Oggi ho fatto pilates a metà pomeriggio, è sempre più bello e sempre più difficile (duro fisicamente). Non so se all’istruttrice le hanno detto di me, se lo sa non lo da’ a vedere. Alcuni esercizi mi sembrano impossibili per il mio fisico maschile, ma poi anche l’altra ragazza che è all’inizio ha gli stessi problemi.
Al termine ho fatto merenda per non svenire, quindi sono uscita per andare in un centro commerciale dove vorrei acquistare un TV nuovo da 50″. Oggi è l’ultimo giorno di zona gialla, libera circolazione e negozi aperti, dopo per due settimane nei weekend saranno chiusi.
Arrivata sono andata al bar a bermi un cappuccino con una piccola sfogliatella, quindi sono entrata al Mediaworld per guardare le varie TV per la terza volta. Pensavo andasse bene il modello da 55 pollici, ma vedendolo dal vivo mi ero resa conto che è troppo grande per il mio salotto. Ho studiato i vari modelli che costano intorno ai 600€ e ci sono solo tre marche decenti, alla fine la migliore per quel prezzo è sempre la Samsung. Il mio dilemma era di capire se la scatola ci sarebbe stata dentro l’auto? Tra tutta l’esposizione alla fine vedo l’imballo e amara sorpresa è troppo grande, non ci sta’ nella mia auto. Dovrò comprarlo online.
Torno a casa con un leggero mal di testa, il buio e il traffico serale non aiuta. Stasera avrò la riunione ACET su zoom e cercherò di partecipare anche se è più un ascoltare e fare qualcosa d’altro. In tre giorni farò 5 collegamenti zoom (pilates, associazione transgenere, ballo, conversazioni, gruppo lettura espressiva), troppi!
In collegamento gli altr* parlano di eventi riguardanti sorelle e fratelli, ne approfitto per parlare del mio incontro con mia sorella e la nipotina. Anche altri hanno avuto incontri positivi durante le festività.
Mentre ascolto guardo i televisori su vari siti e trovo prezzi più alti che da Mediaworld (ma ne avevano uno solo in quel negozio se ho capito bene). Ci penserò nei prossimi giorni tanto consegnano in sette giorni.
Oltre ai familiari qualcuno accenna al fatto che appena ti conoscono come persona trans pensano subito a te come ‘oggetto sessuale‘.
Rebecca ha raccontato una cosa e sulle sue reazioni quando conosce un uomo più piccolo di statura e con anche le mani più piccole. Lei si vede dei manoni poco femminili. Ho pensato a quante volte noto le mie mani, nei mesi scorsi le ho anche confrontate con quelle di molte donne e le mie sono grandi quanto molte delle loro, soprattutto in età ‘anta‘. I miei problemi con un possibile partners sono altri rispetto alla fisicità, anche se un uomo molto più basso non mi attrae di principio, ma penso dipenda tutto dalla persona in sé e non dal primo impatto fisico.
Sabato mattina tiro tardi a svegliarmi, questa notte ho fatto un sacco di sogni, non ricordo quasi nulla solo che erano molto interessanti, io ero quasi sempre al femminile. In uno di questi qualcosa mi stava per attaccare e per rimanere ‘nel personaggio‘ femminile rimanevo immobile in attesa, perché contrattaccare subito a mia volta era una cosa troppo maschile. Attendere è servito perché poi non sono stata attaccata. Era una specie di robot.
Prima di alzarmi mi masturbo, erano venti giorni che non ne sentivo il bisogno.
Mi alzo, faccio colazione e esco per una breve camminata in paese, guardando dalla finestra avevo visto tutte le auto ghiacciate!
Fa un freddo boia e cammino solo per un paio di chilometri e vado subito dalle fruttivendole per fare la spesa gratis (per ogni spesa hai un timbro e quando la scheda è piena c’é lo sconto di 8€). Quindi vado a prendere del prosciutto, saluto Caterina la salumaia, ci scambio due battute e mi dirigo in cassa. Qui, alle mie spalle, c’é una signora anziana che mi guarda e dice “come è alta
!”, le rispondo che sono un metro e ottanta, non è molto penso, però guardando la signora che è un metro e cinquanta…
A casa preparo il io primo minestrone a base di lenticchie e tanto altro, bollirà per più di un’ora. Cucinare mi rilassa.
Dopo pranzo provo a leggere a voce alta il testo sulla Shoa per la lettura espressiva di fine mese, se possibile faremo la registrazione in presenza, speriamo. Il testo è molto lungo, troppo. Riascoltando i brani che leggo spesso scendo nella frequenza maschile e si sente. Vorrei avere una voce femminile, ma più bassa e ci devo lavorare ancora parecchio.
Provo a registrare il ‘pezzo‘ per la verifica nel tempo dei miei progressi, non mi sembrano molti, invece ascoltando l’originale e l’ultima registrazione di due mesi fa, la differenza c’è eccome.
Provo a montare un ‘123‘ con la voce originale e come è adesso senza sforzarla, notevole. Mando i due file audio a Laura per girarli a Andrea che ieri sera aveva chiesto della logopedia.
Ho un leggero mal di testa, anzi un ‘cerchio‘ alla testa. Fuori c’è un timido sole e esco per un’altra breve passeggiata. Appena esco mi passa, ma mi congelo tutta. Appena uscita incrocio Antonella che torna a casa dopo aver portato a spasso il suo microcane, già, è piccolissimo. Scambio un paio di commenti e la saluto.
Mi fermo dai cinesi a prendere un ginseng da asporto perché fa davvero troppo freddo. Tornata a casa cerco di dormire una mezz’ora, quindi mi bevo un thé e mi preparo alla lezione di ballo caraibico (online), ho comprato due lezioni e ho una terza in regalo, per Gennaio sono a posto.
Questa volta posiziono l’ iPad sul leggìo in modo che così è più vicino e riuscirò a vedere meglio i movimenti da fare.
La lezione è stata divertente, inoltre Juanjo, l’istruttore collegato da Madrid dove nevica da tre giorni, è bravissimo e si muove così bene…ed è un gran figo. Ho cercato di sentirmi più rilassata e di ‘sorridere’ rispetto alla scorsa lezione, ho anche sciolto i capelli per sentirmi più libera. Mi sono registrata in video con il cellulare e sono meno rigida a ballare, ma ho ancora tanto da imparare. Oggi Juanjo ha spiegato bene come muoversi e ancheggiare, muovere i fianchi e sedere accompagnando il movimento per avere un movimento più fluido e sensuale. Quando lo fa lui è sensuale in maniera maschile!
Forse anche per aver capito questi movimenti di anca nella registrazione ero più morbida e fluida.
Dopo un’ora di lezione Juanjo che è bloccato in casa dal covid e dalla neve ci fa ballare per un quarto d’ora extra in modo divertente e improvvisato.
Alla fine ci salutiamo, io sono stanca morta, ma scopro che tutto il movimento mi ha eliminato il cerchio alla testa. Del sano movimento fisico è proprio quello che ci vuole e il mal di testa non ritornerà fino a domani.
Messaggio agli amici (con foto): Attempata signora cinquantaseienne…
Danza come una pazza in casa da sola guardando un iPad con il maestro a Madrid (Che non può uscire di casa perché è tre giorni che è nevicato e hanno 1 m di neve fuori dalla porta).
Segue foto del mio retro e commento se sono gli ormoni oppure è solo l’inquadratura del telefono.
Ulisse “Sembra il titolo di un film della Wertmuller
”
Barbara “Ma tutte tu!!!Muoro
“
Paola “Avrai il pannolone!!!!
”
Dina “Bianca come la neve di Madrid sei meraviglia
”
Luciana “Troppo buffa
”
Il piano della cena era di farmi una piadina, ma l’energia del ballo mi ha fatto venire voglia di una pizza per cui esco e vado a prenderla da asporto. Siccome arrivo prima delle sette mela è subito pronta, più tardi sarebbero arrivati gli ordini a domicilio intasando i poveri pizzaioli.
Alle ventuno apro ‘la conversazione del sabato‘ per l’ultimo capitolo del libro di ‘Psico Cibernetica‘, come affluenza di pubblico non ha riscosso molto successo. Il testo e le tematiche erano interessanti, soprattutto per un libro che ha sessant’anni. A noi che abbiamo partecipato è servito e su di me ha spiegato alcune cose del mio essere e delle cose che faccio e come.
Anche stasera siamo in sette, la conversazione è sempre interessante, ma meno personale forse perché tiriamo le somme su quanto appreso e discusso.
A fine serata ci diamo appuntamento a sabato prossimo con il libro “Una sedia per l’anima” che tratta meno psicologia e più spiritualità, terminando con una serie di battute che mi hanno ricordato come era mesi fa quando vedevo di persona tutte queste amiche.
Riassumendo (collegamenti con Zoom):
venerdì pomeriggio (pilates), sera (ACET).
sabato pomeriggio (danza), sera (Conversazioni)
domenica pomeriggio (lettura espressiva)
lunedì pomeriggio tardi (pilates)
lunedì sera (lettura espressiva)
…troppe connessioni online! Quelle con movimento fisico però non mi pesano, le altre sempre di più, voglio tornare a vedere le persone in faccia!