Piove a dirotto. L’idea di farmi una camminata fuori proprio non sa da fare.
Nella mattinata allora pulisco il bagno, faccio colazione con il panettone e messaggio auguri e leggo le stupidate inviate in risposta.
Apro il regalo che mi ha fatto Barbara, anzi prima leggo il biglietto e mi viene da piangere. “a Iula perché le voglio bene
“.
Mi godo il momento e la sensazione nel mio cuore, poi mi calmo e apro il pacchetto che contiene delle candele profumate in quattro aromi di mio gradimento. Unico problema è che la prima volta che le utilizzi devono bruciare per due ore, quindi le collauderò questa sera.
A mezzogiorno suona il campanello e penso che sia la mia vicina, invece, a sorpresa e la giovane coppia del piano di sotto. Mi regalano dei dolci tipici napoletani e siccome sanno che a pranzo sarò da Carmina, di mangiarli insieme a loro. Questa è una cosa davvero inaspettata, ho sorriso e ringraziandoli ho sentito qualcosa al cuore, eccole le emozioni positive che arrivano.
Dina “Iula, la verità fa cose mirabolanti. E tu hai scelto di essere vera.
”
Laura “Tanti auguri di buon Natale tesora. È bello quello che succede nel piccolo mondo intorno a te, ma credo che dipenda dalla tua genuina passione per le relazioni umane, che chi ti sta intorno, evidentemente, coglie
“Poco dopo scendo di un piano e vado dalla mia vicina (Carmina) e il marito (Pino), dove sono stata invitata a pranzo. Questo sarà un Natale diverso ed il primo dove sono la vera me stessa.
Oggi è la prima volta che qualcuno userà ufficialmente il nome che mi sono scelta e che ci sarà sui documenti (quando riuscirò a cambiarli), l’avevo mai scritto?Bianca
.
Ecco il nome.
Per quasi tutti rimango Iula, anche per praticità. Ma alcuni, come le mie vicine una volta che ho detto loro in risposta alla domanda classica da coming out: come ti devo chiamare adesso? Hanno deciso di chiamarmi Bianca, da subito.
Il pranzo è buono e per fortuna non esagerato e rimango a chiacchierare per quattro ore. Loro sono persone piacevoli e io ormai non mi contengo più, come appreso dal capitolo discusso lo scorso sabato “agisci prima di pensare” e l’ho messo in pratica con successo.
Parliamo di tutto tranne della mia transizione, al marito un paio di volte scappa un ‘lui‘ nella grammatica e la moglie lo corregge subito, ma va tutto bene. Gli argomenti variano dalle cose tecniche con Pino su televisioni HD, impianti audio, satelliti e computer, a ricette e trekking con Carmina.
Dopo averli salutati guardo fuori dalla finestra e ha smesso di piovere e ho ancora mezz’ora di luce prima del tramonto. Mi cambio in fretta ed esco.
Indosso gli stivaletti nuovi e soprattutto il giubbotto nuovo. Mi fa sentire un po’ Cappuccetto Rosso e più tardi ripensandoci posto una foto di me sola in strada con il testo “Cappuccetto Rosso al freddo. In giro non si vede nessuno, nemmeno il lupo, sono tutti a digerire il pranzo?
“
Tornata a casa mi sdraio sul divano pochi minuti senza riuscire a riposarmi per cui vado al computer e lavoro ai testi dello spettacolo di Paprika. La nuova tecnica di usare la Lettura Espressiva e di leggere il testo interpretandolo leggermente e riascoltando la registrazione, funziona sempre meglio. Ogni volta che lo riascolto mi vengono idee nuove e miglioro le frasi aggiungendo delle battute umoristiche. Alcune sono molto da nerd (ma io lo sono stata per anni), altre troppo ‘terra terra‘ sui doppi sensi erotici dell’immaginario Drag Queen.
Riesco a preparare due pezzi molto divertenti (non lo dico io, ma le mie amicizie a cui ho inviato il file audio). Con il personaggio della cameriera Drag ormai ho capito il ‘filone giusto‘, anzi mi vengono troppe scene su di lei e dovrò evitare che sia un monologo della domestica visto che l’idea iniziale è una storia con 5 personaggi che non si incontrano mai, ma sono tutti collegati alla vicenda.
Terminate le registrazioni provo ad usare ancora l’app ‘Snap Camera‘ che aggiunge effetti speciali ai volti delle persone, gioco molto con il filtro che ti rende un cartone animato giapponese (anime). Vedersi in tempo reale sul computer con un volto ‘disegnato‘, ma totalmente femminile mi è piaciuto moltissimo. Alcune parti del viso rimangono le mie così come i capelli. Provo anche a togliere la parrucca e l’ app continua a riconoscermi come donna e questo mi ha galvanizzata parecchio.
Non so se è la ritrovata socialità fisica con le persone, oppure gli ormoni che prendo ormai da un mese, ma anche al mattino allo specchio vedo un volto più femminile. L’ovale del volto è più tondo e i capelli finalmente un pochino lunghi camuffano le tempie.
La serata la concludo guardando la penultima puntata della nuova serie di Star Trek, che non mi entusiasma dopo un inizio brillante, e a letto leggo due capitoli del libro romantico “Abbiamo un bacio in sospeso“. Ho capito che dato che è stato scritto da un autore maschile è visto dal punto di vista ‘di Lui’ e la cosa non mi fa impazzire. Poi alcune cose sono i sentimenti che avevo come Gerardo, dove volevo un rapporto “alla pari“, stimolante e con continue carinerie di entrambi e di luoghi e situazioni inusuali.
Ma nessuna donna ha mai capito i miei sentimenti, chi ero davvero e ricambiato. Pensavo che ‘è un bel gioco che si fa in due‘, ma le tipe con cui ci provavo non reagivano in nessun modo dal ‘giocare in due‘ e rimanevo in solitaria, sempre più dopo ogni tentativo fino a pensare che forse quello che cercavo non esisteva e non valeva la pena di trovarlo.
Questo è appunto un romanzo di fiction, visto che vengono descritte situazioni inusuali e intriganti, la realtà è ben diversa e le donne vedono le cose in maniera differente, nessuna si comporterebbe come descritto nel romanzo.
Va bè, quello è il mio passato, il futuro è ancora tutto da scrivere.
Notte.