Sono andata al corso di teatro a Treviglio dopo aver fatto una giornata di lavoro in presenza a Milano.
La lezione di stasera è stata una ripresa di quella di settimana scorsa per portare a termine la fine il monologo che avevamo scelto in precedenza. (https://blog.simiula.com/blog/2021/11/11/il-tocco-di-una-mano/)
Abbiamo fatto il riscaldamento iniziale da soli, sfregandoci il corpo con le mani partendo dalla testa e scendendo fino ai piedi. Dopo ci sono messi in cerchio e ognuno doveva sfregare la schiena e le spalle della persona di fronte non ricordo chi c’era dietro di me che mi ha fatto un massaggio incredibile. Dopo ci siamo messi a coppie dove una persona si metteva in quadrupedia e faceva l’esercizio di Pilates e Yoga che è quello della posizione del gatto, dove si inarca la schiena e poi si fa il contrario. La variante è stata che mentre l’altra persona ti tiene le mani sulla schiena sulla testa in modo da dare un’idea di cosa fare. Io ho fatto l’esercizio con Lia e all’inizio lei ha fatto scrocchiare alcune costole, però me l’ha detto prima per prepararmi perché è stata una cosa abbastanza impressionante. Lei poi si muoveva davvero come un gatto e quando è toccato a me non ero convinta di riuscire a inarcarmi e a muovermi come avrei voluto. Però Lia mi ha detto qualcosa riguardo che ero molto fluida e mi muovevo bene, quindi sembra che questa mia ricerca della fluidità del fisico stia funzionando.
Abbiamo rifatto alcuni degli esercizi delle altre settimane con delle piccole varianti. Una di queste era molto interessante perché ognuno di noi aveva una sola frase da dire, la mia era “sei sicura?
“. Dovevamo muoverci nello spazio e quando incontravamo qualche altro personaggio, dovevamo dire la frase chiave e l’altro rispondeva con la sua frase. Si sono fatte delle combinazioni molto interessanti e divertenti. In seguito dovevamo dire la nostra frase tre volte usando emozioni differenti divisi a coppie e si diceva una frase a testa inserendo un emozione tipo “Sei sicuraaaa? Sei sicura! Seeeei siiicuuuraaa?“, anche qui sono uscite delle cose molto interessanti.
Abbiamo fatto un esercizio dove una persona faceva lo specchio e l’altra ne copiava i movimenti e con alcune persone quando dovevo copiare i movimenti ho visto che è stato molto difficile riuscire a seguire sia i movimenti delle mani che quelli dei piedi, specialmente se sono in movimento. Lia ha voluto davvero mettermi in difficoltà facendo dei piccoli passi di danza classica, però devo dire che verso il finale sono riuscita a specchiarla abbastanza bene. Questo esercizio mi ha aiutata molto nel copiare alcuni movimenti femminili.
La parte finale della serata era di pensare un animale e quindi poi usarne le caratteristiche per leggere il monologo. Max ci ha dato qualche minuto per pensare e ho passato in rassegna una trentina di animali, senza trovarne uno che mi soddisfacesse. Un paio erano interessanti, ma questa sera avevo sforzato la mia voce e non ero sicura di riuscire a emettere quei suoni a lungo. Quando Max mi ha chiesto che animale facevo, ho tirato fuori uno dei primi che mi veniva abbastanza facile: un serpente. Ci siamo sdraiati a terra a occhi chiusi e cercato di visualizzare l’animale, sentirlo dentro e poi cercare di alzarci muovendosi lentamente nello spazio. Il mio serpente ha preso forma ed è diventato un cobra che ha delle movenze molto più caratteristiche. Avevo una serie di movimenti interessanti da fare nonostante tenevo le braccia fisse ai lati del corpo. La parte seguente dell’esercizio era di tornare a essere umani mantenendo alcune delle caratteristiche del nostro animale.
Nel finale di serata la lettura dei monologhi. A turno ci si alzava per andare in fondo alla sala dove c’era il palcoscenico simulato e che si poteva togliere la mascherina. Eseguire il proprio monologo cercando di tenerci dentro anche le fattezze etiche dell’animale e tornando al proprio posto dopo l’applauso.
Nel frattempo mi ero mangiata una caramella perché avevo la gola davvero secca, meno male che mi ero ricordata di portarle. Sono stata la terza ad eseguire e mi hanno fatto un applauso sentito e quando sono tornata al mio posto Lia mi ha detto “ma che brava!
“.
Sono riuscita a mettere dentro il serpente nel monologo, dove in precedenza avevo inserito cinque emozioni. L’effetto serpente mi aiutata tantissimo a gestire le pause e rallentare leggermente il ritmo, cosa che mi aveva consigliato a Max di fare la settimana scorsa che ha funzionato alla grande. Dava qualcosa in più al mio personaggio. Come ha detto Max anche gli altri, durante i suoi commenti, il personaggio riduce di intensità le emozioni rispetto la volta scorsa dove c’era solo testo e voce. La maggior parte degli altri però si è dimenticata per strada le caratteristiche dell’animale, tanto erano concentrati nella lettura e nell’interpretazione.
Invece con le mie movenze da cobra ho recitato una cosa teatrale e non solo fatto una lettura.
Anche stasera è stata una bella serata divertente e interessante.