Ormai vivo solo per cercare di fare qualcosa in alcune serate e nei weekend. Mi sembra di essere tornata nel lockdown dove qualsiasi evento di socialità veniva precluso, ora possiamo muoversi, ma sembra che sia passata la voglia a tutti. Dopo essere rimasta in casa tutto il giorno a lavorare al computer, proprio non riesco a rimanere a casa e fare cose online.
Quando non piove esco a fare un giro in paese di venti minuti (poi finisce il paese) alla mattina (facendo finta di andare al lavoro), pausa pranzo (per aiutare la digestione) e prima di cena (torno dal lavoro), devo proprio prendere una boccata di ossigeno altrimenti ‘ne esco pazza‘.

Lunedì sera.
In serata facciamo i corso di Lettura Espressiva in versione online (che palle). E’ stata comunque una bella serata e ho imparato molto. A sentire l’audio mi sembrano tutti spaventosamente bravi rispetto a me, ma in alcuni casi faccio loro la stessa impressione.
L’ultima parte della lezione è la lettura di un brano tratto da Alice, ognuno che legge ci mette sempre più interpretazione rispetto al precedente. Al termine della lezione provo subito a registrarmi la voce, la prima versione non ho una voce propriamente femminile, ma sembra quella di un narratore professionista. Dopo faccio alcune prove aumentando la femminilità, ma peggioro solo il risultato.
Questo corso mi sarà davvero utile per trovare la mia voce femminile e aumenterà le mie capacità recitative.
Dovrò allenarmi a casa il più possibile, visto poi che lo spettacolo di dicembre in teatro è stato annullato dovrei avere il tempo necessario, manca solo la voglia a farlo la sera dopo il lavoro. Oggi poi causa pioggia battente non sono proprio uscita di casa!

Martedì pomeriggio (intermezzo a sorpresa)
Nel pomeriggio suonano alla porta, è Carmina la vicina delle torte che ne ha una fetta per me. Sabato scherzando le ho buttato lì l’idea di riprendere a fare le torte, mi ha presa in parola.
E’ una bella fetta e mi ha dato pure una crema ancora ancora calda.
Dopo il lavoro mangio qualcosa e non resisto ad assaggiare la torta, molto buona.

Martedì sera.
Parto alla volta di Milano per raggiungere il gruppo del corso di teatro, ci sono delle novità su come vogliono procedere per il futuro. Stavolta riesco a trovare un parcheggio a tre minuti a piedi, meno male.
Prendo il navigatore e non capisco se devo risalire la via o scenderla, per fortuna incrocio Davide che va nella giusta direzione.
Quando arrivano gli altri non resisto a dare un abbraccio a Silvia, Massimo e Elisabetta. Rosanna non la abbraccio perché arriva sul tardi ,quando siamo già tutti seduti ad ascoltare le novità.
Riassunto superveloce:
Lo spettacolo dicembre è stato annullato e il corso concluso.
Non ci sono i tempi tecnici in sei settimane per fare le prove, inoltre ogni volta mancano metà dei partecipanti per provare come si deve.
Massimo e Silvia non faranno più il corso avanzato per quest’anno e quello base sarà comunque molto diverso.
Si sono inventati un nuovo tipo di prodotto: compagnie teatrali amatoriali.
In breve chi vuole fare il teatro, sia esperti che con piccole esperienze alle spalle, può aderire a una di queste ‘compagnie‘ in modo da realizzare uno spettacolo.
Mondo in Scena non si occupa dell’organizzazione della compagnia teatrale in sè, che è gestita dai singoli membri che devono eleggere un loro rappresentante. Loro si occupano solo della regia e del coaching, Se poi ogni volta mancano i partecipanti o quant’altro non è un problema loro, ma della compagnia e dei responsabili.
Massimo fa il regista per la compagnia del nostro ex gruppo del corso, per mettere in scena lo spettacolo “Se sei strano, ti sposo“, quello annullato per dicembre.
Il costo mensile per ogni partecipante alla compagnia, la regia, affitto sala prove e varie è di 50€, che comprende un sacco di cose eccetto l’affitto della sala dove si faranno gli spettacoli, anche perché potrebbero esserci delle repliche in tempi e luoghi diversi.
Terminata la presentazione del progetto, abbiamo una settimana di tempo per decidere se aderire. Con Elisabetta interveniamo cercando di far capire che si deciderà di partecipare dovrà farlo con dedizione e frequenza e non considerarlo come nel corso se ho voglia vengo. Cerco di spiegare la mia esperienza con le Nina’s Drag Queens che era un corso organizzato come se fossimo una compagnia teatrale dove per due mesi e mezzo ci siamo impegnati incluse alcune domeniche facendo cose di cui nessuno di noi ne era capace in precedenza.
Massimo mi fa dei complimenti, anche perché è merito suo e di Silvia se ho scoperto la recitazione teatrale.

Dopo i frettolosi saluti, abbiamo il coprifuoco Covid alle ore 23:00, Vic mi chiede se posso dargli uno strappo a casa. Inizialmente sono confusa perché ho il panico da guidare dentro Milano, poi la sera, infine per accompagnare lui non posso più prendere l’autostrada e farmi la statale arrivando a pelo a casa. Se mi fermano non somiglio per nulla ai miei documenti e non so come le forse dell’ordine potrebbero prenderla, magari trovo uno stronzo…
Vic è un amico e secondo lui la strada è facile, così mi faccio convincere. Facciamo i tre minuti a piedi, trovo l’auto perché mi ero segnata la via, ma al buio della sera non era così visibile. Saliamo in auto e proprio in quel momento passa la pulizia delle strade e si ferma proprio dietro la mia vettura! Non so se l’essere donna mi ha aiutata, ma fa la retromarcia e mi fa uscire dal parcheggio.
Mentre accompagno Vic parliamo e per lui sono una donna, chi fossi prima per lui non c’è più oppure non c’è mai stato. Una cosa bellissima che accresce l’autostima per chi sono davvero, lavorando sola e da casa è difficile esprimere la mia femminilità senza riferimenti.
Alla fine arrivo a casa cinque minuti prima del coprifuoco, tutto bene.

Dina “Sei sempre elegantissima! Buio pesto ma…tu riluci
”
Commenti arrivati il giorno dopo.
In mattinata mi chiama Elisabetta per parlare di alcune cose relative a ieri sera. La lascio parlare un po’ perché è partita in quarta e poi le dico ‘devo darti una delusione‘ e le accenno alla decisione che non prenderò parte alla compagnia teatrale amatoriale e cerco di spiegarle i motivi, primo tra tutti la distanza da fare in auto la sera. Dopo una giornata passata davanti al computer la sera ho gli occhi stanchi e a volte anche l’attenzione, farmi un’ora di strada nel buio mi stanca tantissimo e poi ci sarà un’altra ora per tornare e dovrò combattere con il sonno. Insomma l’idea è interessante, ma non voglio rischiare di fare un’incidente d’auto per la stanchezza.
Poi c’è che mi sono iscritta al corso di Lettura Espressiva e farmi due sere di fila sarà stancante. Poi c’è il desiderio di fare il prossimo corso delle Nina’s Drag Queens a Febbraio, Covid permettendo.
Infine dovrei avere anche delle mansioni direttive e di coesione del gruppo, ma già organizzo le conversazioni al sabato, poi sono membro dell’Associazione Transgenere gestendo il sito web nel gruppo volontari e più avanti altri progetti.
Insomma non me la sento di impegnarmi in un progetto per sei mesi con altre cose in ballo.
Poi è anche perché lo spettacolo è ancora quello che abbiamo appena annullato. Il mio monologo lo conosco e mi riesce abbastanza bene e consideravo quell’esperienza come conclusa. Non ho voglia di trascinarmi per mesi a rifinirlo e aiutare gli altri nelle loro parti. Magari se fosse stato con un copione nuovo dove interagivo con gli altri e abitassi vicino Milano…troppi sé.
Rimaniamo che comunque io e lei potremo vederci in altri ambiti, siamo amiche no?
Silvia “Questo onestamente mi addolora molto…
”
Tu sei una persona speciale e se ti andasse di far parte della compagnia e poter fare il tuo magnifico monologo,se ti va, per te possiamo fare quando non te la senti di venire,le prove online con te…
Ti dico questo perché saresti un grande valore aggiunto oltre che a livello personale (che sai che ti adoro) anche a livello teatrale…
Poi mi scrive Elena A. che non c’era ieri chiedendomi di spiegarle l’accaduto.
“Però ad onor del vero non è colpa di nessuno, il momento sociale attuale prevedeva di per se' delle difficoltà. Mi spiace ma credo che avremo modo di vederci altrove
“
Noi di sicuro, chi ti molla? Le amiche si vedono quando possono.