Buongiorno,
sono una “recente” lettrice, nuova in quando sono una donna trans da poco più di un’anno e ho ripreso a leggervi dopo che tanti anni fa scroccavo di nascosto la rivista a mia madre.
Faccio parte dell’associazione ACET – https://www.associazionetransgenere.org che opera in Lombardia, di cui sono volontaria e curo il sito. Vi scrivo a titolo personale per un primo contatto, in seguito se occorrerà potrò coinvolgere l’associazione.
Se pensate che alla rivista Donna Moderna (e altre riviste del gruppo) possa occorrere un “diverso punto di vista” sono disponibile per delle collaborazioni e consulenze. Mi piacerebbe scrivere degli articoli che chiariscano alcuni aspetti della transizione e soprattutto dell’identità di genere su cui c’è molta confusione (in parte voluta).
A livello personale ho un mio blog: http://blog.simiula.com/
“Buongiorno Bianca,
“
se avesse voglia di raccontare sul giornale la sua esperienza di transizione, ci invii uno scritto di circa 2.000 battute con la sua testimonianza. Sarebbe un modo coinvolgente per parlare dell'argomento. Grazie, la redazione di DM
Paola G. “hai coraggio da vendere! ti esponi un sacco,e ci vogliono gli attributi per farlo!
”
“guarda io all'inizio non mi nascondevo,andavo ai pride,gruppi,facevo attivismo ecc. ma poi non dico che ho cominciato a rinnegare il mio passato,ma adesso che in molti non sanno di me ho tolto ogni riferimento alla mia vita precedente e non dico mai a nessuno del mio passato
”
In realtà ce l’ho anch’io quella fase, con le persone che conosco non serve più parlarne e con quelle nuove sembra che in realtà non importi dirlo e parlarne.
Però ci tengo a fare qualcosa… come divulgazione di informazioni
“Avevo anche io sta smania all inizio,è una bella cosa sicuramente e fa bene a tutte!
”
MI arriva la notifica che è disponibile il nuovo numero dentro l’app. Apro e guardo se per caso c’è il mio articolo sorpresa: è pubblicato a pagina dieci! Emozione.
Lo leggo sul mio iPad. Hanno fatto qualche taglio e cambiato due parole, direi meglio del mio originale e per fortuna il messaggio rimasto molto positivo anche se il titolo è volutamente di impatto unendo due frasi. C’è anche il link al mio sito, ma non porterà quasi nessun nuovo accesso. Evidentemente le loro lettrici non vanno su internet a vedere le cose consigliate.
Per avere la versione cartacea, da conservare per ricordo, devo attendere ben due giorni. Ovviamente nel frattempo spammo tutte le mie conoscenze e amicizie.
Sonia P. “Ho letto l’articolo … sei una donna coraggiosa; se penso a me e ai mille problemi che mi faccio ogni giorno (per i chili in più, le rughette che aumentano, la timidezza , la vigliaccheria di non dire sempre quello che penso…) il tuo percorso è un esempio di ricerca e realizzazione del proprio essere che , credimi, in pochi riescono a fare. Un abbraccio Bianca
“
Marzia “Ho letto la tua lucente lettera…orgogliosa di essere tua cugina
“
ed ecco il testo originale:
Sono Bianca e sono una “donna trans” di 57 anni e ho iniziato il terzo anno della mia nuova vita ed è tutto nuovo e fantastico. Quando ho fatto il coming-out, avevo paura di essere vista come un travestito, di essere discriminata e perdere il lavoro, ma per fortuna nessuna delle paure si è rivelata fondata. Le mie amicizie sono diventate ancora più profonde e nessun problema con il lavoro. Abito a metà strada tra Bergamo e Milano e forse in altre zone sarei stata discriminata.
Vengo apprezzata per quello che sono adesso: aperta e senza barriere. Come ha detto la mia psicologa “è la sua genuinità che viene fuori”.
La transizione di genere è davvero un viaggio, dove affronti situazioni, superi delle prove, incontri persone. E’ un viaggio che non avrà fine, non sono gli ormoni e neppure le operazioni chirurgiche che terminano la transizione.
Sarò sempre una “persona trans” ed è una cosa positiva perché ho una visione del mondo aperta e franca. Essere donna non è legato al fisico e all’outfit, in termini moderni è detto identità di genere.
Una volta che la mia transizione è stata ben avviata, ho sentito l’esigenza di raccontarmi e cercare di aiutare tramite un blog (https://blog.simiula.com). Faccio anche attivismo e sono stata sul palco del Milano Pride, dove ho fatto un intervento relativo al DDL Zan ed espormi a così tante persone, vedendo apprezzato il mio intervento, mi ha dato la carica per continuare il mio lavoro di divulgazione sulla tematica transgenere.
In questi due anni di liberazione ho fatto cose davvero peculiari quali: servizio fotografico con una stilista, cena tra lesbiche, prendere il caffè in centro con le signore anziane del paese, ascoltare i racconti delle amiche sulle loro uscite, fare un corso con le Nina’s Drag Queens dove ho indossato abiti pazzeschi e luccicanti, partecipare a corsi di danza e pilates.
Insomma dopo tanti anni che mi sono tenuta dentro il mio vero essere, sono sbocciata scoprendo pure che sono molto fotogenica.
Dalla mia psicologa preferita “A volte però capita di vedere un fiore (bianco in questo caso) che ha solo bisogno di sbocciare per sprigionare il suo profumo. Il profumo di poter diventare finalmente se stessi - con l’onestà di non rinnegare chi si era e che in fondo non si smetterà mai di essere del tutto.
“
Dina “Belle parole. Hai trovato la tua strada, Bianca. C’è chi non la trova neppure al di fuori di una transizione. Sei una donna meravigliosa e vitale.
“