Ho fatto una mini SPA, è bello essere tornata a una routine di normalità dopo due sabati in ferie. fa troppo caldo per farmi tutte le coccole che mi riservo di solito.
Ci sono due novità. La prima è che il seno effettivamente cresce e Seno+ funziona, lo sento “tirare” e il reggiseno imbottito mi da noia come se sfregasse. Due amiche mi diranno che è già quasi come il loro. La seconda novità è che la barba cresce sempre di meno e noto delle zone sul mento dove è sparita.
La giornata inizia bene, che fare oggi, visto che ho rinunciato al trekking? Fino a mercoledì non potrò prendere il sole per via delle sopracciglia tatuate che non posso toccarle, lavarle e metterci la protezione solare.
Nel pomeriggio andrò con il gruppo trans al parco Trotter a Milano e dopo che cosa farò? Scrivo a Barbara e poi a Daniela, in qualche ora riuscirò a organizzare una serata tra amiche, noi tre da sole che non ci vediamo da sole dallo scorso gennaio!
Non ho voglia di stare in casa con l’aria condizionata e dopo 9 giorni a “essere donna in montagna” senza poter indossare abiti femminili questa settimana ho sentito il bisogno di centrare la mia identità. In montagna indossiamo tutti abiti unisex seppur colorati e non c’è distinzione tra i due generi e forse anche per questo sono stata accettata come donna senza poterlo mostrare fisicamente al meglio. Rivedendo le fotografie in molti momenti avevo uno sguardo femminile, mentre quando ero coperta da bandana e occhiali scuri si vedeva solo un naso e mento maschili.
Prenoto una sessione al negozio Apple per mandare in garanzia l’orologio che ha un segno sul vetro perché se un giorno vorrò rivenderlo dovrò abbassare il prezzo. Avevo fatto la “Apple Care” che è stata molto costosa e quindi tanto vale usarla.
Arrivo al negozio e mostro la mail dell’appuntamento, ma non mi trovano nel loro elenco, dopo qualche smanettamento scoprono che ci sono, ma in un’altra sessione…dicono che devo attendere 30 minuti…mi faccio un giro per i negozi resistendo all’acquisto di abiti in saldo.
Poi in un negozio capitolo di fronte alle offerte ne compro degli anelli e dei braccialetti.
Al negozio Apple devo attendere ancora così mi lamento e riescono a trovare libera una commessa che prima dice che forse il danno non è così grave per l’intervento, poi chiede ad un collega e inizia la pratica sul suo iPad, e quindi mi dice che la spesa sarà di 65€! Cavoli! Quando mi hanno venduto il tutto non mi avevano detto di queste cose! La spesa tra Apple Care e franchigia fanno 150€ che è il costo della riparazione. Decido di non procedere ed esco indignata. Il marchio Apple mi piace sempre meno e negli anni stanno peggiorando su tutto, ad ogni aggiornamento e nei prodotti, il problema è che la concorrenza è molto molto peggio e loro lo sanno.
La nota positiva è che mi hanno trattata da donna da subito, merito delle unghie lunghe?
Giro un paio di negozi e finisco da Bottega Verde dove hanno sconti notevoli, chiedo dove sono i doccia schiuma e ne prendo due e mi guardo altre cose, noto che c’è una crema viso interessante, ma non c’è il tester, quindi chiedo alla commessa e da qui in poi mi sono comportata in modo molto femminile spontanea e con naturalezza. Lei ha aperto la confezione, l’ho provato e comprato perché ha un odore di fresco. Alla cassa faccio la tessera del negozio, compilo il modulo di iscrizione scambiando nome, cognome e genere, non è un documento legale e mi pesa un pò. Queste piccole cose burocratiche attivano sempre la mia disforia di genere. La commessa mi istiga: “se compro un’altro prodotto avrò un 20% di sconto“, allora guardo i rossetti se ne hanno uno del colore delle unghie. Esiste solo in versione liquida, da “travestito” non ero stata soddisfatta con queste cose, ma la commessa dice “lo metti e non si muove più
”, mi faccio convincere e sarà un bene perché si applica meglio e dura di più di un rossetto tradizionale, ma devi avere uno specchio per metterlo senza impastarti le labbra.
Mi fa lo sconto del 50% e non del 20% perché quel prodotto non aderisce alla promozione, non ci capisco più niente e decido di rinunciare allo sconto del 20% altrimenti spendo ancora di più. Facendo la tessera scopro con sorpresa che mi regala 3 prodotti da provare e la quantità nei tubetti non è poca come i soliti campioncini.
Fatta la spesa forno a casa.
Andando in auto ero tornata a fare gli esercizi vocali, erano 12 giorni che li avevo interrotti e mi sembrava di essere tornata indietro come tono di voce. Al termine degli esercizi la voce era tornata come volevo, forse anche meglio e sia al centro commerciale che nel resto della giornata mi sono sentita meglio con la nuova voce sempre più spontanea.
Nel primo pomeriggio parto verso Milano e fa un caldo umido assurdo con 36 gradi, parcheggio e vedo sul lato in ombra della strada che c’è Laura C con qualcuno. Dopo i saluti parlo con un FtM sulle Dolomiti, lui già è stato lì negli stessi giorni! Ha voglia di provare a fare una “strada ferrata” ma teme di non avere forza muscolare, ma gli dico che quando l’ho fatta 30 anni fa la forza fisica non mi era servita.
Arrivano anche altr* e siamo una dozzina, entriamo nel parco e ci sistemiamo su un prato all’ombra, ma il caldo si fa sentire.
Siamo tutti poco vestiti tranne Sofia che ha una parrucca e non so come faccia a resistere. Io ho la gonna perché temevo le zanzare, ma la tiro su fino alle ginocchia dal caldo e per fortuna la crema anti-zanzare funziona. Anche questa volta mi sembra di essere la più elegante e femminile.
Chiedo se abbiamo un argomento del giorno, non c’è e inizio raccontando l’esperienza con la poliziotta al trek, mi dicono che è normale vedere dell’omofobia nelle figure pubbliche anche se donne. Poi pongo la domanda se è legalmente proibito andare nei bagni del “genere in cui ci si sente” e non quello biologico. Nasce una discussione interessante sulle prime volte che lo abbiamo fatto, se ci sono mai stati problemi gravi, etc. Con noi c’è Elena che è un giudice e cerca in rete e ci dice che c’è una legge che lo proibisce, ma solo in ambienti lavorativi. Un suggerimento è quello di usare i bagni per i disabili che sono unisex. In effetti è complesso capire se una persona è del genere ‘consono’ al tipo di bagno. Se una FtM con la barba, quale bagno deve usare senza destare occhiatacce? Se io sono molto femminile e vado in quello dei maschi come mi guardano? “signora ha sbagliato…”.
Laura racconta un aneddoto “nel bagno delle donne c’era la solita fila per cui ero andata in quello degli uomini e molte donne mi hanno seguita, hanno pensato che se lo fa lei lo posso fare anche io”.
Parliamo anche degli spogliatoi e racconto di quando ho fatto la lezione di danza, ho visto facce stupite sul fatto che facessi danza, la cosa mi ha dato da pensare. In un anno sono passata da “adolescente” a una signora sui “23 anni” e ho fatto molto di quello che fanno le signorine in quel periodo, incluso danza.
Poi viriamo la discussione su tematiche più ‘alte’ e sulla ‘discriminazione’ che c’è sui documenti e codice fiscale. Scopro che hanno rimesso il sesso nella carta di identità, peccato perché quando dovrò rifarla sarebbe stata una cosa bella avere una foto femminile e Nome e Cognome, che non avrebbero fatto capire subito il mio genere biologico.
Una soluzione proposta sarebbe di non indicare sulla carta di identità il genere e mettere tutti i dati biologici sulla tessera sanitaria dove ha un senso indicarli.
Infine parliamo degli altri ‘gender’ dove anche io faccio confusione e per me sono cose nuove degli ultimi mesi. La discussione verte sul fatto che “se tra noi facciamo confusione” figurarsi cosa capiscono le persone etero quando gli dici chi sei.
Ci sono non-binary, agender, e un sacco di altre sigle strane.
https://www.fuoridaibinari.it/identita-di-genere-non-binarie/
Viene anche citato uno sport che non ho mai sentito (anche se c’è stato un film negli anni ’70 ispirato alla cosa, chiamato Rollerball), si chiama Roller Derby è ed è forse l’unico dove non c’è una versione al femminile e una maschile, ma si gioca in squadre miste e non c’è la palla.
https://wftda.com
Alla fine dopo due ore e mezza ci salutiamo, questa volta la discussione è stata interessante e proficua dal mio punto di vista.
In soli 15 minuti d’auto arrivo a casa di Daniela, le do’ la sua pochette (che contiene per lo più pillole varie) che aveva dimenticato a casa di Enrico e una borsa con fumetti vintage. La colpisce molto Capitan Harlock anche per i disegni. Il pirata spaziale ha colpito forte nell’immaginario di un sacco di ragazzi e ragazze di una certa età.
Arriva anche Barbara e nella stanza con aria condizionata parliamo un’oretta di sfoghi personali, come sono andate o andranno le vacanze, lavoro e varie.
Quindi usciamo alla ricerca di un ristorante pizzeria, il terzo che incontriamo di strada fa al caso nostro. Il servizio sarà lento e abbiamo fame, lato positivo è che passiamo la serata al fresco a parlarci.
Barbara nota che è quasi un anno dal mio viaggio in Croazia (parlando con il gruppo ACET sembra che lì non siano così aperti con le trans, ma a me è successo l’opposto accolta molto bene). Le sembra che sia passata una vita e dal mio vedere lo è stata davvero visto che ho fatto tante cose e incontrato un sacco di gente.
Mi chiede come vivo con i ricordi di Gerardo. Come li vivo? Ė strano perché è come accedere ai ricordi di qualcun’altro e raccontarli, mi manca il lato emotivo associato. I ricordi come Iula invece sono molto vividi e con emozioni allegate. A guardare le fotografie del trekking dello scorso anno vedo Gerardo, ma non lo riconosco come me stessa. Vedo un volto estraneo con cui condivido i ricordi.
Ho dei flash della serata, quando chiedo al cameriere se ci scatta una foto e sono molto femminile nel chiederlo, ma un poco imbranata nel mettermi dietro le ragazze sedute. Gesticolo con le mie unghie lunghe e parlo di qualcosa, vedo lo sguardo di Barbara su di me che mi vede come amica e donna. Alterno la voce femminile con momenti buoni e meno buoni, ma sempre in tono abbastanza femminile.
Finalmente a frequentare le persone mi aiuta nella mia ricerca di essere donna e solo con la pratica si ottengono dei risultati, l’allenamento serve, ma poi si deve mettere in pratica quanto appreso.
Torniamo alle macchine parcheggiate di fronte a casa di Daniela, ci abbracciamo e con Barbara più a lungo perché ha scoperto che sono alta come lei e di altezza giusta per appoggiarsi con la testa. Lo faccio anche io ed è bello, non sento nulla di sessuale, ma un bel calore al cuore.
E’ stata una bella serata tra amiche, torno a casa con il sonno negli occhi e la serenità nel cuore.
Comunque la serata di ieri mi è piaciuta molto, è stata rilassante e mi è servita per una stabilità emotiva. ogni volta che frequento l’associazione trans ho dei sentimenti contrastanti, sono delle persone veramente splendide, ma esteriormente siamo un circo. Frequentando le amiche trovo una normalità di cui ho bisogno.
Barbara “Quando vuoi
”
Daniela “Bellissima foto e altrettanto la serata
“
Daniela “Perché dici che siete un circo?
“
Esteticamente c’è un po’ di tutto…alcune sembrano mascherate…poi c’è la donna barbuta…e varie persone nei loro stadi della transizione…come persone le adoro, ma obiettivamente ‘visti da fuori‘ tutt* insieme non credo facciamo una bella impressione.
“Ah, in questo senso, capito. La vita è bella perché è varia, si potrebbe dire banalmente
“
Barbara “Io ho appena deciso che parto per il campeggio il 14 con mia figlia, entrambe ci siamo dette che abbiamo bisogno di silenzio e tranquillità. Per te mi sa che il campeggio è troppo
“
Più che altro mi fa male la schiena a dormire…poi finché non elimino la barba meglio di no, non che la cosa importi molto ai campeggiatori, ma è l’unica cosa che mi mette ancora a disagio.
“Chiaro
“
Elena C “Sei bravissima nei racconti! Sempre pieni di particolari e di pensieri intimi.
”
Sergio “Quando parli dei ricordi che hai in comune con una persona ormai estranea a te mi ha fatto pensate in sacco. Quando guardi Gerardo quindi non è solo un “contenitore” ormai lontano da te (non mi viene in mente un termine più consono, sorry) ma anche una persona che ha vissuto una vita lontana da te.
”
In circa 1 anno la tua mente ha cambiato completamente la concezione che hai di te stessa.
Non ti senti più Gerardo? Oppure non vuoi più sentirti lui e quindi hai chiuso tutto fuori? È inconscio o è un tuo volere?
C’è stato un cambiamento graduale e una liberazione mentale che ha prodotto anche cambiamenti fisici e energetici.
Non è stato facile e non volontario in molte cose che sono successe da sole. Ho provato a eliminare Gerardo, poi a integrarlo, ma non ha funzionato. Solo il tempo e vivere come donna “a tempo pieno” mi ha reso quella che sono adesso.
Io mi sento ‘me stessa’ e ‘normale come prima’, ma non ho più modo di fare il paragone. Anche il muoversi, parlare, gesticolare mi dicono che è molto femminile e da parte mia non “sento questa femminilità” è tutto normale come se lo fossi sempre stata.
Penso che il cambiamento profondo sia un bene, non mi sento vestita da donna, ma una vera con un percorso ancora da fare e che non credo terminerà.
“Ma l’essere stata gerardo quindi non ti ha fatto diventare quella che sei ora? gerardo per te è sempre stato sbagliato? Quello che mi chiedo è se il passaggio è stato un inizio completamente da 0 o un nuovo inizio con un background passato. Stai vivendo tutte le fasi di una persona in meno tempo? Intendo tutti i passaggi che una ragazza affronta nella vita (ovviamente in tempi più brevi). Scusami se ti faccio ste domande ma son curioso
“
Figurati, mi dai da pensare.
È stato un nuovo inizio con un background, come diceva Troisi “ricomincio da tre”, ma le cose che ho fatto e come mi sento è quella di una ragazza che affronta a tempo accelerato una serie di fasi di crescita,
Pietro “Ciao, letto. Istruttivo per chi non conosce questo mondo. Scrivi bene con semplicità e chiarezza.
”
Pietro invia un post molto interessante su una cosa che non avevo mai sentito “In alcuni Paesi esistono biblioteche dove puoi “prendere in prestito” una persona, invece di un libro, per ascoltare la storia della sua vita…”
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=916037995583538&id=100015320388403