Stamattina colazione al baretto in centro con Caterina, la salumiera. Mi preparo con un minimo di trucco, anche se di fondotinta questa mattina sembra che ne ho messo di più, si spande e copre parecchio, forse troppo. La cosa positiva è che fa risaltare le ciglia e lo sguardo femminile.
Mi guardo allo specchio e non mi vedo male. Poi per i capelli provo una spuma che ho comprato ieri per lisciarli e sembra funzionare, almeno sul davanti non sparano in tutte le direzioni.
Vado in centro e Caterina e già lì seduta con a fianco il suo pastore tedesco, si è fatta 5 chilometri di camminata e non ha fatto a tempo a lasciare il cane a casa.
Ieri ho scherzato nella chat che poteva venire anche la Nicoletta, che è la collega che vende il pane, ma non Zac il cane. Invece eccolo lì, enorme che guarda tutti i cani che passano e stamattina sembra che tutto il paese porti a spasso il proprio cane. Nessuno è andato in ferie?
Ah già, siamo all’aperto di fronte al bar nei tavoli esterni per quello vede tutto.
Mi chiede se ieri ho festeggiato, ma rispondo che è stata una cosa personale di riflessione, poi parliamo d’altro e smetto di essere la amica trans.
Ordiniamo la colazione e la ragazza del bar è in crisi, sbaglia a prendermi la brioche, poi dimentica lo zucchero. Caterina le chiede se è innamorata.
Poi arriva la Roby, una sua amica. Una signora intorno ai 40 anni con degli occhiali scuri con un’ottima montatura e capelli a caschetto di media lunghezza. Noto i capelli perché devo avere delle idee per come sistemare i miei, ho esperienza zero dei capelli lunghi, anche i miei non ancora così lunghi per farci un’acconciatura.
Parliamo un poco con lei, poi si rivolge al tavolo vicino dove ci sono due signore sui sessanta anni, che vedo spasso quando faccio colazione. Una è la Giovanna, zia di Roby, l’altra ha le labbra rifatte e un vocione, sembra lei la trans del gruppo e io la etero. Anzi non ho idea se hanno capito di me, in realtà non importa perché loro si spostano verso di noie facciamo due tavoli vicini, tutte a chiacchierare.
Passa una signora di colore, che è di Cuba, ha un foulard in testa con il fiocco, le chiedono se dentro c’è il ferretto, sì. Anche lei si accomoda. Le chiedono di Cuba e risponde che nella capitale adesso faranno il lockdown perché il popolo è indisciplinato.
Mi godo il quadretto di 6 donne over 40, sedute nel baretto in centro “a cicerare“. Non ho amiche in paese e questo potrebbe essere l’inizio di qualcosa, alcune poi fanno lunghe camminate sportive. Unica cosa negativa è che fumano tutte, sono anni che non frequento fumatrici e l’odore mi da fastidio, ma siamo all’aperto e cerco di ignorare la cosa.
Il gruppo si scioglie con i saluti, ognuna ha le sue cose da fare. Caterina deve lavare e spazzolare il cane, la Roby andrà in piscina in una villetta a prendere il sole, la zia le pacca la piscina e farà una camminata con l’altra signora. Io non so ancora cosa fare anche se ho una mezza idea di una lunga camminata lungo il fiume Adda.
Accompagniamo la Roby dal tabaccaio, lei ha dimenticato la mascherina e Caterina è entrata a comprarle per conto suo. Nel breve tragitto mi accorgo che sono davvero molto alta, quando ero maschio camminando con le donne non mi sentivo di essere così “in altezza“, forse lo ritenevo naturale.
Rimaniamo di fuori io e la Roby con il cane. Non so come, parliamo del lavoro da casa e anche lei non ne può più, abita da sola e mi dice che ogni tanto va a Milano inventandosi le riunioni. Mi viene un embrione di idea che potrei inventarmi qualcosa per frequentare tutte queste persone che lavorano da casa, oppure un raduno pausa pranzo ogni volta a casa di qualcuno?
La cosa bella di essere Iula è che aprendosi al mondo mi capitano tutti questi incontri e le conoscenze si ampliano spontanee. Come maschio non sarebbe stato possibile, non allo stesso modo, almeno non spontaneo e infatti ero molto solo.
Inoltre ho scoperto che il cancello dei garage se va via la corrente, usando la chiave si attiva una procedura a batteria che si apre comunque. A saperlo ieri non sarei rimasta prigioniera in garage, quando è andata via la corrente a mezzo paese, grazie Roby della dritta.
Grazie Caterina della splendida mattina, salutandola le ho detto che queste colazioni tra amiche mi piacciono un sacco!
Caterina “È stata una bella mattinata anche per me. Roberta è una ragazza fantastica. Organizzeremo ancora qualche colazione. Devo ringraziare Zac per avermi fatto incontrare R
oby”
Evita “Questa prima colazione, sia la prima di mille altre belle mattinate piene di amiche, piene di chiacchiere e piene di te!
“
Mario “Se ci pensi non dipende tanto dal sesso quanto dalla dinamicità o stagnazione delle relazioni.
”
Anche Dino cambiava tra pippottari, cinefili, nipponofili, illustratori,… Solo che ad un certo punto si è "arenato" ed ha smesso di avere relazioni fuori da una stretta cerchia un po' troppo "monolitica", senza troppe dinamiche. Credo che il trekking e gli incontri "letterari" che avevano un tema di fondo profondo abbiano smosso le dinamiche relazionali in positivo, il resto dipende da come Dino si è guardato dentro ed identificato in Iula
Si hai ragione, ma erano relazioni solo con maschi o quasi…e si era arenato tutto…
“Boh, a me sembrava che, persino in Prex, tu avessi sia colleghi che colleghe "normali" più di quanti ne avessi io a scuola. Che poi con le donne non si andasse oltre un certo punto per quanto potesse farti soffrire non ti ha impedito, ora, di rivedere colleghe di vecchia data.
”
Immaginarmi io fra qualche anno che lavoro lontano dalla scuola e vado a cercare o vengo cercato da più colleghi di quelli che si contano sulle dita delle mani (ed ho più di 100 colleghi) mi sembra più difficile anche se non cambiassi nulla in me (salvo forse cambiando in peggio, uniformandomi)…
Comunque sono solo considerazioni personali viste "da fuori", da amico di vecchia data. Certe volte non sappiamo neppure come ci vedono/vedevano gli altri
Ho anche una certa dose di incoscienza, mista a ottimismo , tipo un andare a cena con i Pippottari di vecchia data come donna…Oppure contattare ex colleghi in Prex.
Sono a villaggio crespi, una signora mi appena raccontato affannata le sue menate che spera di trovare un bar aperto per comprare le sigarette… non sarebbe successo a Gerardo.
Elena C “Si il bello è sentirsi sempre a proprio agio!
”
Rita “Scopri il mondo delle donne. Che combatte la solitudine meglio e bene, rispetto agli uomini! Un bacio grande! Se vuoi chiamare io sono a casa a fare le valigie….. Perché sciura? Se è una cosa negativa….no! Stai bene! Con questo caldo io quasi non la reggo una catenina al collo, ti assicuro!
La cosa è che stai accettando il cambiamento. Io in questo momento non sono così brava, spero di migliorare un po' con il futuro e tu mi sei di esempio
“
Penso alle “tante donne” che sono in me, in base agli interessi, lavoro, amicizie che frequento. Passo dall’essere una ragazzina, una donna di mezza età, fino a una signora over 50 in base a chi frequento. Sono sempre me stessa in evoluzione, ma non seguo uno stereotipo di femminilità che vorrei comunque raggiungere fino a dove riesco.
Non mi capacito di come a volte sembro una “bomba sexy” vestita bene e con la parrucca e altre volte rimango quasi al naturale dimostrando la mia età anagrafica. In ogni caso sono sempre a mio agio e forse questo è il bello della transizione, non fermarsi a essere una sola persona con lo stesso look, stessi capelli, stesso tutto.
Daniela “In effetti la versatilità è femmina
”
Romana “Mi mancavano i tuoi racconti di vita.
Sei splendida, belle le amiche, fonti inesauribili di gioia e spensieratezza.
Ti abbraccio meraviglia. "me stessa in evoluzione" davvero bello”
Sara/Passiflora “Ciao Iula! Mi piace leggerti. Senti, ieri ti pensavo: ho un abito e una maglietta che secondo me potrebbero starti e che io non uso affatto spesso. La maglia mi sembra in linea con alcune cose che ti ho visto usare, è molto carina. Il vestito non so se possa piacerti, ma… magari sí. Te li tengo da parte?
”
Siiii! Mi piace quando mi regalano le cose specie i vestiti!
“Eh ci credo!! Pure a me
”
Barbara “multiforme! Ma questo è il bello di essere umani
“
Pietro “Ciao, sono contento per te, ma questo te l'ho già detto. Se questo è un copia/incolla di quello del blog, attenta a errori e parole mancanti, si perde il significato…probabilmente le unghie lunghe non aiutano. Le idee e le amiche non ti mancano, fai dei tentativi per renderti le giornate più movimentate.
”
Ieri trekking con Gloria in Valcanale, eravamo in 13, giro tranquillo e giornata splendida…ho voglia di vedere gente nuova, con questo non vuol dire eludere gli amici del gruppo. Giovedì, Ryanair permettendo, si parte. Devo sistemare giardino e casa, e non ho molta voglia. Buona giornata.
Le unghie non aiutano, devo imparare di nuovo a usare le mani che non è una cosa negativa. L’ho buttato giù di getto e non l’ho riletto perché volevo uscire per una camminata a Crespi, all’ombra.
Pensavo non saresti andato al trek, ma hai fatto bene. Anche a me piace cambiare ogni tanto, motivo per cui si i trek di Felix erano così interessanti.