E’ un periodo dove sono tutti un po’ giù di morale a causa del moltiplicarsi dei casi Covid e relativi problemi a fare tamponi, quarantene preventive, etc. Anche se sono guarita e per un po’ non mi devo preoccupare più di tanto, anche io sento questa stanchezza addosso. Alcuni eventi che avrei dovuto fare questa e settimana prossima sono stati annullati o rimandati, per fortuna qualcosa è rimasto.

Venerdì 7 gennaio – Donazione Avis…fatta
Oggi misgender nella grammatica dell’infermiera…colpa mia che ho detto Gerardo Iula invece di Iula Gerardo…e il maglioncino largo che copre il seno…mi hanno trattato bene comunque.
Mi colpisce quando accade che vedendomi con lo smalto, il make-up, voce femminile usano la grammatica al maschile ma come una cosa naturale…
Mi sono fatta pippe mentali con la paura di uscire di casa per anni per nulla…?
Laura M “Hai ragione, in sanità, nonostante dovrebbe esistere di base un approccio più umanistico col'utenza esiste ancora personale ottuso. Ti porgo le mie scuse in nome del personale infermieristico. Forse può aiutare a chi non ha conoscenze sull'identità di genere anteporre sempre il pronome che vuoi che sia usato. Cosa ne pensi?
”
Le altre volte non ha mai sbagliato (vado ogni 3 mesi), penso sia una cosa inconscia…poi sono anche molto impegnate sl mattino…per fortuna la gente è tornata a donare, lo scorso anno facevano 8 persone ogni mezz’ora…ora il doppio.
Invece il medico che ha fatto la visita preliminare è stato veramente utile nel fornire un altro tassello sul farmaco anti androgeno che prendo (Aldactone 100) che ogni tanto mi abbassa troppo la pressione.
Negli ultimi giorni ho preso mezza pillola e oggi quella da un quarto (25). Avevo la pressione leggermente alta (85/135) solo ieri era 75/109…segno che se esco di casa e faccio attività non scende. Lo smart working
Proprio non mi fa bene.
Mi ha chiesto se erano valori normali e quanta acqua bevo. Bevo circa 2,5 litri al giorno e d’estate anche 3 litri. Mi ha detto che la pressione scende anche quando ho poca acqua. Una lampadina mi si è accesa: la pillola è un diuretico e fa fare tanta pipì. Quindi forse dovrei bere sempre 3 litri.
Questa pillola, presa sempre e non solo come diuretico, ha come effetto secondario lo sviluppo mammario. Unito agli ormoni fa crescere un bel seno! Io , dopo un anno di terapia sono in crescita verso la coppa B.
Oggi non dovendo fare nulla di impegnativo, donare il sangue mi mette quasi ko da un’anno a questa parte…sono andata a pagare l’assicurazione dell’auto, ma l’ufficio era chiuso. Dopo la camminata tranquilla di 500 metri dall’auto parcheggiata all’edificio, ho dovuto fare 2 piani di scale a piedi e dopo mi girava la testa.
Allora ho fatto altri 500 metri e sono andata dai cinesi a fare il pedicure, così per un’ora non farò nulla tranne rilassarmi e pensare (poco).
La ragazza che mi ha fatto Il pedicure, invece era italiana.
Promessa mantenuta, ho usato pochissimo il telefonino e ho passato quasi tutto il tempo a stare tranquilla e controllare la respirazione.

A pranzo mi sono mangiata una bistecca al sangue e poi ho dormito per due ore. Mi sono svegliata con un mal di testa e una stanchezza generica, per fortuna la pressione è ancora alta e quindi è solo la stanchezza della donazione per recuperare quanto è stato tolto.
Sono andata dal medico di base perché settimana prossima finirò le pillole e sono tre giorni che non rispondono al telefono e ho scoperto anche che l’ambulatorio è chiuso. Entrata c’erano una dozzina di persone in attesa, ho lasciato la busta con le istruzioni per preparare la ricetta e sono uscita, speriamo che per lunedì sera riuscirà a farmela. (Sì riuscirà per fortuna!).
Maia “Buongiorno cara amica, passavo di qui per un saluto veloce e per dirti che ci conosciamo poco ma sembra di averti vicina da sempre. Prova immenso piacere in ricevere le tue notizie. Spero tu stia bene. Buona giornata
”
Lo stesso vale per me, sapere che ci sei è una cosa molto preziosa…
Il weekend scorso l’ho passato incontrando la mia amica Rosanna in zona Navigli e rimanendo tre ore in una pizzeria a mangiare poco e parlare molto. Alle ore 16:00 lei aveva un appuntamento e anche perché è sceso di botto un freddo cane seguito dalla nebbia che ho trovato lungo tutto il tragitto, ci siamo salutate con un lungo abbraccio. La domenica è trascorsa alla mattina facendo una camminata all’interno del centro commerciale Orio center che è enorme e riscaldato. Ho comprato, in saldo, un paio di stivaletti e delle decolletè.

Altre cose sono riuscita a non farmi coinvolgere negli acquisti. Al pomeriggio ho coinvolto la mia vicina Carmina per fare un giro in un altro centro commerciale e siamo state davvero brave perché abbiamo speso solo per il caffè al bar. Insomma weekend in tranquillità, poco movimento, tanto freddo e molte chiacchiere.

Intanto ho letto il mio oroscopo su Donna Moderna, di solito sono generici e che vanno bene per tutti, ma questo sembra scritto apposta per me e cita anche una transessuale…
“LEONE, Tutto è più intenso, in questo nuovo anno. Hai capito che non hai voglia di perdere tempo in situazioni superficiali, che non ti lasciano nulla, e adesso selezioni con cura le persone a cui regalare il tuo tempo e la tua attenzione.
LA TUA EMOZIONE: DESIDERIO, Perché quando desideri ti si accendono gli occhi, trovi risorse che non pensavi di avere e fai di tutto per ottenere quello che vuoi. Non è solo un desiderio romantico o passionale: è tutto quello che colpisce la tua attenzione e ti sembra speciale.
LA TUA FONTE D’ISPIRAZIONE: nel film di Almodovar Tutto su mia madre Cecilia Roth e gli altri personaggi si muovono mossi da desideri potenti, da impulsi fortissimi. Ma c’è anche spazio per l’altruismo e l’accettazione di sé, come nel bellissimo monologo della transessuale Agrado.”

Lunedì, dopo aver fatto due ore di lavoro a casa, passate a rispondere alle email degli utenti del sito dove lavoro, sono partita per Bergamo pensando di arrivare in largo anticipo. Invece non ho trovato parcheggio e ho dovuto lasciare l’auto a un chilometro. Meno male che mi sono vestita pesante, avevo il desiderio di mettere qualcosa di carino e le décolleté, poi ho deciso per una cosa normale.
Fatto il laser Alessandrite, questa volta il dottore ha aumentato la potenza, visto che la mia prima volta era andata bene. Più volte si è scusato di avermi fatto del male, in alcuni punti ho sentito un leggero dolore che stavolta era come se centrasse il singolo pelo. Il colpo finale in zona baffetto mi ha fatto lacrimare anche questa volta. Comunque come dolore è nulla in confronto a quello delle prime volte di due anni fa.
Mentre lo faceva mi ha detto che sul mento ho anche un po’ di peli bianchi, il laser non funziona su di loro. Quindi il mio piano che la prossima depilazione sarà fatta con l’elettrocoagulazione è confermata con una spesa di oltre 200 €, speriamo che poi sia finita.
Infine prima di uscire ho chiesto alcune informazioni riguardo la depilazione dell’inguine, costo di circa 200 € a seduta. Inoltre mi ha detto che la parte principale da fare si chiama “Perineo”, che è anche la parte che viene utilizzata per le operazioni di vagino plastica.

Fornendo un aiuto su un gruppo Facebook dove c’era una nuova ragazza T, alcuni gli hanno detto che funziona anche il laser di tipo Diodo 808, ad altri messaggi persone che ho conosciuto che l’hanno fatto tutti dicono che non serve a niente e che non è una epilazione definitiva.
Alcune persone hanno detto che hanno avuto risultati ma dopo tantissime sedute, quindi riassumendo è una questione di costo…ho visto che con Alessandrite in 6 sedute circa spazzi via quasi tutto…contro le 12 di Epilate e 18 con altri laser tipo il Diodo808… E oltre 20 sedute con la elettrocoagulazione (ma dipende da quanti peli si devono eliminare in quanto con questa tecnica li si elimina uno alla volta!).

Martedì senza pranzare, erano le ore 12:45, sono partita per andare all’ospedale Niguarda per fare una visita oculistica di controllo, in particolare una cosa mappa della cornea. Da 15 anni ho un problema chiamato “cheratocono” che è più sviluppato nell’occhio sinistro. In parole povere la cornea si è deformata come se fosse un vulcano e distorce la luce, quindi vedo doppio e sfocato. Con il destro per fortuna è lieve, ma devo mettere gli occhiali per usare il computer e leggere, ma misteriosamente per l’iPhone non mi servono finché non leggo a lungo.
Tra l’altro, altra cosa misteriosa, prendendo l’aereo con un volo di almeno un’ora, la pressione della cabina fa sì che per un paio di giorni non mi servano gli occhiali nemmeno per leggere.
Arrivata con la mia mezz’ora di anticipo, sono andata in accettazione aspettando ben 25 minuti prima che tocchi a me. Una volta pagato ho cercato di raggiungere la parte opposta dell’ospedale, il Niguarda é enorme e composto da tanti edifici mastodontici e senza indicazioni chiare. Ovviamente si fa confusione con il padiglione numero tre e il terzo blocco.

Ad un tratto ho letto su una targa qualcosa tipo chirurgia generale e ho provato a entrare, ma non ho capito dove sono e cosa devo fare.
Ho visto una targa con scritto “oculistica primo piano” e quando sono arrivata leggo una scritta terrorizzante: c’è appeso alla porta un foglietto scritto a mano “area covid“. Ovviamente non ho provato nemmeno ad entrare,
Ho notato due infermieri alla mia richiesta di aiuto e mi rispondono che devo andare all’ingresso dell’ospedale, nel palazzo a fianco all’entrata. Sono riuscita a capire dov’era l’uscita da un padiglione veramente enorme e quando ero fuori di fronte a me è apparso il numero tre, l’unico con la targa molto grande. Finalmente l’ho trovato, ma sono in ritardo di 20 minuti. Sono riuscita a capire dove entrare, cosa non ovvia, visto che è stata spostata sulla sinistra e nascosta da delle colonne.
Vedo l’accettazione di reparto, chiedo all’infermiera e per fortuna è qui. Dopo soli cinque minuti mi chiamano che tocca a me, non c’è poi così tanta gente che fa questo tipo di analisi.
La dottoressa ha inserito alcuni dati al computer e mi ha chiesto conferma del nome: Gerardo. Mi ha chiesto se sono un uomo una donna e ho risposto che sono in transizione proprio qui al Niguarda.
Mi ha detto che le opzioni al computer dell’anagrafica prevedono le lettere M, F e un punto di domanda. Vedo che clicca sulla ‘M’ e poi per tutto il resto della visita, nonostante quello che le ho detto che sono in transizione e mi ha vista fisicamente come una donna, mi dà del maschile per tutto il tempo.
La prima cosa che ha detto guardando il vecchio esame di tre anni fa, è che dopo una certa età non serve più fare questa mappa. La vedo molto sullo scazzato, ma ho cercato di non fare nessuna polemica. Ho detto che la mappa corneale la faccio ogni tre anni, per verificare che non peggiori e che mi servirà per fare la visita oculistica per la prescrizione delle lenti.
Mi ha fatto sedere di fronte alla macchina che fotografa la mia retina, devo stare ferma con gli occhi spalancati per alcuni secondi e vengono fatti due scatti per ogni occhio. L’apparecchio è lo stesso usato anni fa dagli altri due oculisti, ma il software è molto più moderno e non servono i 20 tentativi che facevo gli anni scorsi. Il problema del software, più moderno, è che la stampa e la presentazione dei risultati è molto più incasinata. Anche la dottoressa ha avuto qualche difficoltà a rintracciare i valori da confrontare con quelli del mio esame precedente. Comunque non c’è stata perdita rispetto a tre anni fa.

Ho salutato e cercato cercando di raggiungere la parte opposta del Grande Ospedale Niguarda dove ho parcheggiato. Dopo un paio di svolte false mi sono trovata di fronte al bar dove di solito facevo il pranzo, dopo aver visto la psicologa e mi sono mangiata una piadina.

Mercoledì in serata dopo il lavoro ho fatto una lunga telefonata con il mio amico Mario che è durata 40 minuti. Salutato che dovevo andare mi sono preparata velocemente per andare a lezione di pilates. Sono due settimane che sono ferma e me ne sono accorta subito, perché ho sentito le braccia rigide e forse un po’ troppo maschili. La sensazione di potenza fisica con la terapia ormonale è calata per fortuna, anche se ogni tanto ritorna brevemente.
Una delle mie compagne è visibilmente incinta ovviamente tutte le abbiamo fatto commenti positivi. È stato bello sentirsi parte del gruppo, anche se non posso rimanere incinta, però non sono stata neanche esclusa dai discorsi. Questa specie di “cameratismo al femminile” è molto piacevole soprattutto perché non ci sono giudizi.
La lezione mi è sembrata lunga e abbastanza impegnativa, però me la sono goduta tutta. Ho notato che ora riesco a distendere le gambe quasi completamente, qualche mese fa mi facevano male e dovevo tenere sempre le ginocchia leggermente piegate, il tutto a causa lavoro al computer dove rimango seduta quasi tutto il giorno.
Non avendo fatto uno spuntino prima di partire, terminata la lezione avevo la sensazione di un buco nello stomaco. Bella serata e mi ci voleva parecchio tornare a fare qualche attività insieme ad altre persone.
Durante le feste di Natale ho incontrato tante persone, ma perlopiù a mangiarci insieme e chiacchierare. Cosa di per sé è molto bella, ma mi sono resa conto che adoro svolgere delle attività in compagnia.