Dopo tre settimane di sveltine, nel letto mi sono masturbata come si deve.
Ho fatto le pulizie in casa (bagno, cucina, polvere) e sono uscita per fare colazione nel paese vicino, da Toffy. Stavolta da sola, dentro c’era troppa gente e ho avuto la brutta idea di prendere una brioche con crema al pistacchio, dopo due ore ho ancora i denti zuccherati e impastati.
Quindi sono andata vicino al fiume Adda dove ho parcheggiato e fatto una breve camminata a piedi mentre parlavo al telefono con Mamma. Conversazione breve perché erano in giro in auto e stavano andando a fare un giro dentro un centro commerciale. Sono due giorni che hanno la nebbia e camminare al molo non è salutare.
Sono stata poi alla Bennet per comprare due cose, scusa anche per fare altri due passi, stamattina niente camminata visto che mi fa ancora male dove ho preso la botta ieri (sono caduta sulle scale).
Oggi è Ognissanti, scrivo a Barbara
“Auguri Santa Barbara… la donna esplosiva”
“Ciao Iula, come stai? Il mio onomastico è il 4 dicembre, ma grazie lo stesso per avermi pensato. Allora auguri anche a te!
“
Sono un po’ preoccupata per le stupidate che faranno il governo nei prossimi giorni… ormai prendono decisioni a caso e le regioni ci mettono del loro…
Ho appena fatto colazione in un paese a fianco dove c’è una pasticceria piena zeppa di persone, seguendo le regole, ma alla faccia dell’assembramento!
Sto cercando di spostare l’appuntamento per l’epilazione del viso anticipandolo da mercoledì a lunedì in modo che se mi fanno delle chiusure assurde, come l’ultima volta (perché se la prendono sempre con parrucchieri, centri estetici, teatro, cinema?)
evito di perdere altri tre mesi di epilazione! (Mi mancano due di sedute, Di cui una sarà un ritocco)…
Oggi pomeriggio forse farò merenda a Milano con un’amica, ma mi confermerà più tardi se c’è…
Mi ricorda molto l’ultima volta che ci siamo viste l’8 marzo…Non dovrei, sono una signora, ma mi tocco i cosiddetti!
“Anch’io sono un po’ preoccupata per quello che sta succedendo. C’è molta confusione e rabbia. Spero tanto che non ci siano casini. Per le conversazioni non avevo dubbi.
“
Parto verso Milano e mi faccio la solita ora di strada, arrivo e messaggio Rosanna che scende dopo alcuni minuti. Ha una gonna corta e dei collant ‘nudo’ bellissimi. Non avrà freddo? penso.
Parcheggio l’auto in zona navigli e facciamo una camminata. C’è abbastanza gente, ma tutti mascherinati. La temperatura si abbassa un poco e scende anche la nebbia.
Ci sediamo fuori da un locale e ordiniamo caffè e waffles al cioccolato. In tre giorni ho mangiato più cioccolato che in un anno, dovrò tornare a stecchetto. Ieri alla bilancia ero 80,1 chili…mai scesa così tanto.
Parliamo un’oretta e Rosanna a un certo punto mi racconta di cose estremamente personali sulla sessualità. Avere un’amica trans è meglio che avere un’amica etero perché, mi dice, con me può parlare anche di certi argomenti che detti ad un’altra donna le farebbero pensare ‘che vuole questa?‘. Era già successo con altre amiche e questo conferma che il fatto che io mi sono aperta con lei senza ‘veli’, lei sente che può fare lo stesso.
Oggi si parla “di lei” e si sfoga raccontando cose mai dette a nessuno. Io sono ancora vergine e di alcune cose non ho nessuna esperienza (in entrambi i ruoli) però sono utili per la mia sessualità tutta da scoprire.
Stare fuori inizia a fare fresco e torniamo all’auto dove, parcheggiati, continuiamo la conversazione, anche se chi passa può pensare che stiamo facendo altro.
Sensazioni? L’ho ascoltata con interesse, sono intervenuta varie volte. Ho scoperto che come amica mi piace ancora di più ora che so determinate cose, non è la ‘personcina tranquilla‘ che sembra.
Voce? Inizio ad avere dei toni più morbidi.
Aspetto? La barista mi ha trattata da donna, mi sono ‘vista’ in alcuni momenti che non sapevo bene come tenere le mani e dove mettere i piedi sotto la sedia. Comunque quello che vedono gli altri è Iula e va bene.
Questa giornata mi è servita a ritirare fuori il mio lato femminile che non ha potuto sfogarsi appieno nell’ultima settimana. La sera arrivo a casa e mi sento bene, un pochino stanca, ma senza dubbi né incertezze.
Rosanna “Mi ha fatto molto piacere stare con te
”