Ieri pioggia torrenziale, oggi sole splendente. Mi vesto a prova di freddo per evitare di ammalarmi come due settimane fa ed esco per una camminata lunga.
Al principio c’è ancora tutto ghiacciato, ma con il sole inizia a sciogliersi e vedo nuvolette di fumo bianco sorgere dai fossi e dai campi. Scatto un paio di fotografie perché con luce del sole ci sono dei colori autunnali pazzeschi.
Mentre cammino ascolto un po’ di musica, poi decido di chiamare Mamma, avrei dovuto farlo domani, poi ieri non le ho telefonato. Parliamo per tutta la durata della mia camminata. Mi racconta che mia sorella è andata a Monza dalla suocera, cognata e nipoti vari. La nipotina dopo tanto lockdown era entusiasta e poi da loro ha sempre ricevuto ‘troppi’ regali e anche questa volta non si sono smentiti.
Ho pensato cosa possa aver risposto mia sorella se le hanno chiesto come stavo e cosa facevo, in teoria dei parenti nessuno sa della mia transizione. Però su whatsapp ho una foto da donna e la cognata mi ha nei contatti, avrò mai visto la nuova fotografia? Anche su Facebook sono fin troppo in chiaro.
Prima o poi lo scoprirò, ma più per curiosità che altro.
Tornata a casa mi faccio una doccia ristoratrice e mi preparo per tornare a pranzo dai miei vicini del piano di sotto. Ieri ci siamo trovati così bene che mi hanno inviata anche oggi così mi farà conoscere suo figlio.
Scendo e c’è anche la sua compagna, entrambi hanno meno di 28 anni, lei ha dei lineamenti fini e gli occhi leggermente allungati come gli orientali. Lui è un bel ragazzo robusto. Fanno una bella coppia, lui fin troppo esuberante, lei che gli tiene testa e non è una ‘bella statuina‘ come molte delle mogli degli amici di Gerardo.
Mi presento come Bianca, ed inizio ad abituarmi anche io al mio nome.
Una volta mi chiedo che effetto faccio e se “si vede” che sono una donna trans, Carmina glielo avrà detto? Mi tolgo il dubbio poco dopo quando Pino, il marito, sbaglia la grammatica come suo solito, la moglie lo corregge e comunque la cosa finisce lì.
Quando poco prima il figlio mi aveva chiesto che lavoro facevo ho accennato che lavoro in un sito di e-commerce e sono rimasta sul generico che ‘lo programmo’. Lui commenta che anche una sua amica lavora nel marketing di una cosa simile.
Già, una donna che scrive il programma di un sito di e-commerce che vende 100.000€ al mese, non è cosa di questo mondo. Per dimostrare che in base a come appari la gente si immagina cose stereotipate, quando più tardi parlo loro del teatro e mostro qualche fotografia in costume e tacchi altissimi sembra loro molto più normale.
Mangiamo molto più di ieri, stamattina prima di uscire mi sono pesata e con 79,7 posso permettermi di esagerare con moderazione (come Gerardo avrei potuto mangiare il doppio anziché stare appresso al figlio come numero di bis obbligatori “dai ancora uno che così li finiamo“).
Quando siamo al panettone arriva Antonella, dal piano terreno, tornata dai due giorni a casa dei suoi genitori. Arriva giusto per il caffè e con lei la conversazione vira su altri argomenti. Alle ore 17:00 quando vanno via i ragazzi, capisco che anche per me è il momento di smettere di socializzare dopo cinque ore di pranzo e chiacchiere.
Anche questa volta stando da ‘estranei‘ mi sono trovata a mia agio. Ho riso parecchio spontaneamente e di gusto, abbiamo affrontato numerosi argomenti anche seri, e ho tirato fuori molti aneddoti. Anche come Gerardo lo facevo, ma ora sono incontenibile. Oggi non ho idea di quanto sia stata femminile, soprattutto nel parlato, ma non ci ho proprio pensato.
Sentirsi a posto e in pace con se stessi, con gli altri che ti trattano per come tratti loro, cioè con la normalità e solarità che esprimo, insomma è stato bellissimo.
Dopo 14 mesi dal coming-out, con tutti i timori del caso, è un bel traguardo.
Lauretti “Iula che meraviglia! Racconta del fatto che sei una persona meravigliosa e che a volte davvero le cose più belle arrivano da chi non ti aspetti
“