Svegliata alle sette e mezzo, mezza rinconglionita penso che devo farmi qualche foto sul letto come ricordo dell’anno trascorso. Un’anno fa riuscii a uscire di casa indossando abiti femminili e tacco alto per andare a 700 metri da casa in un parco. (vedi primo post di questo blog).
Sempre super assonnata guardo gli scatti, ma l’alone della barba si vede troppo. Non sono ancora pronta a mostrarmi al mondo così. Mi faccio forza e vado in bagno a radermi, metto solo il TVPaint Stick che nasconde l’alone, non è un fondotinta ma una specie di grosso rossetto color arancione. Torno a letto e faccio qualche scatto con il telefono. Questi vanno meglio, sono sempre io, ma passabile come donna. Ne pubblico una su Instagram (quella più artistica) e una su Facebook.
Ho anche un erezione e visti i trascorsi che non va bene rinviarla per giorni e penso che sia meglio masturbarmi. Siccome oggi è un anniversario penso di provare a indossare alcune cose dell’epoca tipo il seno finto coppa E (si è davvero grosso e pesa). Magari mi eccito come prima.
Come previsto non mi eccita più, meno male. Penso a varie cose senza eccitarmi abbastanza per venire, alla fine ci riesco solo pensando a un uomo senza volto che mi tocca, lo abbraccio e mi scopa (lo so che non ho una vagina, ma sono fantasie erotiche), però nell’atto finale apro le gambe da sdraiata sul letto.
Rispetto all’anno scorso sono cambiata parecchio, anzi direi evoluta.
Fuori fa caldo, ma non ancora così tanto e io devo perdere un chilo, quindi esco per una camminata di 5 chilometri. Indosso le scarpe sportive anziché i sandali, non so perché ma mi fa sentire meglio (i sandali sono un ricordo dello scorso anno, ma non sono mai stati troppo comodi).
Nella camminata penso parecchio a me e le cose trascorse in un solo anno, ma sono pensieri che arrivano e vanno via, tipo una meditazione camminata.
Gli unici pensieri che ricordo sono un paio di cose per lo spettacolo di Paprika e finalmente ho il quarto personaggio: la manager.
Tornatav a casa faccio una doccia e esco per fare benzina e andare al super. Esco dal garage e mi accorgo che ho dimenticato in casa il telefono. Mollo l’auto nel parcheggio di fronte a casa e vado in centro dal bankomat e poi a comprare il pane.
Incrocio dei vicini che saluto e finalmente il marito ha capito chi ero. Dentro prendo il pane e dall’altro bancone Caterina la salumiera esclama a voce alta “Iula, è vero che non tieni alla Juventus?
“, ieri ha vinto ma non si è qualificata per la champions. Rispondo di no e lei dice qualcosa. Varie signore in fila per essere servite ascoltano e ridono.
Sono sempre più spontanea.
Pago, torno a casa e recupero il telefono.
Faccio la spesa, ma prima bevo un ginseng al bar del super e poi me la prendo comoda e giro tutti i reparti.
Pranzo con gli spinaci appena comprati, che bolliti si riducono a un niente, ho carenza di ferro e devo mangiarli, ma con il limone altrimenti il mio organismo non metabolizza il ferro. Mi faccio un pisolino e una volta sveglia provo a sistemare il diario visto che ho 3 giorni di cose indietro.
La corrente va e torna varie volte, ho un portatile per cui poco male, ma senza aria condizionata non si riesce a stare in casa. Anticipo quello che avrei voluto fare dopo, andare da KIKO per i saldi. Scendo in garage, prendo l’auto e mi rendo conto che anche il cancello elettrico non va: sono prigioniera!
Sistemo alcune cose in garage e sudo parecchio. Finalmente torna la corrente, apro il cancello e salto in auto. Quando sono quasi arrivata al super mi accorgo che ho lasciato il telefono in garage, accidenti due volte in un giorno. Lì ho i buoni spesa di alcuni negozi per cui decido di andare solo da KIKO e cercare di non spendere in altri negozi.
Riesco a spendere 69€, alla faccia! Gli sconto fino al 70% in realtà sono solo sulla ‘fuffa‘, sui prodotti migliori è del 20%, meglio del prezzo pieno.
Passo da ‘Capello Point‘, ma anche qui le cose che mi servono non sono scontate. Infine all’Iper vado comprare il collutorio che ho dimenticato stamattina. Compro anche una mouse per i capelli, devo riuscire a sistemarli anche se con la capigliatura da pazza, le sopracciglia femminili e le unghie lunghe, per tutte le persone con cui ho a che fare sono indubbiamente una donna, anzi come ha detto al bar “Il caffè è per la signora
“, oppure da KIKO ero indubbiamente una cliente.
Per frasi brevi poi la mia voce al femminile non lascia dubbi.
Torno all’auto e torno a casa, arrivo al portone del garage e scendo ad aprire, torno a sedermi e scopro che il telefono era sotto il mio sedere. Non me ne sono accorta per niente, meno male che ha il guscio e non si è fatto nulla. Oggi ho proprio la testa per aria!
Perché tutto questo racconto?
Anche se sono da sola, ma non mi sento solitaria, faccio molte cose e me capitano parecchie per fortuna non drammatiche. Alla versione precedente di me, quella maschile, non capitava nulla di particolare, anzi non capitava nulla, nemmeno di interagire con le commesse.
Questa mattina ho fatto anche una foto di me allo specchio che ho usato come prima immagine del blog, volevo vestirmi allo stesso modo, ma poi ho optato per rimanere con il pigiamino che simboleggia che sono sempre una donna e non sono quando mi cambio.
Tanti sono stati i messaggi di risposta all’anniversario.
a Elena C
Grazie di essere amica, del regalo e delle tue osservazioni corrette. Questa settimana ho messo su quasi un chilo perché non ho camminato e non ho fatto quasi niente di motorio.
Questa settimana poi ho avuto dei giorni in cui parti del mio corpo erano più maschili delle altre, ieri sera erano le mie spalle, come dimostra anche la fotografiche ci siamo fatte insieme.
Stamattina le mie spalle per fortuna non sono più così, ma un po’ di pancia è rimasta purtroppo.
“L’essere umano è ancora molto lontano dalla vera essenza. Siamo bellissimi e complicati. Confinati in questa realtà fisica, combattiamo una povera guerra quotidiana.
“
Le nostre cellule ne sanno più di noi!
Maia “Non penso sia stato un anno facile, complimenti. Come sai che sei te ora? Chi sei?
”
Mi sento integra senza segreti. Libera.
“Dimostri aver forza, sensibilità, capacità di stare al mondo attenta a non portare disagi.
”
Dimostrazione di coraggio a mio parere.
Un anno che ha fatto molto bene a te e penso di conseguenza a tuoi cari. Credo sia difficile percorrere strade poco battute e arrivare ad un sentiero equilibrato ed armonioso senza troppi ostacoli da affrontare.
Auguri di buona vita Iula, ti sei conquistata ogni singolo istante.
https://www.iodonna.it/attualita/costume-e-societa/2020/05/28/marie-cau-la-prima-donna-transgender-a-diventare-sindaca-in-francia/
“Il mondo sta cambiando e ha bisogno di persone di gran coraggio e che dimostrano rispetto verso di sé. Basta nascondere sotto il tappeto tutto ciò che non rappresenta la normalità.
”
Animalesse “Felice primo anniversario!
“, “Ehi!! felicità
”, “Love you
”, “Bravissimaaa
”, “Fantastica Iula!
”, “BRAVA! Felice per te!”
Caterina “Questo si che è da festeggiare. È la tua rinascita
”
a Rebecca “Ho letto il tuo messaggio su Facebook, mi ha colpita molto. Da parte mia ho deciso subito di vivere una normalità da donna, cercando di passare Il più possibile come donna, ma senza esagerare. A differenza di te ho praticamente solo amiche CIS (etero), con loro ho scoperto che la mia dualità maschile-femminile per loro è una cosa preziosa, meglio di un’amica CIS.
Comunque prima o poi riuscirò a incontrarti, se mi ha consigliato la Laura L di conoscerti, significa che vali la pena. “
Organizziamo per lunedì sera in pizzeria.
Elena “Buon compleiula!
”
Barbara “Brava. Auguriiiiiiiiiii
”
Stasera trascorrerò una tranquilla serata a casa perché Luciana non mi ha risposto e sono un pò stanca dalla camminata di oggi e dal caldo. Forse uno stacco ci vuole ogni tanto.
Note varie e pensierini:
Mimetizzazione. Adeguarsi all’ambiente circostante. Se sei in montagna tutti con abiti tecnici, felpe, etc. Se indossi qualcosa di differente attiri l’attenzione e dipende se questo lo vuoi davvero.
Disforia per abiti maschili. Sono 7 mesi che non indosso abiti maschili e/o unisex come le t-shirt. Unica eccezione per i pantaloni da trekking che però potevi rimuovere la parte inferiore facendoli diventare dei pantaloncini. Quando ci ho provato mi viene a mancare il respiro, sento un senso di oppressione al petto.
La valigia. 1 anno fa, in Croazia, mi ero portata dietro parecchia e roba e una grande borsone per il make-up. Quest’anno in Trentino usando le stesse valigie c’è stata molta più roba e più utile.