Ieri sera ho fatto lezione di pilates, sempre online su zoom. Odio non esserci di persona e confrontarmi con le altre donne, dopo una così lunga attesa per essere ‘presentabile‘ anche in tutina, ma al momento non si può fare altro.
Stamattina stavo rimanendo a letto, ho dormito fino alle otto e dieci, mi sono ricordata all’ultimo che dovevo fare colazione con le mie vicine. Mi sono preparata a tempo record in meno di venti minuti e sono scesa di sotto, c’erano anche Patrizia e Carmina oltre ad Antonella. Mi fanno notare che sono in ritardo, allora sono davvero una donna, prima ero quello che arrivava sempre i anticipo. Siamo quattro “befane” con tutte le altezze possibili.
Andiamo in un paese vicino dove c’è una pasticceria rinomata.
Durante il viaggio si chiacchiera un po’, Arrivate ci accomodiamo e beviamo i nostri cappucci con delle brioche strepitose (crema e pistacchi), rimaniamo a chiacchierare un’altra mezz’ora, tutte con su la mascherina, e poi rientriamo verso casa. Durante il viaggio di ritorno sono anche scoppiata a ridere spontaneamente un paio di volte su alcune battute. Bello. Le emozioni positive che tornano.
È comunque una cosa un po’ strana, in questi giorni mi sento quasi un’infiltrata nel mondo femminile e nel mondo trans.
Rispetto al mondo femminile sono molto donna su alcune cose e molto meno su altre (alcune fisiche, quando a Pilates parla del premere sul pube non so bene cosa fare per davvero).
Rispetto al mondo trans, sono fin troppo equilibrata, soprattutto mentalmente e non ho davvero bisogno di vedere una psicologa, come fanno quasi tutt* addirittura per anni e continuano a avere paturnie e disforie varie.
Tornate a casa ci siamo salutate e io sono partita in direzione di Orio Center il centro commerciale. Oggi è l’ultimo giorno dove i supermercati nei centri commerciali e negozi sono aperti: “oggi o mai più!” Come ho detto anche a Patrizia (una vicina) incrociandola mentre scendevo in garage.
Ho fatto un po’ di spese, quasi tutte per me. Un paio di stivaletti senza tacco (orrore) con dentro il pelo, una crema viso, rossetto liquidò e matita abbinata, matita occhi nera con glitter (che glittera poco).
Ho comprato un paio di regalini per i vicini del piano di sotto, visto che mangerò da loro a Natale. Cioccolatini per lui e un rossetto liquido per lei, che non lascia tracce sulla mascherina.
Ho messo tutto in auto e sono rientrata nel centro commerciale indecisa se andare a mangiare dal messicano o da qualche altra parte. Ha vinto la piadina!
Dopo aver finito di mangiare ho fatto un giretto da Desigual dove una delle due commesse si ricordava di me! Ho guardato un po’ in giro, ci sono i prezzi molto alti e non ho trovato niente di interessante, soprattutto perché sono abiti leggeri e in questi giorni fa freddo, anche in casa.
Unica cosa è che prima di uscire ho visto un giubbotto rosso bellissimo, però non era lungo fino alle ginocchia. Sono freddolosa e sensibile al freddo sul pancino.
Mentre mi allontanavo, dirigendomi verso l’auto nel parcheggio, la voglia di comprarlo aumentava sempre di più.
Sono arrivata all’auto e ho guardato sul sito i vari giubbotti che c’erano e mi sono ricordata che uno c’era e che mi piaceva tantissimo, di colore rosso ed era lungo, però nel negozio non ce l’avevano.
Rientro verso casa e ho ancora un po’ di fame, allora mi sono fermata in un bar di strada e mi sono bevuta un cappuccino con una brioche, ho fatto un giretto nei negozi cinesi lì vicino senza trovare nulla da comprare.
Arrivata a casa sono sdraiata una mezz’oretta e quindi sono uscita per andare dai cinesi a Treviglio a fare il pedicure.
All’inizio mi hanno fatto accomodare sul divanetto e mentre ero distratta sull’ iPhone ho sentito un “signora” anzi “signola” con la elle, mi chiamavano che toccava a me. Dovrebbe essere normale questa cosa della “signora” , ma mi stupisce sempre!
Sono stata dentro un’ora ed è stato molto rilassante soprattutto quanto la tipa mi ha fatto i massaggi ai piedi, tanto che mi è venuta voglia di andare in una SPA per un fare un massaggio completo!
Quando ha terminato ha avvolto i miei piedi nella pellicola trasparente e mi ha detto che potevo toglierla arrivata a casa, così non si sarebbe rovinato lo smalto! In effetti l’ultima volta che ero stata da loro era a settembre e avevo i sandaletti.
La voglia di comprare il giubbotto intanto aumentava sempre di più, per cui sono andata in un altro centro commerciale più vicino e l’ho comprato! Anche qui una delle due commesse si ricordava di me quando avevo comprato la borsa!
Sono riuscita anche a bere l’ultimo caffè da bar un minuto prima che chiudessero! Il prossimo caffè nel bar lo berrò dopo l’Epifania.
Prima di tornare a casa mi sono fermata da un fruttivendolo che ha anche i prodotti del sud Italia, il tipo è siciliano doc, è in cassa e parla tantissimo scherzando con tutti. Ovviamente non ha modo di capire chi ero prima e chi sono adesso. Quando tocca me in casa mi dice “ciao bimba“, sorrido e dico che userò il bancomat e lui risponde che se non funziona posso restare lì, lasciando in sospeso sul cosa fare.
Il tutto lo ha detto in modo ironico e devo dire che la cosa mi ha fatto piacere, sentirlo scherzare “con una signora“, cioè io.
Leggermente provata dalla giornata rientro a casa nel buio della notte, sono le sette di sera, ma è davvero tutto nero e inizia piovigginare.
In questi giorni non è stato il massimo per la mia salute lo stare in giro così a lungo, ma avendo questi blocchi da pandemia, coprifuoco e zone colorate a singhiozzo… devo approfittarne adesso perché poi per 14 giorni non potrò fare quasi più niente. Da ieri comunque ho voglia di stare bene, di non sentirmi malata e di fare cose, sento di non volermi lasciare abbattere dall’influenza e dal freddo.
Ho anche scritto a Barbara che mi sarebbe piaciuto andare da lei e stare due giorni per il capodanno, però avevo capito male perché lei il 31 lavora in più la figlia porterà degli amici a casa. Dovrò trovare un’alternativa per passare il 31 con qualcuno che abiti relativamente vicino.