Purtroppo la mia amica di Pontirolo nel cambiato il turno di lavoro e non può venire, quindi parto da sola in auto.
Arrivo al paese dove c’è il punto di ritrovo e seguo le indicazioni delle coordinate… cosa che non avrei dovuto fare perché un certo punto la strada si stringe molto, intorno a me ci sono dei camminatori che mi guardano strano del tipo dove vuole andare questa.
La strada si stringe ancora finisco in una corte strettissima dove non si può procedere oltre apparentemente, È troppo stretto per riuscire a fare l’inversione. Panico!
Dopo cinque minuti di tentativi riesco a girare l’auto e a tornare indietro, Ho avuto davvero paura di schiantarla macchina e di bloccare tutto. Sì , perché in quelle strettoie ci sono anche abitazioni anche alcune auto e non capisco come fanno entrare e uscire.
Torno sulla strada principale mi calmo un attimo e chiedo a due se ci sono dei parcheggi e mi indicano più in alto infatti c’è un sacco di spiazzi liberi.
Ovviamente sono in ritardo il gruppo già partito, li messaggio che cercherò di raggiungerli.
L’inizio del percorso un dubbio su un bivio ma per fortuna c’è un altro camminatore a cui chiedere.
Facciamo un pezzo di salita insieme silenzio sbuffando perché c’è un’umidità pazzesca e si suda tanto, poi mi fermo perché non riesco più a respirare e lui va oltre.
Riparto dopo circa 10 minuti raggiungo il gruppo che non stava salendo velocemente!
Li conosco di vista quasi tutti, ho fatto due trekking con loro.
Scherzando e ridendo saliamo su fino alla “Chiesa di San Pietro”, Dove ci fermiamo stanchi morti e attendiamo mezz’ora che ci sia il nostro turno per la visita guidata gratuita.
È stato culturalmente interessante, stancante per via dello stare con la mascherina tutto il tempo, la guida raccontato un po’ di cose utili.
Ripartiamo per fare circa un’ora di strada per arrivare al rifugio.
La parrucca nuova funzionato benissimo anche se era completamente lavata e anche i miei capelli veri. In effetti oggi c’è un’umidità troppo elevata soprattutto nel bosco.
Spero che regga il fondotinta e l’eye-liner che ho comprato ieri pagandolo un botto.
Dalle foto fatte nel pomeriggio avranno retto entrambi, anche se l’alone nei baffetti della ricrescita si vedeva un pochino. Non vedo l’ora di eliminare la barba!
Dato che le mie emozioni stanno ritornando, Mi sono trovata a ridere e spontaneamente e a volte incontrollatamente su alcune battute molto divertenti. Sembra strano a prima non ridevo immediatamente, Specie per delle stupidate che non ti aspetti.
Arrivati al rifugio c’è una grigliata di salamelle pazzesca con dei panini giganti. Nessuno pensa di mangiarsi i panini che ci si è portati da casa, Quindi si fa una breve fila e si mangia la salamella con birra.
Intanto il tempo è cambiato e minaccia pioggia, ma per fortuna regge bene, cadono giusto due gocce di numero.
Il ritorno che sempre stancante ma su alcuni momenti da sola, riordinando le idee e i pensieri della giornata, ma la maggior parte del tempo sono a chiacchierare con le varie persone del gruppo.
Quali pensieri? Che sono una donna, Insieme a degli sconosciuti, Che mi sembra di stare con amici di vecchia data, Nessuno si accorge che sono una donna trans, Il bello che non c’è motivo di dirlo. Sono immersa nella natura e mi sento bene. Stamattina quasi non volevo venire, ma ho capito che era il “vecchio me” che ogni tanto vuole uscire a fare danni.
Ogni tanto una vocina dentro di me si chiede “ma è tutto vero?”. Come se fosse un sogno.
Arriviamo al punto di partenza e ti saluto perché io ho la macchina più in alto di loro, purtroppo niente abbracci…
Mi faccio un’ora di auto e per fortuna non c’è traffico e arrivo a casa stanca morta.
L’idea era di andare subito a votare ma sono troppo stanca. Faccio la doccia e mi sdraio sul divano addormentandomi di colpo per 40 minuti. Mi sveglio sono ancora stanca però forse è meglio che prendo una boccata d’aria.
Non indosso la parrucca e mi metto una maglietta non troppo scollata e i leggins, mi guardo allo specchio comunque non sembro un maschio, cosa succederà il seggio quando cercheranno di riconoscermi dei documenti?
10 minuti di camminata e arrivo alla scuola, entro e mi dirigo nella mia aula, quindi entro gli dico la tipa della sezione dei maschi “Sono nella sezione di maschietti per l’ultima volta”.
La tipa guarda la collega fianco che risponde “è lo stesso” in dialetto.
La ragazza ha detto a consegnare le schede e le matite sorride, entro nella cabina e voto.
È andata meglio di quello che pensavo!
Eh sì, non hai idea dei casini alle votazioni accaduti alle trans della mia associazione…
una è andata vestita come maschio e per errore era nell’elenco delle donne,
la presidente è entrata quando hanno chiamato ‘avanti un uomo’ e una signora si è lamentata che ‘saltava lo fila’,
un’altra hanno scritto una nota nel registro che il riconoscimento non è stato possibile…
Decido mangiare il gelato per premiarmi. I gusti quando mi danno la coppetta esclamo “accidenti ma sono dello stesso colore, ora come distinguo i due gusti?”, con la gelataia quindi scherziamo un po’. Una volta certe cose spontanee non mi sarebbero mai uscite di bocca.
Torno a casa e per cena ho deciso di ordinare una pizza dagli egiziani, da quello che ho capito il titolare era un po’ incasinato e mi ha chiesto se potevo andare a ritirarla io di persona. Quando sono arrivata mi stavano finendo di fare la pizza e gli ho detto ma sei tu Iula, boh chissà cosa gli passa per la testa.
Tornando verso casa non certo punto mi si ferma a lato una motocicletta e la guida un tizio molto carino con la barba, che mi dice “sono rimasto prigioniero della tua cittadina…
”
Al momento sono rimasta un po’ lì sembrava un tentativo di approccio, il tizio sorrideva tanto, poi aggiunto “come faccio a uscire per andare a Vaprio
”.
“Sempre dritto per questa strada“, ed è andato via.
Oggi è stata una giornata davvero particolare, ma alla fine è andato tutto per il meglio.