In mattinata ho un leggero panico perché non trovo più la ricetta bianca per gli ormoni, possibile che sia rimasta in farmacia?
Guardo nella cartelletta dedicata all’ospedale senza trovare nulla, in camera nemmeno.
Ho la fotografia sul telefono, ma non so se sarà sufficiente per la farmacia.
Poi mi viene l’illuminazione, è dentro il portafoglio piegata bene e insieme allo scontrino.
Ogni tanto metto le cose ‘al sicuro‘ e sono davvero in sicurezza, peccato se non ricordo dove le ho messe.
A mezzogiorno e mezzo mangio una piadina di corsa perché alle due ho l’appuntamento con lo psicoterapeuta,
in venti minuti mangio, faccio la barba (che è sempre meno), mi trucco (ho dimenticato di mettere il maskara…) e parto.
Arrivo con un quarto d’ora di anticipo e mi fermo a un bar meraviglioso a comprare del miele di acacia (che in un mese è aumentato di 2€), una brioche e un caffè da asporto.
Entro nello studio e mi fiondo in bagno, la pillola anti-androgina è anche un diuretico.
Durante la seduta parliamo di come mi sono sentita dall’endocrinologo che mi ha fatto la prescrizione degli ormoni.
All’improvviso mi chiama il dentista per chiedermi da quanto tempo prendo gli ormoni perché al tipo che mi ha inserito gli impianti fa strano che i miei dopo quasi due mesi si muovono.
Sono la prima paziente a cui succede. Ieri durante la visita quando lo abbiamo scoperto ero rimasta in apprensione.
Gli ormoni non possono essere visto che li prendo da tre giorni.
Tra dieci giorni il tipo proverà a rimuoverli e inserirli più in profondità, cavoli dovrò prendere una settimana di collutorio medico e una pillola gigante di antibiotico.
Senza contare che dovremo attendere fino a metà gennaio per sapere se ha funzionato, altrimenti si dovrà pensare ad un’alternativa.
L’alternativa non mi piace per niente perché fare un ponte significa distruggere i due canini ai lati. Senza contare il costo, cioè ho già pagato 1500€ quegli impianti e conoscendo i dentisti non li rimborserà.
Torniamo al colloquio. Gli racconto delle cose che ho fatto nell’ultimo mese e gli interventi video sui social. In effetti per essere bloccata a casa ho comunque molte attività.
Gli chiedo cosa costerà la ‘relazione‘ da consegnare al giudice per il cambio anagrafico, sarà intorno ai 300€, ci può stare.
A Milano chiedono 1.200€! (ladri).
Mi chiede se avrei problemi a fare dei test/questionari, a cui anche lui non crede all’efficacia per una terapia,
ma servono ad avere dei dati scientifici per il giudice che non saprà quasi nulla in materia.
La mia domanda dovrà essere inattaccabile, specie se mi troverò un giudice di idee poco liberali e magari bigotto oppure omofobo, nel qual caso, carte alla mano si potrà fare ricorso specificatamente sulla sua sentenza e non contro tutta la magistratura.
Lo psico mi dice che ha letto relazioni/perizie fatte da altri e alcune sono incomplete, brevi e spesso fuorvianti.
In serata guarderò di nuovo il sito LeSentenze.it, oggi per il Black Friday l’accesso annuale costa ‘solo‘ 120€ invece di 150€ per accedere a tutte le sentenze, mentre senza pagare leggi solo sette righe di testo, prese a caso.
Per la provincia di Bergamo ottengo tre risultati:
https://www.lesentenze.it/public/cercasentenze?q=disforia&hPP=10&idx=lesentenze&p=0&dFR%5Bcategoria%5D%5B0%5D=Bergamo&is_v=1
Ho provato a fare delle ricerche con altre parole chiave:
disforia, caratteri sessuali, sesso femminile
Stessi risultati.
Sentenza 397-2020 7 Febbraio 2020
...degli atti dello stato civile appare costituire lo strumento maggiormente adeguato a consentire a parte attrice un soddisfacente riequilibrio psicofisico: sebbene dalle allegazioni di cui all’atto introduttivo e dalle dichiarazioni rese in udienza dalla parte emerga come costei sia stata in grado di contenere i disagi derivanti dalla disforia di genere, identificandosi già al femminile all'interno della cerchia famigliare, amicale e dell'ambiante lavorativo ove è conosciuta con l' alias di S****i, permangono intuibili grosse difficoltà connesse al possesso di documenti anagrafici al maschile, difficoltà che potrebbero degenerare in sentimenti di vulnerabilità, umiliazione e ansia…
Sentenza 1685-2019 11 Luglio 2019...di Bergamo n. 1884 del 21/6/2007, depositata il 4/9/2007 (v. doc. 5). Dalla documentazione medica versata in atti e, in particolare, dal referto del 23/1/2018 a firma del dott. S.B., urologo presso l’Azienda Sanitaria universitaria integrata di Trieste, emerge la diagnosi di disforia di genere in senso andro-ginoide e si dà atto dell’idoneità fisica di Aa AS al trattamento medico-chirurgico di adeguamento dei caratteri sessuali, stante l'insussistenza di elementi ostativi all’esecuzione dell’intervento di correzione (v. doc. 6)...
Sentenza 2374-2018 22 Ottobre 2018...2018 a firma del dott. M.B. (v. doc. 29), entrambi dell'Ospedale Niguarda Cà Grande di Milano, emerge come sia stata accertata, in termini inequivoci, la diagnosi di transessualismo primario. Nel primo referto la psicologa dott.ssa H. certificava che CA Ga era seguito dall'ambulatorio per “Disforia di genere” del predetto ente ospedaliero dal mese di marzo 2015 e che nulla ostava, sul versante psicologico, ad intraprendere una “terapia ormonale sostitutiva”. Nella relazione clinica a Firma del dott. B. si legge testualmente che il soggetto “sta effettuando un percorso di adeguamento di genere Mtf“...
Vedo dal totale dei risultati in tutta Italia che negli ultimi dieci anni ci sono state solo circa 300 sentenze!
Pochissime. Mi era balenata l’idea folle di abbonarmi e fare un’analisi delle sentenze da pubblicare da qualche parte, ma sono troppe poche per realizzare uno studio pubblicabile.
Tornando alla seduta, gli racconto dei messaggi di mamma e mia sorella relativi alla loro risposta che ho iniziato la terapia.
A parte informarli, avevo una piccola speranza che comprendessero che la mia scelta non è un gioco. Invano.
La durezza di mia sorella nei miei confronti, con un messaggio breve, al maschile e ‘lapidario‘ mi ha ferita, ma darò tempo al tempo.
Secondo lo psico sarà lei a perdere “una sorella“, cioè io.
Parliamo del fatto che vedo sempre i lati buoni delle persone, se ne è accorto pure lui.
Gli ultimi venti minuti si fa un po’ a caso su vari argomenti tra cui mi consiglia una rassegna di cinema ‘alternativo‘ a tema transgenere organizzata dal MIT di Bologna.
https://www.bologna24ore.it/notizie/cultura-spettacoli/2020/11/27/festival-divergenti-la-programmazione-di-oggi/
Lo saluto e torno all’auto dove mi faccio un selfie per verificare se il parlare con qualcuno ha fatto tornare Iula.
Mi guardo anche nello specchietto e soprattutto gli occhi, vedo riflesso lo sguardo della me stessa femminile.
Prima di partire guardo se ci sono messaggi, tra cui eventuali del capo visto che oggi è il Black Friday, giorno in cui facciamo il maggior incasso e con tanti accessi al sito. Tutto tace, quindi bene.
Guardo le e-mail e ce ne è una che si innesta perfettamente con il vedere me stessa in solitaria a casa e in mezzo alla gente.
Mi risponde alla email la mia psicologa (quella che mi aiuta davvero e che vedo ogni tre mesi per fare il punto della situazione).
“Carissima Iula,
“
ho letto con molto interesse i tuoi aggiornamenti.
Senza alcun dubbio la contenzione forzata non facilita il tuo percorso di rispecchiamento negli Altri che ti aiuta nella costruzione e nella conferma della giovane donna che sei e che stai imparando a diventare.
Tieni duro, tu sei un fiore che sboccia anche nelle avversità.
Da gruppo Transgenere su Facebook c’è un post sul Sandrena (ormoni Gel)
“Ma solo a me quando vado in doccia e lavo la zona dove ho applicato il sandrena sento come se non si fosse mai assorbito?
“
Quanto ne metti? Io solo una bustina al mattino.
“eh io metto due bustine mattina e due sera
”
“Sempre! A me non asciuga mai del tutto, infatti anche vestirsi (soprattutto la mattina) è un po' fastidioso. Fortunatamente raggiungo valori decenti di E2, unico motivo che mi spinge ad usarlo ancora perché come metodo è davvero poco pratico.
”
Mi viene il dubbio se ho capito bene le istruzioni dell’endocrinologo, ricordo bene la pillola la mattino perché fa fare tanta pipì, ma per il gel non ricordo che ha parlato anche di sera. Quindi prendo un quarto la dose di ormoni rispetto a una donna trans con la metà dei miei anni!
Ho davvero una terapia ‘light‘. In un’ altro post scrivono che comunque ha dei buoni effetti femminilizzanti.
Prendo l’autostrada dirigendomi verso casa e passo da un centro commerciale, giusto per fare due passi e magari vedere qualche offerta del Black Friday che quest’anno dura dieci giorni.
Vado da Sephora dove mi segue una commessa che mi dice che anche “Huda Beauty” è in offerta 20%. interessante perché quei prodotti, costosi e fantastici, non sono mai scontati.
Spendo 60€ di make-up (comprando solo due prodotti) con una palette di illuminante-fard e una da 6 ombretti. Costano parecchio, ma hanno dei vantaggi enormi: quando li metti ti durano tutta la serata.
I prodotti economici già dopo solo un’ora sono spariti, inoltre sono una donna trans e molti dei prodotti per donne etero che hanno una pelle diversa, su di me hanno poco effetto e durata quasi nulla.
Già che sono in vena di spese entro in libreria a cercare un libro consigliato da Paola P., “Il cervello delle donne“.
Non lo hanno, però trovo due libri scontati della mia autrice preferita Felicia Kinsley, e una graphic novel di Leo Ortolani “Bedelia” dove il sottotitolo è “vi innamorerete di una stronza“.
Sono mesi che non leggo un fumetto nuovo, anche perché di manga non violenti e non per adolescenti non c’è più nulla, gli altri fumetti in edicola sono Tex e simili (che ho apprezzato in passato, ma non li sento più da leggere).
A cena vado a prendere una pizza da asporto “capricciosa“, visto che al sabato sera è troppo un casino e che le fanno “meno bene” perché tutto il paese vuole pizza. Abbiamo 4 pizzerie da asporto in un paesino di 4000 abitanti e al sabato lavorano 3 pizzaioli in ognuna, più un numero elevato di raider per le consegne!
Ho terminato di scrivere il diario e tra poco mi metterò a leggere ad alta voce, un paio di volte, il riassunto che ho preparato per domani sera.
La sfida è stata farne una lettura espressiva, partendo da un copia/incolla delle frasi salienti del capitolo. Da un testo noioso cercherò di renderlo interessante da ascoltare.
Leggendolo a video sembra andare bene, ma come è accaduto sabato scorso, quando lo leggi ad alta voce agli altri, si perde molo del senso di quello che leggo.
Ho dedicato un paio d’ore nei giorni scorsi a limare il testo, leggerlo, ascoltarmi e via così. In effetti una lettura ben fatta porta via davvero molto tempo. Infine nota tecnica: letto in piedi la voce è molto meglio che con la lettura da seduti davanti al computer. L’ideale sarebbe di stamparlo su carta, ma lo leggerò dallo smartphone perché l’iPad sarà impegnato sull’ app Zoom per trasmettere.