiare prima i pensieri e il modo di essere verso gli altri, e solo dopo ho cercato di cambiare il fisico. Godendomi nel frattempo anche le più piccole migliorie che sono arrivate nel tempo.
Le donne trans in giovane età (sotto i 30 anni circa), invece vorrebbero cambiare tutto nel giro di pochi mesi. Quello che molte non comprendono in questa smania è che non devono diventare una Barbie, ma devono essere se stesse, con pregi e difetti.
So che è difficile accettarsi e sapere ci possono essere dei limiti fisici oppure temporali.
La prima dote di una persona trans è quella di avere pazienza. Tanta tanta pazienza, quasi infinita. Il titolo del mio blog è un “viaggio transgender“, in quanto la transizione in realtà non finisce mai. Sono e sarò sempre una donna trans e l’importante è che devo godermi questo viaggio e apprezzare tutte le cose che mi sono negata negli anni precedenti. La destinazione è lontana da qualche parte e sento che non è così importante raggiungerla il prima possibile.
Questo è ovviamente il mio pensiero di donna transgender matura.
Sono una persona molto equilibrata e di una certa età, quindi già dove sono arrivata adesso mi sembra un miracolo. Vivo la fiaba del Brutto anatroccolo che è diventata una splendida Cigna che quando si veste per bene e si trucca, diventa una figa pazzesca e nessuno crede che ho 58 anni.
Elena F “Bianca Tu sei l'equilibrio che in molti cercano, a prescindere dal nome e dal genere. Credo che in pochissimi possiedano la saggezza e la pazienza che hai tu, la "centratura" che hai raggiunto, l'apertura mentale e di cuore che non neghi a nessuno. Tu sei tu. Speciale. Perfetta, così come sei.
”
Ovviamente in base all’età c’è un’aspettativa di vita e di cose da fare differente e quando parlo di una frase che mi ha detto una mia amica le altre donne transgender mi prendono per matta. La frase in questione è “Meglio incompleta, ma viva
”. La maggior parte di loro preferiscono morire piuttosto che vivere incomplete, secondo quello che si immaginano che dovrebbero essere fisicamente. Per i nerd come me “io ho migliorato prima il software, loro pensano solo all'hardware
“.