Abbiamo fatto lezione di Lettura Espressiva in presenza, e la seconda delle tre lezioni dedicate alla dizione e alla grammatica. Mentre aspettiamo che arrivano tutti Stefania mi regala un libricino a tema buddhismo.
Le ripeto i miei dubbi su come riconoscere una è aperta e una chiusa. Finalmente mi spiega che non c’entra il suono e nemmeno la potenza del suono, ma solo se si fa con la bocca molto aperta o chiusa.

Inoltre c’è una cosa che mi crea una confusione incredibile è il fatto che lei è aperta si chiama grave, che l’opposto di come io ce l’ho in testa, la cosa grave dovrebbe essere un tono più basso!
Iniziamo la lezione correggendo gli esercizi e dopo queste spiegazioni tutto comincia avere un senso. Infatti leggendole anche quelle dove avevo già sbagliato capisco dove sono gli errori. Le sezioni comunque sono sempre un casino da ricordare.
Al termine facciamo anche la lettera ‘o’ Questa qua sembra più facile, almeno il 90% di quello che leggiamolo leggiamo già correttamente.
Mancando pochi minuti alla fine della lezione chiede se abbiamo portato qualcosa da leggere, ma sembra che solo io ho del materiale. Da una scorsa veloce a un testo lungo dieci righe in auto già che cerco di leggerlo pronunciarlo aprendo e chiudendo le varie ‘e’.
Per fortuna non me lo fa leggere perché non c’è tempo, non so se avrei fatto una figura bellissima oppure magra.
E alla fine della lezione ci dice di cercare un raccontino di un paio di pagine, magari umoristico, che ci piace, perché poi sarà su quello saggio di fine anno.

Rispondendo al mio post, Silvia ha allegato una fotografia dello scorso anno di quando mi sono presentata da lei al corso di teatro in versione femminile, quella fotografia devono averla scattata agli altri perché io non l’ho mai vista. Di profilo avevo già un volto molto femminile, probabilmente ero già molto avanti con la transizione di quello che ricordo è sicuramente dedicato molto più tempo al make-up!
Il giorno dopo sono uscita a tre volte per fare delle camminate, comincia a fare meno freddo e la sera inizia a fare buio più tardi. Inoltre anche oggi è stato impegnativo lavorare per trovare e sistemare alcuni difetti che erano saltati fuori ieri tutti insieme. Il grosso l’ho sistemato, ma domani mattina dovrò completare le rifiniture.
Oggi sulla chat di Facebook Dating mi ha mandato un messaggino un tizio nuovo, a cui ho risposto. Sono dubbiosa se proseguire questa conoscenza, perché fisicamente non sono ancora pronta. Dovrò capire prima se vuole andare oltre o gli interessa solo un discorso di amicizia come indicato nel profilo.

Il giorno dopo gli invio il link di Telegram, ma in seguito ha cancellato la nostra chat Facebook e non mi ha più scritto. Chissà,… mi rimarrà per sempre il dubbio del motivo! Avanti con il prossimo.

Stasera ho la lezione di pilates, chissà se ci massacra come l’ultima volta… E le calze speciali che ordinato non sono ancora arrivate, peccato.
Questa volta pilates ci ha devastato di più dell’altra volta, abbiamo fatto degli esercizi con una specie di cilindro ottenuto con un plaid arrotolato.
La cosa positiva che terminata l’ora di esercizi, mi sentivo abbastanza sbloccata dopo aver fatto la doccia ho smaltito tutti i casini della giornata. In serata ho visto la seconda parte di un telefilm e poi ho anche letto un po’.
Sono due giorni che mi sento come se stessi tirando in lungo senza fare nulla di davvero utile e interessante. Forse il fatto che non posso vedere i miei amici a Milano, a fare trekking e altre attività mi sembra che il mondo sia ristretto in 10 km al massimo io passo il tempo a lavorare e aspettare che la terapia ormonale faccia qualche effetto.