Lunedì sera vado alla nuova lezione del corso di lettura, la schiena mi fa meno male, speriamo non peggiori.
Fare un corso in presenza è sempre bello anche se si fanno cose meno divertenti, tipo imparare la pronuncia delle lettere ‘o‘ aperte e chiuse, delle ‘esse‘ e delle ‘zeta‘. Nella seconda parte della serata l’insegnante Stefania ci legge un paio di racconti e legge davvero bene. Alla fine chiede se abbiamo qualche proposta e io scelgo un racconto, tra i sei che ho stampato, e provo a leggerlo. Siccome mi rendo conto che è troppo lungo, procedo con una lettura rapida. Il racconto è divertente, ma si rivela troppo lungo. Penso che la mia voce non sia stata molto femminile perché al termine Stefania quasi sbaglia grammatica rivolgendosi a me, ma questa settimana va così.

Una sera, dopo cena faccio i compiti del corso di lettura espressiva, come pronunciare correttamente le esse e le zeta e quindi provo a leggere ad alta voce (con il leggìo) tre di racconti.
Il primo, sui marziani che atterrano sopra un chiesa di campagna e un prete armato, ma si rivela troppo lungo nel leggerlo a voce, è lungo solo due pagine e mezza, ma sembra non finire mai.
Il secondo, su un maestro di orchestra, ha un inizio davvero difficile da leggere e il finale non finisce lasciando il dubbio su quello che sta accadendo.
Il terzo quasi il giusto ed è davvero folle, forse troppo, e riguarda le persone che parlano al cinema. Ha un bel testo su cui giocarci parecchio con la voce.
Sono felice che ho potuto cercare di usare la voce al femminile, anche se al principio avevo della raucedine non parlando tutto il giorno! Non mi sono registrata perché è stata una prima lettura e non ho ancora scelto il pezzo per la lettura di fine corso. Pensavo anche a una qualche storia a tema femminile così da provare meglio la voce.

Sono davvero troppi giorni che non faccio gli esercizi di logopedia e non ho quasi parlato a lungo, devo riprendere a farli nonostante il periodo grigio. Ho iniziato a raccogliere i materiali per il mio libro “Donna 24/7”, con un copia/incolla da questo diario nei rispettivi capitoli. Riguardando le fotografie ho davvero fatto grandi cambiamenti anche se in questo periodo non mi sento davvero così avanti. Leggendo i testi avevo un entusiasmo che mi sembra ora non ho. Mi sento come su un treno che non mi sta portando da nessuna parte. Forse i prossimi passi sono davvero troppo in là nel tempo e non ho cose da fare a breve.