Giornata di lavoro a media intensità, nella pausa pranzo mi faccio una camminata e bevo un caffè al bar, uno degli ultimi prima delle chiusure natalizie per le restrizioni del covid. In realtà non ne avevo poi così tanta voglia ma “adesso o mai più“.
In serata mangio prima delle sette, poi prendo le mie cose e vado al corso di Lettura Espressiva, ho molta roba questa sera tra cui macchina fotografica e cavalletto, oltre al tappeto per pilates, le calze antiscivolo, la cartelletta dei testi e il berretto rosso natalizio. Questa sera faremo la lettura del canto di Natale con tanto di ripresa video da mettere sul sito.
Per almeno 20 giorni questa sarà l’ultima lezione “in persona” e dopo aver riassaporato settimana scorsa l’energia che c’è facendo gruppo, mi mancherà parecchio.
Arrivo, scarico e parlo un po’ con Stefania mentre monto l’attrezzatura. Mano mano arrivano tutti gli altri e ci si saluta mascherati. L’ambiente è gradevole e adoro i miei compagni di corso. Non so quanti hanno capito che sono una donna trans, ma nessuno sbaglia la grammatica né dà a vedere che si sono problemi, anzi sono tutti gioviali e positivi nel fare le letture insieme.
Questa sera ognuno ha indossato qualcosa di rosso oppure un cappello.
Facciamo riscaldamento (un mini pilates) e di esercizi di respirazione, poi un paio di persone leggono la fiaba che dovranno registrare domani per metterle sul sito. Stefania fa le opportune correzioni e si impara sempre qualcosa di nuovo.
Finalmente iniziamo a leggere il “Canto di Natale” di Dickens in versione super ridotta, alcuni hanno freddo e indossano anche il giubbotto finché non facciamo la lettura e ripresa definitivi.
Dopo un paio di inizi di lettura di prova, siccome non c’è più tempo e c’è il coprifuoco notturno, andiamo a registrare. Spero che la registrazione venga bene perché non abbiamo un secondo tentativo! Nei giorni scorso ho fatto le riprese a casa con il green screen anche per tornare in allenamento a usare la mia attrezzatura e evitare di fare casini.
Stefania si mette al mixer e modifica il volume della musica di sottofondo, a seconda di chi parla o di chi non parla quando ci devono essere delle piccole pause. Ecco l’inizio (il file é troppo grande per metterlo nel blog).
Terminata la registrazione (che per fortuna è uscita bene, ma lo scoprirò più tardi a casa) ci salutiamo in fretta facendoci gli auguri al volo mentre usciamo verso casa, è già tardi e alcuni abitano lontano.
Arrivata a casa copio subito i video nel computer guardandoli al volo e per fortuna quello finale è uscito bene. L’audio non è il massimo, ma comunque molto buono e si capisce quello che diciamo che è la cosa importante. Con mascherine e cappelli siamo irriconoscibili: i babbi natale mascherati.
Nota sulla mia voce: in un paio delle registrazioni iniziali di prova quando Stefania aveva interrotto, ho sentito la mia voce dire un qualcosa, però era solo molto somigliante alla mia “vecchia voce” e non va bene, mentre durante la lettura c’è la mia voce nuova pulita e squillante quando serve (tranne la prima frase che leggo…ascoltata senza guardare il video è molto maschile). Sto’ imparando a dosare la voce nelle vocali a toni alti (femminili da 200 Hz in sù) e ammorbidirla quando occorre.
Nota sul mal di testa: nonostante la stanchezza del giorno, una volta uscita di casa per andare a lezione è sparito tutto. Stare in mezzo agli altri mi fa davvero bene.
Quando sono tornata a casa il cerchio la testa è tornato!
Stefania “grazie di cuore Iula!!! Sei veramente preziosa!!!
“ dopo che le ho inviato la registrazione del video.