Ieri pomeriggio è stato molto pesante, dopo che il Dentista ha inserito gli impianti e messo i punti, continuava a farmi male la bocca, per distrarmi ho guardato tre puntate della “Regina degli scacchi” su Netflix, per la cena ho mangiato il gelato, yogurt e ancora gelato.
Alla fine alle 23:00 non riuscivo addormentarmi dal dolore e quindi ho preso una tachipirina, quindi ho dormito di sasso quasi tre ore e poi mi sono svegliata ancora col dolore e ho passato una nottata in dormiveglia.
Stamattina ho scritto in ditta che causa mal di denti oggi prendevo una giornata di permesso, ma anche quella cavolo di influenza con stanchezza, leggeri mal di testa, e sangue dal naso, giramenti di testa se mi abbasso troppo mi alzo troppo in fretta. Ho telefonato in ospedale a Niguarda e mi hanno detto che non centrano con gli ormoni, è proprio influenza!
Non ho preso una giornata di malattia con il rischio di dover fare un altro tampone a pagamento e per un giorno solo non ne vale la pena, passerò il weekend a casa tranquilla riposando.
Mi sono appena guardata l’ultima puntata della “Regina degli scacchi”, con sorpresa perché non sapevo che era l’ultima puntata. È una mini serie di soli sette episodi, numero strano.
Il telefilm è un opera perfetta, trama, personaggi, fotografia, attori, musiche, tutto fatto per crearti un’emozione e farti seguire una storia di riscatto che in questo caso è una giovane donna che sfida negli anni ‘60 tutti gli uomini a scacchi e nonostante vari alti e bassi alla fine diventa campionessa mondiale, battendo il campione russo.
In ultimo supportata anche da una serie di persone che aveva conosciuto che nonostante il suo carattere l’hanno aiutata fino all’ultimo con un supporto morale.
Aneddoto: tanto tanto tempo fa, ho partecipato a un torneo di scacchi locale. Non ricordo se ho vinto qualche partita all’inizio, comunque a un certo punto ero contro quello che sarebbe arrivato secondo!. Mi ha dato uno scacco matto così bello che tutti si sono fermati e sono venuti a vederlo.
Sapevo che non potevo vincere con lui e il fatto di aver perso in quel modo però mi ha dato soddisfazione piuttosto che perdere in un’altra maniera anonima dove non se ne sarebbe accorto nessuno.
Cosa c’entra con me?
Saranno gli ormoni, saranno che sono stanca, saranno che il telefilm era perfetto, fatto sta che ho pianto tutto l’ultimo quarto d’ora e anche sui titoli di coda!
Ora che ho “dettato” questo pezzettino di diario, ho ancora un po’ di commozione.
In questi giorni non c’è stato modo di provare emozioni positive rimanendo a casa e vedendo la gente online, mentre quelle negative sono riuscito a tenerle a bada tipo il senso di sconforto e di solitudine.
Niente a che vedere comunque con senso di solitudine che ho avuto due anni e mezzo fa, quando avevo il panico a rimanere a casa la domenica pomeriggio.
Maia “penso che giochi molto gli ormoni sul tuo stato d'animo, perché hai toccato con mano come si sente una donna prima del ciclo mestruale, cioè, non capisce nulla e tutto è motivo di lacrima. Un buon segno, stai divventanto più donna ogni giorno. Aveva ragione Simone "Donna si diventa non si nasce. " Sentiti abbracciata da parte mia. Un sostegno virtuale, ma che il pensiero che ci unisci ci rendi un unico organismo.
“
Aggiornami del tuo stato di salute. Sai che sono vicino a Niguarda, se ti servissi qualcosa non farti scrupoli a chiedermi.
Elena K “Ti capisco Iula! Conosco bene il senso di sconforto e soprattutto quello di solitudine. Questa pandemia è stata tosta, ci ha messi alla prova duramente e sotto certi aspetti ci ha cambiato.
”
Io ho somatizzato tutti questi divieti e queste chiusure e mi si sono bloccate la spalla e il collo. Oggi sei stata meglio?
Da ieri mi ha contattata su Instagram un tizio che scrive che sono bella e mi vuole conoscere. Ho risposto in maniera discontinua ai suoi messaggi, alla fine mi chiede di dargli il numero whatsapp.
Le tre foto che ci sono su Instagram ritraggono un bell’uomo con la barba, anche se mi sembra troppo giovane per me.
Gli scrivo in chiaro che sono una donna trans e non sono una professionista del sesso, risponde che va bene. Ci sono alcuni errori di grammatica, ma lui scrive che è francese.
Provo a dargli il numero e mi telefona proprio pochi minuti prima che mi colleghi a Zoom per la serata dell’associazione ACET. Sento un gran casino sotto, una specie di stanza piena di gente che parla. “Pronto?” , riattacca. Primo indizio, ma che non ho capito da subito.
Mi scrive e pone alcune domande su come si sento femminile, poi mi chiede che lavoro faccio e quanto guadagno. Secondo indizio.
Intanto mi collego con ACET e nei tempi morti mentre ascolto, vado a leggere cosa mi scrive.
Scrive che se ho un’ uomo di dirlo subito, lui vuole fare un’amicizia con me, appunto cosa centra un uomo? Non nego che sono rimasta lusingata di questi messaggi che per me sono una cosa nuova, forse anche una leggera emozione (saranno gli ormoni in circolo?).
Gli chiedo se conosce l’italiano e risponde che usa Google per tradurre, poi mi posta un blocco in spagnolo. Terzo indizio.
Siccome devo seguire la riunione lo liquido con una buonanotte.
Nel dormiveglia della notte metto insieme gli indizi e capisco tutto: Phishing e truffa. Di solito sono africani che lavorano in stanze piene di lavoratori (primo indizio telefonata partita per sbaglio) per circuire donne e uomini soli .
Hanno tentato anche con me il giochetto del tizio che ha bisogno di una persona sincera…e single, stavolta su Instagram…anche se usano qualsiasi chat e social per adescare le vittime.
Il mio è un venditore di macchine che viaggia spesso, abita a Parigi, non parla italiano, usa Google per tradurre quello che vuole dire…è solo, ha 46 anni, ma li ha dichiarati dopo che mi ha chiesto l’età, vuole un’amicizia sincera. Ha due figli grandi e non frequenta locali notturni.
Poi salteranno fuori varie scuse per non fare la video chiamata, e fornirà qualche altra foto insieme a qualcuno (amici di solito).
La truffa consiste che lui non ha bisogno di soldi, se la vittima dirà che ha problemi lui si offrirà di aiutarla, altrimenti lui andrà in viaggio verso la vittima. Ad un certo punto ci sarà un intoppo legale/burocratico e avrà bisogno di 2000€ per sbloccare la situazione (dogana, polizia, costi di pratiche). Se la vittima paga ci sarà qualche altra scusa oppure sparirà dalla tua vita con i soldi.
Al mattino, siccome una cosa simile era successa a una mia amica, ora so come fare usando dei siti per trovare foto simili a quelle che ha postato (people finder, reverse search photo).
Beccato, esistono varie sue foto su siti con nomi improbabili.
L’ho bloccato senza scrivergli nulla e nel farlo scopro che l’account whatsapp che usa è uno aziendale e non uno privato e con questa prova decisiva l’ho scampata!
Elena “Ma sai che me ne è capitato anche un'altro? Anch'io lo sgamato subito e l'ho bloccato. Inoltre il primo che mi aveva contattato mi ha ricontattato con un'altra identità. Si vede che ne abbordano talmente tante che non si ricordano neanche di chi hanno già contattato …
“