Ultimo giorno di trekking anche se non ufficiale, molti sono già partiti di prima mattina altri partono dopo colazione. Paola aveva deciso di fare un giorno in più. Andremo con il gruppo degli amici romani dello scorso anno a fare il trekking che avremmo dovuto fare ieri se non pioveva.
Dagli impianti del Latemar. Saliremo con 1 cabinovia e 1 seggiovia fino a Passo Feudo (2175 mt.). Il costo del biglietto e stata una mazzata ben 19€ andata e ritorno.
Di qui cammineremo fino alla Torri di Pisa, percorreremo l’anfiteatro roccioso del Latemar fino alla Forcella dei Camosci e di li proseguiremo completando il giro dell’anfiteatro naturale.
Facciamo i due pezzi di cabinovia in seggiovia, vedendo anche tre marmotte sotto di noi. Arrivati in cima al rifugio dopo pausa pipì iniziamo la salita che si rivela molto dura circa 350 metri di dislivello. Io ho il fiatone dopo poco.
La salita e tutta gradini di roccia fino in cima quindi molto faticosa, arriviamo a rifugio che e veramente pieno di gente e dopo una piccola pausa proseguiamo verso un canalone con strapiombi da tutte le parti e di fronte a noi le Torri di Pisa.
Queste torri sono delle colonne di roccia leggermente inclinate da qui il nome veramente spettacolari.
Siccome ci sono gia stata lo scorso anno e anche altri del gruppo in realta non stiamo li molto a guardarle a fotografarle e proseguiamo scendendo in un canalone dove in fondo c’è un po’ di neve.
Quindi proseguiamo in discesa e entriamo in questa vallata enorme detta lampi teatro perché c’è un panorama molto lontano di montagne pazzesche sembra un teatro gigantesco.
Arriviamo quasi in fondo ma Paola Stanca decide l’ultimo pezzettino di non farlo quindi facciamo una scesa molto veloce degli ultimi 300 metri di dislivello e ci si affaccia un panorama su tutta la valle aldilà della fitte altro un panorama veramente bello.
Scendiamo verso Paola e facciamo pausa pranzo e notiamo che vicino a noi c’è un buco molto ampio e ci sono due persone sul lato, Elena va a chiedere cosa fanno torna ci racconta che e un gruppo di speleologi di Bologna che ci sono alcuni di loro che sono all’interno di questa grotta profonda 70 metri. Però loro riescono a scendere solo qualche decina di metri perché c’è ancora il ghiaccio e sotto dicono che fa freddissimo.
Li trovate su Facebook “Gsb – Gruppo speleologico bolognese”.
Finito il pranzo andiamo li a vedere più da vicino il nostro amico quinto che ha la macchina fotografica professionale fa qualche scatto proprio mentre gli ultimi due stanno risalendo bagnati fradici infreddoliti pero a sentire loro felici.
Ci avviamo dopo averli salutati tornando sui nostri passi, ma dividendo c’e un certo punto perché alcuni vogliono salire su al passo dei camosci un piccolo dislivello.
Io e Paola proseguiamo sul sentiero del ritorno, ad un tratto vedo uno zainetto giallo dello stesso colore degli speleologi ed improvviso da un buco esce una testa anzi un caschetto e c’era uno di questi ragazzi che era dato per i fatti suoi esplorare quell’anfratto.
Ci fermiamo vicino alla pila di sassi ad aspettare gli altri e parliamo dell’argomento trans, sul casino che c’e, la sessualità e se la gente piace farlo in maniera passiva o attiva (davanti oppure dietro) e se queste trans prostitute come fanno avere ancora il pisello funzionante.
Riassumo che le trans giovani sono quelli appunto che siccome hanno una carica notevole di testosterone riescono a essere donne e avere il pisello funzionante perché altrimenti dopo circa tre anni inizia atrofizzarsi e si diventa sterili.
Poi parliamo di me, su che tipo di trans sono voglio essere e che tipo di rapporti di amore o di sesso puro avere, in effetti con Paola di queste cose non ne ho mai parlato. Diciamo che a parte magari mettermi con una ragazza lesbica un’ottima alternativa sarebbe di provare a stare con Ulisse in modo da verificare un po’ di cose sia tecniche sia di sesso Che di amore senza correre grossi rischi visto che ci conosciamo da un po’.
L’unico problema che Ulisse facendo l’attore adesso sarà molto difficile riuscire a vederlo di persona.
Le racconto che io sono una trans e il mio scopo e essere donna ma essere identica le altre cioè non essere vistosa non sembrare una bellona superdotata e non fare quelle cose tipo pagamento o casini vari, poi per l’operazione se lavora fare si vedrà più avanti.
Il gruppo ci raggiunge e smettiamo di parlare tra di noi e ricominciamo la camminata tornando verso le Torri di Pisa.
Non è difficile da fare, ma la stanchezza di sei giorni di trekking comincia a farsi sentire io e Paola siamo veramente stanchi e con le gambe a pezzi.
Risaliamo la zona delle Torri di Pisa quasi senza guardarle e arriviamo a rifugio e quindi scendiamo quasi subito. Una discesa lenta io lei e Quinto, parliamo un po’ di tutto in una parte anche del tipo di operazioni che si fanno, vagino-plastica, piselli per le donne che diventano uomini casini vari, dietro di noi due c’è Quinto che ascolta però non dice niente e quindi non so che impressione ha avuto.
Il resto del percorso in discesa e privo di storia molto bello di panorami che apprezziamo relativamente dalla stanchezza arriviamo a rifugio vicino alla funivia beviamo una birra e scendiamo di sotto con la funivia.
Paola G “wow che bel racconto,deve essere stato bellissimo davvero,hai degli ottimi amici! ed è un segnale che i tempi sono davvero cambianti,siamo ancora tanto indietro ma rispetto anche a soli pochi anni fa sono stati fatti passi da gigante
!”
Graziano “buon compleanno! Primo anno "woman mode…" di questi giorni lo scorso anno ci sei venuta a trovare, ricordi?
“
Pietro “Sono contento per Te…originale la candela, la torta sarà stata una Sacher? Ancora tanti auguri per il tuo anno 1.
”
Elena “Iula, ho come l'impressione che questo tuo primo compleanno non te lo dimenticherai più!Ancora auguri per la tua nuova vita amica mia!
”