Non è una barzelletta. Serata speciale passata al Mood Sushi di Curno, organizzata da un’amica. L’ambiente del locale è bellissimo, tutto in legno e con un’illuminazione particolare. All’interno oltre ai tavoli ci sono delle gabbie aperte dove sentirsi più in privato.
La particolarità è stata dai partecipanti alla cena che qualche anno fa non avrei immaginato di frequentare e sentirmi a mio agio. Eravamo due donne trans, una donna Cis, una Trav (estita) e un Prete di parrocchia. Tutte persone che si sono dimostrate di una grande intelligenza, pronte al confronto e con una bella anima.
Impressioni. È la prima volta che conosco una persona “en travestì”. Nessuna disforia di genere, vive al maschile senza problemi e gli piace ogni tanto travestirsi per il piacere di farlo, andando a feste, discoteche. Il “problema” è trovare un luogo vicino al locale dove potersi cambiare e truccare, perché da’ molto nell’occhio con l’altezza e tacchi altissimi. Mi ha fatto strano sentire la voce maschile con un aspetto femminile, ma mi sono abituata subito. Mi è servito per capire come mi vedevano in passato quando ero più maschio che donna.
Altra cosa che mi ha dato da riflettere è che vivendo al femminile la vita di tutti i giorni, non mi trucco più come si deve e non indosso abiti troppo vistosi…punto alla praticità piuttosto che alla scena, proprio come le donne. Un bel traguardo, ma che ha lasciato dietro un pezzetto di me che dovrei riprendere per il piacere di farlo, magari appunto in discoteca.
L’altra donna trans parla poco ed è intervenuta poche volte, mentre la ragazza Cis ha parlato molto (come noi donne) arricchendo la conversazione su numerosi temi.
Infine arrivo al clou della serata. Un prete toscano loro amico che è venuto in vacanza qualche giorno. Già mettere insieme un gruppo misto come stasera è stato incredibile. Dopo alcuni interventi in cui si è limitato, ha capito che io sono aperta alla discussione e al confronto. Così abbiamo affrontato numerosi temi in ambito sia LGBT+ che tipici della sua vocazione. Il discorso iniziale è stato in relazione alla televisione e a quali donne trans sono invitate, come sono gestite le domande, etc. In pratica devono essere gnocche, magari con la voce un poco maschile e che incarnano lo spirito della barbie che vanno a letto con tutti. In generale in tv non si invita e parla mai con persone “normali”, tranquille e con una buona vita. Deve esserci sempre l’effetto notizia. Questo è anche vero in altri ambiti tra cui la pedofilia nella chiesa che fa sembrare tutti i preti tali…anche ai telegiornali si parla solo di cose negative.
Il discorso è poi andato sul DDL Zan, il prete ha pure scritto all’onorevole due anni fa senza mai avere avuto risposta alla domanda. Secondo lui nel decreto hanno messo troppa roba e vietando alcune cose per legge, in linea di principio, non è mai un bene.
Dato che ho letto le 170 pagine circa, del dibattimento ho cercato di chiarire alcuni punti, in particolare che tutti quelle aggiunte sono state proposte e mediate da rappresentanti di tutti i partiti (inclusi quelli che ora si oppongono). Ognuno ha voluto metterci un pezzetto.
Alla fine abbiamo convenuto che se la modifica sarebbe stata solo relativa all’articolo di legge che punisce la discriminazione, forse sarebbe passata senza clamore. Invece per mero opportunismo politico, tranne l’onorevole Zan, non sembra che davvero i politici ci credano a questa cosa.
Il discorso è filato su altri argomenti tra cui le persone binarie. Non solo lui ha una gran confusione e dopo gli esempi che ho fornito non è migliorata la sua comprensione.
Infine abbiamo parlato della sigla LGBT+ che fa da ombrello a varie “categorie” mettendo insieme orientamenti sessuali con identità di genere. In effetti Lesbiche, Gay, Bisessuali sono un orientamento sessuale, mentre Trans e Non binari è un’identità di genere. Poi le altre lettere eventualmente aggiunte e poi riassunte con il simbolo più sono miste anch’esse.
Il prete ha detto che tanta omofobia è all’interno di queste categorie, come molti gay che ha conosciuto. Da parte mia ho visto le Terf (femministe omofobe) che odiano le donne trans.
Sandra “Bene gioia. Mi fa piacere che ci siano persone che accettino la nostra sessualità, del resto non facciamo nulla di male.
”
Vogliamo solo essere noi stesse
Abbiamo parlato e discusso in maniera civile per un’ora con varie pause per ordinare e mangiare. Dopo tre ore abbiamo ordinato 48 piatti, mono porzione. Questa volta sono riuscita a dosarmi meglio, ma ho comunque esagerato anche con il dolce alla fine. Al mattino seguente, la bilancia mi dirà che questa settimana ho esagerato mettendo su due chili!
Il weekend l’ho trascorso in attività tranquille perché ancora stanca dal trekking e dalle serate in giro. Ho fatto pilates, camminata con le vicine di casa, pranzo domenicale con sorella, cognato e nipotina.