In serata guardo una puntata della ‘Casa di carta‘ e poi vado su YouTube per qualcosa di breve, trovo un video che inizierà tra sei minuti. E’ la ragazza trans canadese che seguo i suoi video su se stessa e tematiche relative. Il mese scorso era andata a operarsi di vagino-plastica, con questo video ci racconterà come è andata. Lei sta bene e racconta del pre-ricovero, l’operazione e il dopo. Una delle domande più frequenti che aveva ricevuto era “adesso che hai fatto l'operazione senti che il tuo percorso trans sia completato? Ti senti a posto e completa?
” Lei risponde di no, anche perché continua a dire che al momento la sua vagina in guarigione non è per niente un bello spettacolo da vedere. Magari tra tre mesi quando le ferite dell’operazione e l’interno sarà a posto capirà di essere completa. Ora quattro volte al giorno deve infilarsi un dildo per mezz’ora per fare la ‘dilatazione‘ altrimenti il canale vaginale rischia di chiudersi. Poi deve continuamente disinfettarla e farsi una doccia. Al momento è presa solo a ‘farla’ guarire.
E’ stato un video interessante, non ha mostrato nulla, solo lei rivolta alla webcam, ma ho appreso veramente tante cose utili se un giorno la vorrò fare anche io.
Su Facebook mi messaggia una donna che sta in Puglia (Palma), ‘ciao sono una sorella
‘. Anche lei è una donna trans (non una drag queen, anche li ci chiamiamo sorelle) e le piaccio molto. Ho cuccato? Scambiamo alcuni messaggi, lei mi fa tanti complimenti e addirittura scrive un commento su tutte le mie fotografie su Facebook! Chissà che un giorno potremo incontrarci? Mi è sembrata una tipa a posto e un contatto in più può rivelarsi utile.
Pensando alla mia sessualità non avevo preso in considerazione che potrei ‘mettermi‘ con un’altra donna trans, dovrò indagare sui miei pensieri e sensazioni a riguardo.
“Ciao, sono Palma, diciamo una sorellina , e sarei lieta ed onorata di fare amicizia con te.Ti va?
”
“Comunque ti ringrazio per aver accettata la mia amicizia e spero di conoscerci presto anche se purtroppo per ora solo on line
”
“stavo guardando le tue foto, complimenti cara sei semplicemente incantevole.
”
“buongiorno tesoro tutto bene?
Ciao bionda, sei uno splendore!
Tutto bene anche se domani qui per un mese ci facciamo un altro Lockdown!
Lavoro da casa quindi é ancora più pesante perché a parte due vicine non ho nessuno qua dove abito. Tutte le mie amicizie sono a Milano e abbastanza distanti.
Magari se vuoi una sera ti chiamo?
Così ci conosciamo meglio.
a Graziano che mi chiede come sto?
In realtà del lockdown imminente non mi interessa più di tanto perché siamo già nel lockdown da tre settimane, hanno chiuso qualsiasi attività che potresti fare dopo il lavoro e nei weekend.
Sono due settimane poi che faccio fatica anche a incontrarmi con delle persone!
Corso di Teatro l’abbiamo chiuso in anticipo di un mese, il corso di lettura espressiva si è riusciti ieri a farlo in presenza e adesso penso per un mese lo faremo online… (causa coprifuoco, noi finiremo alle 22:30) ma non è la stessa cosa.
Capisco i vari timori, ma sopravvivere solo per stare in casa e lavorare è da spararsi. Siamo animali sociali e dobbiamo avere una vita sociale, anche se in sicurezza.
Ieri ho anticipato l’ epilazione del viso di due giorni perché non mi fido più di conte e di quello che sparerà stasera, era la penultima e non potevo non farla. Non capisco poi perché se la prendono sempre con i parrucchieri, centri estetici, teatri, cultura…
A marzo era un’emergenza organizzativa con un nemico sconosciuto, adesso abbiamo un’emergenza organizzativa statale con un nemico conosciuto. Infatti sono tutti nervosi e la prendiamo male per quello, hanno avuto sei mesi per prepararsi e non ho fatto assolutamente niente (tranne il bonus monopattino).
Comunque il morale è “positivo“.