Oggi giornata iniziale non troppo al femminile. Ogni mese circa ho una specie di ricaduta al maschile che è sempre meno invasiva, ma c’è. Diciamo che ho un ciclo di pensieri, magari è anche dovuto davvero alla terapia ormonale con valori più alti e più bassi.
Stamattina mi sono truccata davvero al minimo e mi sono accorta che non ho messo l’eye-liner e l’ombretto. Un po’ non avevo voglia di truccarmi e un po’ questa specie di ciclo.
Oggi stanno spurgando i tubi degli scarichi il condominio, ovviamente il camion è di fronte alla mia auto e non posso uscire finché non ha terminato, così vado prima a fare la spesa dalla fruttivendola. La fame che non avevo inizia a farsi sentire. Torno, scarico la frutta e il camion si sta spostando in quel momento e vado a far colazione nel paese accanto dove c’è un bar gestito da ragazze rumene/russe simpatiche, il cibo è buono e costa meno che da altre parti.
Mentre attendo che arrivi il cappuccino al tavolo mi faccio un selfie e per fortuna non guardo subito come sono messa.
Mangio con calma, pasticcio con i social e vado a pagare. Una delle due ragazze che gestiscono il bar si rivolge a me con la grammatica maschile. Diavolo, allora si vede davvero questa cosa.
Non ho voglia di andare subito a casa e vado al supermercato a comprare “due cose”, tornata a casa mi metto a fare una torta di mele. Motivo? Dalla fruttivendola c’è la “spesa del sabato” e ti riempie una borsa con cinque prodotti, tra cui tante mele. E’ la prima volta che faccio una torta di mele, però c’è YouTube con i tutorial e per Natale mi ero fatta regalare da mia sorella una serie di accessori da cucina per fare dolci.
Un’ora di lavoro, soprattutto con la frusta per montare il composto a mano, verso nella teglia (con cerniera esterna) e metto in forno per un’ora. Mi chiedo se sarà buona, lo scorso lunedì ho rovinato i biscotti che ho fatto perché ho grattato troppa scorza di limone e sono usciti con un retro gusto amaro immangiabili. Ripensandoci al corso di cucina lo avevano anche detto tanto mesi fa. Dopo un’ora la sforno e la lascio raffreddare, mezz’ora dopo apro la teglia e una parte rimane attaccata e bruciacchiata, non avevo messo il burro fino in cima, non sapendo quanto sarebbe lievitata in forno. Per fortuna, dopo una piccola fetta di assaggio, è molto buona. Regalo alcune fette alle vicine di casa e rimango a parlare un’ora con Patrizia che mi mostra l’appartamento ristrutturato, davvero bello, luminoso e anche se con tanto grigio dà un idea di freschezza.
Mi preparo per andare a fare la prima lezione dell’anno di DYP (Danzare tra Yoga e Pilates), memore di come è iniziata la giornata cerco di truccarmi al meglio anche perché nel corso c’è Ilaria che è bravissima con eye-liner e ombretti (stasera ne avrà uno metallico dorato, strepitoso di marca Nabla – https://www.nablacosmetics.com/it/).
Arrivo al centro benessere, saluti e auguri per il nuovo anno con le ragazze che non vedo da novembre, rimango in canotta rossa e leggings. Il tema di questa sera è il primo chakra e il suo colore è il rosso. Ho anche le unghie delle mani rosse e un abitino rosso che mi sono tolta.
Mi sento leggermente rigida nelle braccia. Oso una rapida occhiata al grande specchio e vedo una donna con i capelli lunghi non troppo a posto. Iniziamo la lezione con una descrizione del Primo Chakra – Muladhara, poi ci viene chiesto di osservare l’immagine che abbiamo stampata su un foglio e scrivere quello che ci viene in mente, ispirati o meno dall’immagine.
Mi era già successo con l’esperienza “Oltre la soglia” (https://blog.simiula.com/blog/2021/10/02/workshop-esperenziale-oltre-la-soglia/) che scrivendo di getto mio uscisse una serie di pensieri profondi. Questa volta mi è uscita una specie di poesia, che poi ho letto ad alta voce e mi hanno detto che ho un’ animo poetico. Un’altra delle mie qualità che prima erano nascoste, anzi la poesia mi annoiava e non la capivo.
Un tulipano, un riflesso del mio se'.
Un viaggio, un seno.
Un leggero tumulto interiore. Perché non sono sul momento?
Oggi sono, anzi mi sento rigida.
Lasciarsi andare e seguire il flusso.
Immergiti nella musica, falla entrare dentro di te e libera la mente.
Respirazione.
Lascia entrare il sole dentro.
L'attesa è finita,
inizia un nuovo ciclo di vita.
Al termine della lezione faremo una seconda ‘scrittura’ per come ci sentiamo e anche lì è venuta fuori un’altra poesia, anche se al principio mi è venuto in mente “dopo la prima le aspettative sono alte, sarò ancora all’altezza?”. Per fortuna ho mandato via il pensiero conscio e mi sono lasciata andare nuovamente.
Calma interiore, pace.
Mare piatto, luce.
Sole, dentro l'anima.
Rosso tramonto, spiaggia.
Tempio, il mio tempio sono io.
Vento, mare, gabbiani.
Sole che tramonta, serenità mi illumina dentro.
Calore dell'animo.
Il pallino del sole eclissa lontano.
Come è andata la lezione?
Il mio ciclo ha colpito ancora e durante un esercizio di posa (del guerriero) l’insegnate Francesca e passata a modificare la mia posa e mi ha detto, sottovoce, qualcosa al maschile. Penso sia stato inconscio, ma oggi proprio avevo qualcosa che non andava e lo trasmettevo.
Sebbene al principio mi sentivo rigida poi mi sono lasciata andare e due ore sono volate via senza stanchezza nonostante gli esercizi non siano semplici. Non è stata una ripetizione della lezione di prova fatta lo scorso Settembre e abbiamo fatto cose nuove alternando Yoga e Pilates in maniera molto ‘fluida’, anche se si basano su principi simili ogni disciplina ha dei suoi esercizi e fornire un diverso tipo di benessere.
Dopo una piccola pausa abbiamo ripreso con quella che è la parte che preferisco: la danza libera. Oggi non abbiamo fatto una danza con movimenti liberi, ma Silvia (l’insegnante di Pilates che ha studiato danza) ci ha insegnato una coreografia basata sui movimenti appresi nelle due ore precedenti. Stranamente l’abbiamo imparata tutte quasi subito, io ho avuto una piccola amnesia su un punto quando abbiamo fatto il pezzo per intero, filmato dal compagno di Francesca (chissà che effetto mi farà rivedendomi? Sarò al maschile anche nei movimenti della danza? Oggi questa cosa del ciclo al maschile mi ha dato noia).
Francesca è bravissima a selezionare le musiche e anche questa volta ne ha scelta una (basata si ritmi che riconducono alla madre terra) e mi ha fatto andare fuori di testa ballandola.
Musica Adiemus: https://youtu.be/C_wZ9ZBeRAo
La lezione termina dopo tre ore e anziché essere stanca sono piena di energia positiva, mi sento rilassata e dentro è tornata la calma, il ciclo è terminato…spero. In realtà qualche residuo è rimasto perché a casa mi sono fatta dei selfie per il blog sulle pose che abbiamo danzato e non mi vedo molto al femminile.
“Fantastiche donne quante emozioni che ci donate. Grazie a Voi per averci dato fiducia e per la voglia di scoprirvi, sperimentarvi e condiv
idere insieme.”
Purtroppo oggi non c’è un dopo cena e dopo i saluti torno a casa. Per strada penso a cosa prepararmi, arriverò alle 21:00 e di solito se faccio tardi mangio male. Stamattina ci si è messa anche la bilancia indicando 82.2 chili, dovrei stare intorno agli ottanta e il peso non scende. E’ una lotta tra mangiare carboidrati che mi servono per ragionare e lavorare, gli ormoni che fanno accumulare peso, cercare una dieta equilibrata e più vegetariana.
A pranzo mi ero preparata una vellutata di carote,zucchine,patate veramente “da urlo”, grazie al corso di cucina ho imparato a prepararla come si deve.
Stasera mi sono fatta un brodo (fatto a pranzo con le verdure necessarie alla vellutata) con pastina e un mix di verdure (scongelate) saltate in padella.