A sorpresa durante la pausa pranzo mi chiama al telefono Guglielmo, un uomo trans della mia associazione che sta gestendo per conto nostro in Milano Pride. Sapevo che avremmo avuto un palco dove parlare, ma non era sicuro che avessero confermato la cosa, invece diventando Milano “zona bianca Covid” si può tornare a parlare in pubblico. Mi chiede se mi va di venire, che domanda! Certo che sì. Parliamo un po’ dell’argomento su cui potrei parlare e su suo suggerimento di dire qualcosa sul decreto Zan. Anziché parlare in maniera generalista mi viene in mente di raccontare le cose dal nostro punto di vista di “Persone T” e non quelle generiche della legge. Inoltre vorrei proprio dire in pubblico due parole sulle tecniche di disinformazione usate dagli oppositori per affossare la legge senza averla nemmeno letta.
Messaggio un po’ un sacco di gente perché questa cosa mi ha energizzanta parecchio!
Dina “Ma un cuore grande così te lo meriti davvero. Orgogliosissima
”
Stefania “ecco che il corso di lettura ha avuto un senso!!
“
Seguono anche vari vocali che dicono tutti che sono orgogliosi di me che “ci metto la faccia”.
Quando non lavoro inizio a pensare al mio discorso, perché il bello è che nonostante sia la mia associazione che gestisce lo spazio, quello che dirò sarà a nome mio, con le mie opinioni e i miei pensieri.
Abbiamo creato un gruppo WhatsApp e Rebecca ha subito scritto una bozza del suo testo e devo dire che è molto toccante.
Man mano che ricevo dei feedback ci ragiono sopra ed il mio discorso che non voleva essere molto teatrale, in realtà qualcosina lo sta diventando. Mi è venuta la folle idea di farmi domande e risposte da sola, le domande sarebbero è la mia vecchia identità di uomo che non conosceva praticamente nulla nel mondo trans, anche se era una persona tollerante.
Sono curiosa di vedere nei prossimi giorni come cambierà la bozza del discorso che ho iniziato a scrivere. Comunque prepararla è un lavoro notevole, soprattutto perché dopo di me arriverà l’onorevole che ha proposto il decreto di legge!
Infatti dopo averci ragionato sopra la parte di domande & risposte è diventata minoritaria, ora sono io che ragiono su questa cosa mentre la racconto, un po’ come pensare ad alta voce.
Sono abbastanza soddisfatta per come è uscita, farò qualche piccola miglioria di cesello, ma in generale mi sembra “un buon pezzo”.
Lo posto sul gruppo e la risposta è positiva.
Rico “Molto bello Bianca
“
Mentre viaggiavo con Daniela per andare a un trekking le ho esposto la legge e lei mi ha fatto qualche domanda. Raccontarla a qualcuno mi ha chiarito di quali punti parlare.
a Daniela “Sono riuscita a scrivere il discorso, nonostante sono un po’ stanca, è servito anche che ne abbiamo parlato stamattina e mi hai chiarito alcuni punti su cui essere più incisiva”.
“Non sono io che ti ho chiarito, ti sei chiarita tu parlandone con me. Ma sono contenta di essere stata una spalla utile
“
Ora l’altro grande problema è: cosa mi metto? Che stile di abito? Scherzo…però è importante l’immagine che dovrò dare: una donna sobria, ma elegante.

mi porto la gonna in borsa e deciderò all’ultimo.
Messaggio anche con le Animalesse del corso di Drag Queen e in quell’orario le Nina’s sono su un’altro palco, Stefania T. farà una maratona lesbo sul naviglio, insomma tutti sparpagliati per la città!
Barbara “Buongiorno! Emozioni?
”
Un pochino, ma sono un attrice navigata… ieri sera ho fatto le ultime modifiche e letto ad alta voce riascoltandomi…mi sembra un buon pezzo…non vedo l’ora.
“Non vedo l’ora anch’io!
“
Stefania “Sarai bravissima e incisiva!!! Se riprendono o c'è qualche video fammelo sapere. Io domani lavoro ma sarai nei miei pensieri : Forza!!!!
“
Cry “wow in bocca al lupo! Sei riuscita a completare il discorso?
”
sì, sei pagine stampate corpo 16… così non devo mettere gli occhiali…
“ottimo! Non farti prendere dall’emozione e tranquilla
”
Romana “La tipa tosta, con i fuseaux neri. Niente di rainbow?
”
Sara “L’importante è avere la maglietta della Passy!! Vai come vuoi, stai bene in ogni caso (personalmente preferisco il pantalone) baci baci bravaaaa. Ma se provi a mettere la maglietta dentro la gonna e magari una cintura a segnare il punto vita?
”
Pink paloma “Pantaloni anche secondo me e… io purtroppo domani non posso esserci! Manda video, foto, tutto quello che puoi! Un grande evviva! Chissà che emozione!!
“
Stefania “Sarai bravissima e incisiva!!! Se riprendono o c'è qualche video fammelo sapere. Io domani lavoro ma sarai nei miei pensieri : Forza!!!!
“

Ecco il mio discorso, almeno come l’ho stampato per leggerlo, visto che pubblico parte del post qualche ora prima!

Buongiorno a tutti, mi chiamo Bianca e se non si è capito sono una donna trans. Qualcuno avra pensato: “per forza se é sul palco deve essere trans!“. La cosa non è cosi scontata perché molto spesso si parla di noi, ma senza che nessuna di noi “Persone Transgenere” abbia un invito a parlare.
Voglio aiutare le altre “Persone T” fornendo più informazioni possibili perché non passino quello che ho passato io e dare loro voce finché non saranno pronte a loro volta.
Di cosa vi parlerò oggi? Del DDL Zan e cosa significa per noi “Persone T” dal nostro punto di vista. Non scappate, non vi annoierò con discorsi politici e nozioni burocratiche. Vi parlo di me.
15 anni. Questo è il tempo che mi c’è voluto per capire chi sono veramente, il tempo per trovare le informazioni necessarie e avere il coraggio di iniziare la transizione.
15 anni, un tempo troppo lungo e… no, non sono una persona indecisa. Semplicemente c’era un vuoto di informazioni e soprattutto di una legislatura a tutelarmi.
Se ci fosse stato il DDL Zan, sicuramente non avrei aspettato tutto questo tempo, ma mi sentivo “fuori posto”, qualcosa non andava per il verso giusto e non sapevo cosa fare. La cosa peggiore era la paura del giudizio degli altri, che tutti vedessero in me un travestito e non una “aspirante donna“. La paura di perdere il lavoro e di non sapere come tirare avanti, di perdere gli amici. I primi motori di ricerca, poi non mi aiutavano, quando cercavo qualcosa in Internet, uscivano solo siti pornografici.Ad un certo punto qualcosa dentro la mia anima si è sbloccata e ho trovato il coraggio di uscire allo scoperto. Ripensandoci sono stata incosciente, ma non avevo alternative. Una ex collega mi ha messo in contatto con Rebecca, e tramite lei ho scoperto che esiste un universo di diversità di genere e le informazioni che mi erano necessarie per portare avanti la mia transizione.
15 anni di attesa. Ma se ci fosse stato un DDL Zan all’epoca, sicuramente avrei iniziato la mia transizione molto prima. Ma in che modo mi avrebbe aiutato?
Cosa c’è di cosi speciale e importante in questa legge?
Perché coloro che si oppongono ne hanno cosi tanta paura?
Siamo cosi pericolosi?
Ve lo spiego!Negli ultimi mesi ho seguito le varie notizie che arrivavano sull’approvazione alla Camera dei deputati, e mi ha colpita che le opposizioni ad un certo punto hanno smesso di osteggiare. Forse hanno capito che era più facile bloccare tutto al Senato dove l’onorevole Zan non poteva gestire direttamente la legge e c’è una maggioranza differente.
La mia impressione è stata che nessun esponente delle forze che si oppongono, ha davvero letto il contenuto.
Io l’ho letto e ho trovato che sostanzialmente è una correzione ortografica di una legge esistente. anzi un aggiunta al testo esistente per includere altre categorie di persone, oltre a quelle di sesso, religione, fede politica. Cito:”Sono norme volte a prevenire e rimuovere tutte le forme di discriminazione per cause direttamente o indirettamente fondate sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, l’età, l’orientamento sessuale e l’identità di genere”.
Inoltre viene istituita la giornata dedicata all’identità di genere, senza nessun finanziamento. Quindi nessun costo per lo Stato. Viene lasciato agli enti locali e alle scuole, la facoltà in questa giornata di discutere sull’argomento.
Penso che sia questo che fa paura, anzi molta paura!
Un elettorato informato è più difficile da prendere in giro sfruttando tematiche quali la paura e la falsa informazione, tipiche dei politici degli ultimi anni, dove chi urla più forte ha sempre ragione.
I leader dei partiti alla domanda sul DDL Zan hanno risposto “il paese non ha tempo per queste cose“, appunto, se l’approvate bastano poche ore e potrete dedicarvi alle vostre “questioni importanti e intrallazzi di palazzo”. un’altra risposta è stata “abbiamo depositato un testo migliorativo“, che è stato cassato subito in quanto scritto male e non serviva a nulla tranne allungare i tempi.
Ho letto i testi delle sedute al Senato e gli interventi (200 pagine): cosa ci ho trovato?
Che nessuno di chi si oppone, ha mai parlato dei suoi contenuti, anzi hanno cercato in tutti modi: di creare delle discussioni aggiuntive, dei gruppi di studio, di evitare di approvare in un colpo gli articoli. In pratica di rallentarne l’approvazione e farla finire nel dimenticatoio.
Un’altro tentativo è stato di modificare una parola nel testo, l”identità di genere” con la scusa (falsa) che questo termine non ci sia nella giurisprudenza italiana (Direttiva 2011/95/UE).
La modifica proposta? Una cosa davvero subdola e spacciata per una chiarificazione.
“Cambiamo “identità di genere” con la parola “transessuale” per tutelare queste povere persone. Bisogna scriverlo a chiare lettere.”
Sembra una cosa da nulla, una piccola precisazione, ma cambiando una parola si vanifica tutto l’impianto della legge, perché a questo punto includerebbe solo una minoranza di persone, cioè solamente coloro che sono in cura presso le strutture ospedaliere per le terapie ormonali. Ovvero schedare le persone trans! Schedate!
Vi ricorda qualche dittatura del passato?
Non sarebbero tutelate le persone trans che non sono seguite da una struttura ospedaliera.
“Ma se non prendono gli ormoni non gli interessa davvero“.
La parte più difficile per una persona trans è l’inizio, riuscire a trovare il coraggio e la forza di dirlo alle persone care a al lavoro. Questo periodo che è chiamato coming-out puo durare da pochi mesi a qualche anno.
Siamo in Italia e abbiamo la migliore (o peggiore) burocrazia del mondo.
Prima di riuscire a prendere anche una sola pillola, si deve fare una trafila con psicologi, psichiatri, medici e possono passare degli anni!
Proprio durante questo periodo in cui le persone sono vulnerabili non sarebbero tutelate dalla legge!
E se dopo tutta questa trafila e dagli esami non si potessero prendere gli ormoni per motivi di salute? Non saresti tutelato, non sei schedato in ospedale.
Schedato!
Poi ci sono le persone trans che per motivi vari non vogliono prendere gli ormoni perché comunque c’è un rischio molto alto di effetti collaterali mortali. Se vi spaventa la possibile trombosi dei vaccini Anti Covid, questo è il possibile effetto collaterale “meno grave” prendendo gli ormoni.E non è una sola dose, li si deve prendere per tutta la vita!
Quindi cambiando una parolina: identità di genere sostituirla con transessuale si esclude il 90% delle persone in transizione.
Questi oppositori sono davvero subdoli!.
Come può aiutare il DDL Zan riguardo il lavoro e alle pari opportunità? La decisione più importante di una persona trans è “come faro a dirlo ai miei datori di lavoro? Come la prenderanno?“
La paura di perdere il lavoro è un evento concreto e spesso fa ritardare la transizione per anni.
Ovviamente siamo in Italia, per cui c’è sempre la possibilità di una scusa qualsiasi per licenziarti. Ma se c’è una legge che tutela la discriminazione in tutte le sue forme, si potrebbe fare ricorso ed avere una reintegrazione oppure un indennizzo. Non risolve i problemi, ma comunque essere “una categoria che legalmente esiste” è sempre meglio dell’anonimato.
Insomma! Sono 25 anni che proposte di legge di questo tipo vanno a finire nel dimenticatoio, questa non è una cosa da paese civile.
Concludendo, un messaggio agli oppositori, vi leggo una frase delle precisazioni avvenute nelle discussioni in senato:
“Nel modificare l’articolo 604-bis il testo non amplia l’ambito di applicazione del reato di propaganda, ma solo del reato di istigazione a commettere atti di discriminazione e del reato consistente nel compimento di tali atti”.
Cosa significa? ve lo spiego con un banale esempio:
Quindi care opposizioni, potrete continuare a “darmi del frocio” e io a “darvi del bastardo squadrista“.
La libertà di opinione rimane inalterata, pero non potrete più usarla come argomento di istigazione e violenza, che non è poco.
Grazie a tutti per l’attenzione e non lasciatevi mettere i piedi in testa da nessuno. Mai!