Terminata “l’opera d’arte” del disegno della scarpa tacco 12 ad acquarello, faccio un riposino e quando mi sveglio mi decido a riprendere in mano lo spettacolo di Paprika. Non so perché, ma non mi veniva più voglia di continuarlo, forse è solo perché devo usare il computer e ho una repulsione ad usarlo, anche a sistemare il diario.
Scelgo una scena che avevo abbozzato, la modifico leggermente, ma non ‘funziona‘, sembra una cosa che non fa ridere. L’idea era di fare leggere alla domestica una ricetta con allusioni sessuali. Avevo preso una ricetta vera, ma è troppo “normale“.
Dopo qualche piccola modifica mi viene in mente quello che ho appreso al corso di Lettura Espressiva, registrarsi e riascoltarsi. Dopo la prima registrazione che non ascolto davvero, mi vengono in mente numerose modifiche. Procedo così per tre volte e ognuna ho idee nuove, la scenetta ora è davvero divertente. Se fa ridere solo audio in scena doverebbe essere anche meglio. Ma sarà davvero così anche per gli spettatori ? La posto agli amici e ottengo un feedback positivo, è piaciuta molto e devo solo “calcare” sull’aspetto sexy degli “ohhh“, “ahhhh“, “siii“.
Pietro “Complimenti, non sono un esperto, mi sembra recitato bene.
”
Con il corso di lettura espressiva, ho imparato che sei un pezzo solo con l’audio funziona, poi in video e a Teatro sarà ancora meglio!
Registrarsi e riascoltarsi, questo il trucco. In questo caso ogni volta che lo leggevo mi venivano in mente battute nuove!
Silvia “Ahahahah molto carina
”
Ulisse “Evviva!! Lanciatissima, bello!!!
”
Oggi ho realizzato ben due cose artistiche, la giornata di vacanza è servita. Ma è ancora presto e devo tirare la giornata. Dopo le cinque mi lascia un vocale Luciana, poi un secondo, allora la chiamo e parliamo un po’.
Su alcuni argomenti ci scompisciamo dalle risate, soprattutto le sue. Parliamo anche di sesso, durata dei rapporti visti dal punto di vista femminile, quanto è giusta la durata di “Lui“, se dura troppo lei si annoia, se spara subito lei si chiede perché diamine si è vestita e truccata. Poi parliamo anche del mio status sessuale ancora tutto da scoprire, non so nemmeno se sono “uno sparalesto“.
Stamattina mi sono masturbata e li in basso era davvero piccolino, funzionerò ancora in un rapporto vero con una donna? Sempre se trovo una che mi piaccia, magari troverò un Lui e le cose saranno diverse. Vedremo cosa mi riserva il futuro.
Prima di cena mi chiama anche Simona, da Siena, stamattina ha inviato una fotografia con un braccio rotto. E’ inciampata sul lavoro e si è rotta la spalla. Parliamo dei nostri malanni come due anziani che si scambiano la cartella clinica. Alla fine ci salutiamo con l’augurio di poterci rivedere presto di persona. Lei non mi ha ancora vista dal vivo.
Nota sulla voce: con Luciana avevo tono femminile, con Simona mi è uscita più sul maschile, soprattutto dopo i primi minuti. Infatti lei è passata da una grammatica femminile a una maschile senza accorgersi.
Con Luciana ci conosciamo da tre anni, mentre con Simona da venti e ci sta’ che rimane inconsciamente in dubbio in base al mio tono di voce.