Lavoro, al pomeriggio riunione aziendale in video dove ci presentano un nuovo assunto relativo al marketing e la cosa bella è che mi presentano correttamente come una lei (nessuno sbaglia la grammatica).
Nella pausa pranzo mi ha chiamato Paola P. per chiedermi alcune informazioni sulle labbra tatuate. La prima cosa che mi ha detto ‘ma che bella voce femminile!’, sono alcuni giorni che al telefono provo ad usare una voce più morbida, meno squillante, ma non pensavo fosse così buona. Più tardi ho provato a registrarmi in strada durante la passeggiata serale, mi sembra buona, ma tanto da migliorare. Forse ho trovato finalmente la mia voce?
Le dico che farò le labbra tatuate (2mm di colorazione intorno dove c’è la parte più chiara) da fine Gennaio, quando non avrò più la barba. Lei sta pensando se andare in un centro oppure acquistare un kit online e farlo su se stessa. Io avrei paura di rovinarmi da sola. Parliamo anche dei ‘refill‘, iniezioni di acido ialuronico nel viso che lo riempiono e arrotondano. Lei fa da sola comprando una siringa già pronta e si fa delle piccole iniezioni. Durano un paio di mesi, anche se una parte sembra durare più a lungo.
In un gruppo ho trovato questa azienda che fa una cosa simile che può durare anche due anni.
https://www.allerganbeauty.it/domande-frequenti
Non so se è il caso di farlo adesso perché se inizio con gli ormoni ci sarà già una prima distribuzione di grasso sottocutaneo. E’ comunque un’informazione da non sottovalutare per rendere più femminile il mio volto.
Terminiamo la conversazione quando mi dice che ha visto le mie ultime fotografie online e sono bellissima. Mi fa un piacere enorme anche se non mi trovo poi così bella. Le dico che non pensavo nemmeno io in un solo anno di avere così tanti progressi fisici, è come una favola.
Più tardi su Facebook Trovo un link riguardo film ad argomento LGBT+
In serata ho una riunione online con l’associazione ACET dove si discutono le prossime iniziative. I 20 Novembre è il TDoor, giornata dedicata alle vittime della transfobia dove gli altri anni ci si trovava da qualche parte e si leggevano nomi e brevi storie delle ultime vittime. Non avevo mai sentito di questo evento, però lo scorso anno ero davvero all’inizio del conoscere un nuovo universo. Quest’anno faremo dei video e mi stuzzica l’idea di interpretare e raccontare una di queste testimonianze come se la vittima fossi io, ognuno racconterà in prima persona in una scena buia con una candela in mano.
Altra attività di promozione sociale sarà che faremo delle schede dove i volontari (noi) dicono chi sono e cosa fanno per ACET.
Il mio testo sarà una cosa del genere:
Iula, 56 anni, donna trans e coming out da 6 mesi anche sul lavoro. Non medicalizzata.
Lavoro attuale:
Programmatore donna per computer, app, siti web ad altissimo traffico.
Cosa fa per ACET?
Gestisce il sito internet, l’indicizzazione su Google, carica i contenuti.
Perché?
Aiutare la comunità trans, con le mie competenze professionali, mi fa sentire utile e che sto’ facendo qualcosa per il prossimo.
Il sabato seguente realizzerò una bozza di idea grafica.
Si fanno le undici e mezza quando terminiamo e sono davvero stanca di stare davanti al monitor tutta la giornata.