Nel pomeriggio mi telefona il dentista, mi chiede se posso passare più tardi per rimuovere i due perni. Dopo il lavoro mangio qualcosa al volo e vado. La dottoressa mi fa l’anestesia e toglie i perni. Il 10 dicembre l’altro dentista me li inserirà e solo a fine gennaio sapremo se stavolta andrà tutto bene. L’alternativa sarà di fare un ponte da 6 denti, rovinandone 4 sani…spero proprio di no.
Poco prima dell’inizio della lezione di Lettura Espressiva mi chiama Luciana per fare due chiacchiere. Sono indecisa se saltare la lezione visto che ho ancora l’anestesia e non riesco ad articolare bene. Lei se ne accorge che fatico a parlore e rimaniamo che mi richiama in settimana.
All’inizio del collegamento avviso l’insegnante del mio stato e che farò da spettatrice. La lezione è la lettura a turni di una riduzione del Canto di Natale, le frasi sono molto brevi per cui faccio la mia parte.
La leggiamo tre volte ed ogni volta ci scambiamo i personaggi, molto interessante. Stefania mi fa un appunto che leggo con un tono uguale nelle varie frasi, dovrei modulare di più la voce a seconda del testo.
Questo è un limite che conosco nel cercare di fare la ‘voce di donna‘, che mi perdo via sull’intonazione. Meno male che me lo ha fatto notare perché dopo un po’ di tempo e senza pratica continua mi dimentico di migliorare certe cose.
A fine serata ci dice se abbiamo voglia di registrare delle brevi fiabe con tono per bambini da inserire sul sito.

Il giorno dopo…
A mezzogiorno suona il citofono, non aspetto nessun corriere, non saranno i testimoni di Geova? E’ una ragazza che mi dice ‘Signora…ha lei le chiavi del cancello?
‘, il mio ‘sìììì‘ deve essere stato fenomenale senza che me ne sia resa conto, di solito senza il video mi danno sempre del ‘signore‘.
Scendo a consegnarle e chiavi, protetta dalla mascherina perché questa mattina non mi sono truccata!
Il giorno lavorativo passa molto intensamente perché ho terminato l’ e-commerce per vendere le ricariche telefoniche, dopo quasi due mesi di lavoro. Nella chat aziendale mi fanno i complimenti ‘brava Iula
‘.
Al termine della giornata, nonostante il freddo, esco per fare due passi. C’è un’aria da neve.
Tornata a casa dopo cena provo a registrare due fiabe trovate su internet, una è carina sulla renna di Babbo Natale, ma è troppo lunga, l’altra è sulla storia dell’albero di Natale ed è della lunghezza giusta, ma senza il parlato dei personaggi, c’è solo il narratore.
Provo cinque volte e miglioro ogni volta, ma senza esserne soddisfatta.
Testo originale:
https://www.cosepercrescere.it/la-leggenda-dellalbero-di-natale/
Il giorno dopo ancora (siamo a mercoledì)…
Mattina libera per andare a fare l’epilazione delle braccia, me la prendo comoda visto che l’appuntamento è per le dieci. Unica cosa è che guardando fuori dalla finestra ha iniziato a nevicare di brutto, fiocchi giganti che attaccano subito. In mezz’ora le strade sono già bianche. Tiro fuori l’auto dal garage e ritorno in casa a prepararmi, metto un minimo di base Cryolan per nascondere l’alone in viso, che non si sa mai e mascara.
Scendo e l’auto è già imbiancata. Con prudenza guido fino a Treviglio e parcheggio al solito lontanissimo posto. Mi faccio dieci minuti di camminata nel freddo mentre nevica, in realtà mi rilassa.

La seduta dura un’ora, all’inizio le faccio vedere dove sul braccio a settembre il laser mi ha “bruciata“, avevo preso più sole di quel che immaginavo. In realtà è quasi guarita e non si vede se non da vicino, ma decidiamo di non epilare quella zona in attesa che guarisca bene.
Solita seduta dove racconto di me e mi rilasso sdraiata sul lettino.
Il resto della giornata è lavorativo senza storia.
Intanto ricevo la mail di risposta dove ho informato che ho iniziato la TOS.
Avis “Buongiorno, abbiamo chiesto al medico del centro trasfusionale ,con l’assunzione di questi farmaci può donare tranquillamente ,se dovesse cambiare terapia ce lo comunichi , grazie.
”

In serata monto l’albero di Natale per avere uno sfondo natalizio, tanto dovrò montarlo la settimana prossima e poi le luci lampeggianti mi rilassano.
Quindi posiziono la macchina fotografica sul cavalletto e inizio a prepararmi per recitare la fiaba. Nel mentre mi messaggia la vicina, un’altra torta? No, sta preparando pollo all’ananas e riso, mi chiede se voglio assaggiarlo.
Dopo aver messo il fondotinta suona alla porta, in anticipo. Va bene, reciterò dopo cena. Il pollo è strepitoso e l’ananas a cubetti non è aspro.
Termino il make-up, anche se non mi soddisfa appieno. Lo scorso anno dedicavo molto più tempo al trucco e avevo risultati migliori nonostante avessi più barba da nascondere. Dovrò dedicarmi a ripassare le tecniche.
Sistemo gli ‘a capo’ del testo, per poter leggere correttamente. Sì, un testo va preparato segnandosi anche pause, pause lunghe, quali parole vanno evidenziate (pesatura). Lo stampo su carta poi indosso una parrucca di Paprika e mi filmo.
Provo svariate volte, cambiando parrucche e accessori.



Dopo sette registrazioni penso siano abbastanza, spero che almeno una sia venuta bene. Questa sera non mi sentivo appieno a mio agio, come accade da alcuni giorni. Questo isolamento dalle mie amicizie inizia a pesare parecchio, soprattutto sapendo che è stato gestito male e continuerà peggio per le feste natalizie. Una classe politica di incapaci che ascolta esperti che mi danno l’impressione che siano lì solo a prendere i soldi. Quello che stanno sperperando adesso in aiuti, è una somma altissima rispetto al sistemare ospedali e scuole nei mesi scorsi, che non hanno fatto. Non c’è verso in questa Italia di operare per prevenire, sempre e solo agire quando è tardi.
Mi cambio d’abito perché inizio ad avere freddo, mangio ancora qualcosa e vado al computer a vedere il risultato della mia lettura recitata.
Salvo quattro riprese che sono abbastanza buone, cancello le altre orribili, e le riguardo per scegliere quale inviare.
Quella dove sono io con il mio toupet mi piace come lettura, ma il mio aspetto non mi soddisfa, ho una tempia troppo aperta e forse la parrucca si è mossa indietro sulla testa. Una con la parrucca invernale, comprata giusto un anno fa in Germania, sto bene, ma la recitazione non va bene e inoltre nel finale mi muovo subito anziché rimanere ferma.
Alla fine vince la versione Paprika con la parrucca con i ricci. Mi soddisfa abbastanza e la mia voce non è troppo artificiale e recitata (mi è stato chiesto di fare una voce normale). Ascoltandomi quando parlo ‘normale‘ sento il mio tono di voce sempre troppo al maschile, ma sto scoprendo che lo sento solo io.
Posto il video nel gruppo SATS per la pubblicazione su un sito tra alcuni giorni, piace a tutti.
Marina T “Bella interpretazione Iula!
”
Mi ricordi un po' le presentatrici degli anni Settanta, per chi di noi se le ricorda le signorine buonasera che, dopo il telegiornale, annunciavano i programmi della serata. Avevano una tenda dietro
Stefania “Iula, mi fai concorrenza con i riccicapricci…. (anche se oggi ne ho tagliati un bel po'). Lettura davvero Natalizia! Ho visto un po' di gestualità e mi ę piaciuta, anche come l'hai chiusa guardando bene in canera come per rivolgerti ai bimbi.
”
Grazie!
Quando sono in veste di attrice, mi vengono meglio questi automatismi…
E anche provarla sette volte! Ho visto i tuoi ricci Su Facebook!

Posto anche su Whatsapp e Telegram alle mie amicizie che rispondono molto positivamente. Anche stavolta sono stata troppo critica con me stessa.
Elisabetta “che bello. Mi ha fatto sentire l’atmosfera del Natale anche in un momento così difficile
”
Romana “Ciao Iula, scusa ero proprio collegata in zoom per il corso che faccio (oltre a quello con le Nina's)
“
Bravissima, il teatro manca molto anche a me, il palco tantissimo
Elena K “Che bella! io adoro le fiabe. In che sito la metteranno?
”
Silvia “Azzzzzzzzz ci hai preso gusto eh?!
”