Faccio il mio giretto in paese, ma sempre più breve perché fa già caldo. Torno e avrò una giornata di lavoro molto intensa, non riuscirò a risolvere un problema di programmazione e spero di non aver creato problemi nell’e-commerce dove lavoro. Anche dopo aver terminato mi rimane l’ansia fino al giorno dopo. Sembra che funzioni bene, speriamo visto che sono in ferie e mi dedicherò pochi minuti al giorni solo per verifiche.
Alle ore 18 parto in auto per andare all’aperitivo del mio gruppo delle ‘Conversazioni del sabato‘, sarà una serata di chiacchiera e saluti prima delle vacanze.
Sono molto stanca e ho il sole basso davanti tutto il tempo, riesco a sbagliare un paio di svolte non vedendo bene nello schermo del telefono le indicazioni del navigatore. Arrivo che ho solo voglia di andare a dormire, ma mi faccio forza perché è una settimana che non parlo con delle amiche in modo relax.
C’é anche Lauretti con il bimbo Riccardino di 3 mesi che è un amore, magari la prossima volta le chiederò se posso tenerlo in braccio, ho questo inizio di voglia di maternità?
Dopo pochi minuti siamo al completo e siamo una decina, ordiniamo da bere e assaltiamo il buffet, io ho una fame!
Elena C. mi porge un sacchetto di cartone, è il mio regalo di compleanno! Apro e dentro c’è una testa con tanto di capelli corti incollati. E’ truccata da donna, ma Elena dice che è una testa maschile e che è stata colorata alla sua scuola. Giusto per me: una testa trans, ma mi fa comodo per appoggiare una parrucca.
Sempre a “Elena C” chiedo come mi vede e nota che ho le spalle larghe (e un poco di pancia), dalla foto che facciamo è molto evidente la spalla, anzi sembra enorme!
Al mattino dopo la spalla sarà tornata ‘normale‘, ma la pancia ci sarà ancora. Pesandomi scoprirò che peso 82,5 Kg, in una settimana ho preso un chilo! Dovrò fare più movimento nonostante il caldo e mangiare più verdure. Ma questa sera non so ancora del peso e mangio 3 piatti di roba, più frutta e un dolce che non era granché.
Con Elena C e Pino imbastiamo un discorso sul potere della mente che può cambiare e guarire il corpo, lei cita alcuni guru che nei loro corsi super costosi aiutano con delle tecniche, da parte mia ribadisco che non ho nessun controllo cosciente su quello che avviene nel mio corpo. Pino ascolta e interviene con qualche domanda.
Elena C ribadisce che quando mi ha conosciuto le ero sembrato un ragazzo molto timido e che durante le conversazioni aveva bisogno di tirare fuori delle cose, con molto coraggio di fronte a degli sconosciuti, ma erano cose da nulla rispetto a quello che ho fatto dopo.
Adoro Elena perchè non ha sbagliato grammatica nemmeno una volta citando anche Gerardo.
Mentre Paola un paio di volte mi ha dato del lui, forse per via dei muscoli di stasera?
Mentre la cameriera dopo che ho pagato usando l’orologio, ha detto “la signora ha già pagato, resta da pagare 82€
“, oh! una piccola soddisfazione!
Dopo i saluti che stavolta ho avuto qualche difficoltà perché ero tanto più alta di tutti e davvero oggi non ero al top della femminilità, sono tornata a casa veramente stanca morta.
Gruppo trans su Facebook
“Voi come la descrivereste la sensazione di disforia? Imbarazzo, disgusto, tristezza?
”
Risposte
“Direi disagio, inquietudine, frustrazione, sconforto e costante delusione. Credo di poter paragonare le sensazioni provocatemi dalla disforia all'umor nero, quindi l'atrabile, la malinconia, la collera. Penso molto spesso che non abbia senso vivere una vita che non si vuole vivere. Quando esco, mi ritrovo nel mondo reale, dove tutti decidono il genere degli altri a partire dalla loro apparenza. Dunque, nel momento in cui, prima di mettere piede fuori casa, mi guardo allo specchio e non vedo una donna, sto male. Mi sento come se fossi costantemente ammalata o sottoposta ad una tortura, col semplice esistere
”
“Per me è un fondamentale senso di incompletezza e incongruenza, doloroso
”
“Quello che era la mia vita quasi sempre fino ad 1 anno e mezzo fa…
”
“Sensazione di inadeguatezza
”
“Un percorso differente, più sofferente ma stupendo.
“
La Mia risposta:
Una cosa interiore che vuole uscire, ma la tenevo segregata senza un valido motivo. Si presenta come un senso di soffocamento al petto (e non è gastrite come pensavo) , ora mi viene quando indosso qualsiasi cosa al maschile, anche una semplice T-shirt o pantaloni. Spero più avanti di risolvere questa cosa