Oggi lavoro bene nella mattinata, poi dopo pranzo prima, di uscire per una camminata, ho la malaugurata idea di guardare il sito dove lavoro e c’è una mail di una collega, rispondo subito e dopo aver inviato mi rendo conto del ‘bug‘ nel nostro admin che non gestisce le persone nate dopo l’anno 2000. Lo scambio di mail è sempre una cosa ‘brutta‘ non essendoci nessuna possibilità di dialogo rapido, ogni messaggio sembra essere sempre un attacco personale.
Esco per fare il giro e raffreddare i bollori. Nel pomeriggio lavoro più rilassata e giungo al termine.
Questa sera sarò a cena da Antonella, al primo piano, nel frattempo ho un’ora da riempire e mi dedico a separare i vecchi film DVD/BlueRay che sono dentro il buffet in sala. Trovo alcuni film che ho acquistato 15 anni fa e non ho mai visto, film che non ricordavo più nemmeno di avere e film che non ha più senso conservare.
Sistemo e pulisco anche i souvenir che stavano sulla mensola e vedo una scatoletta di cartone con sopra dei mini ventagli giapponesi. La apro e dentro ci trovo, ancora incartate, due statuine di combattenti di kendo (quelli con il bastone)! Le comprai nei mio viaggio in giappone del 2007, come é possibile che le abbia dimenticate? Come mi dirà Graziano più tardi al telefono “una sorpresa dal passato
“.
Ieri ho anche ‘trovato’ 500€ nel cassetto, sono i soldi presi dalla vendita di un computer a dicembre e che avevo dimenticato di avere. Questi sono giorni delle cose ritrovate.
Mando un messaggio stupido ai miei contatti, mi sono resa conto che questo è la prima festa dell’epifania che sono come donna, quindi sono anche io una Befana!
“Stasera per la prima volta prenderò la mia scopa nuova e viaggerò sui tetti!“
Elisabetta “Ok! Copriti bene tesoro!
”
Luciana “Sei contenta di far parte del clan???
”
Graziano “Se non sei tua tra tetti ti chiamo per un saluto.
”
Chiamo Graziano e parliamo venti minuti. Anche lui e famiglia iniziano a sentire il peso del lockdown, anche le brevi passeggiate sono comunque tutte uguali. Non so perché, ma oggi mi sento bene e ottimista e cerco di infondergli tutto questo ottimismo. Mi chiede che progetto ho in mente e gli racconto in breve la trama dello spettacolo che sto scrivendo “Paprika’s Drag Show“, dice che è una trama folle e poi mi lascia una suggestione interessante: oltre alle stupidate comiche fare anche dei pezzi con argomenti ‘seri‘ che possano lasciare qualcosa nello spettatore, che gli diano da pensare. Ottima idea, forse è quello che mi mancava per procedere a scrivere le scene di quello che accade.
Ci salutiamo e mi augura una ‘Buona Befana‘.
Prendo il regalo e scendo di sotto.
Arrivo che Carmina e Pino sono già a tavola a farsi l’aperitivo con una “specie di piadina” realizzata per con i nachos e tenuta insieme dalla mozzarella fusa!
Consegno il regalo a Antonella, per scoprire che non è il suo compleanno, ma quello di Carmina! L’altra sera aveva detto ci vediamo martedì per il compleanno e pensavo fosse il suo visto che la cena era a casa sua…ho fatto un regalo in anticipo di un mese!
La cena prosegue con “polenta taragna” e spezzatino, molto leggera. No, non è vero… è sempre impegnativa da mangiare, ma sempre buona. Infine c’é una cheese cake strepitosa. Al termine cedo al caffè e un goccio di amaro che davvero aiuta nella digestione. Dormirò quasi dieci ore svegliandomi a fare pipì solo due volte!
La serata è stata rilassante, tranne che molte volte Carmina e Pino hanno usato ‘lui‘ riferendosi a me. A Mezzogiorno appena terminato di lavorare e prima di uscire mi sono guardata allo specchio e c’era un Gerardo accigliato che mi osservava. Uscendo sono riuscita a tornare in me, ma evidentemente dopo che lavoro al computer così tanto, non riesco facilmente a essere la Lei che mi sento di essere.
In alcuni momenti di pausa tra le portate, non riuscivo a stare seduta correttamente oppure non sapevo dove mettere le mani senza avere delle pose tipiche maschili. Quando sono in giro con le mie amiche e amici questo non succede mai. Rivedendo la foto selfie che abbiamo fatto non ero messa poi così male, forse erano le mie movenze a ricordare loro il gerardo, invece Antonella per tutto il tempo ha usato la grammatica corretta!
Alle dieci e mezzo inizia a “calare la palpebra” e ci salutiamo. Torno in casa e mi guardo il finale del film che avevo iniziato ieri “The Holiday, l’amore non va in vacanza” del 2006. Molto bello e divertente, al solito ho pianto nel finale, ma poco stavolta perché non era poi così struggente, troppo da commedia romantica, ma forse mi ci voleva proprio quella.