Oggi al solito colazione preparazione e andiamo al punto di inizio del trekking. Faremo un tratto insieme e a un certo punto un gruppo continuerà a fare quello facile e l’altro gruppo andrà su in cima al monte Mulaz circa 2900 metri con un dislivello di circa 1200.
L’unica incognita e che prevista pioggia già di prima mattina quindi a un certo punto se il meteo peggiorerà torneremo indietro.

L’ascesa e tutto sommato abbastanza veloce, Al principio e una specie di boschetto poi si dirada e diventa tutto sassi. Arriviamo quasi su in cima dove c’è il bivio per il rifugio o per salire sulla cima del monte, dei nuvoloni scuri arrivano. Di fronte a noi e lo spettacolo incredibile delle Pale di San Martino con i nuvoloni dietro in arrivo.
Decidiamo di andare in cima la montagna e di fare una breve sosta e di scendere subito.
Quest’ultima ascesa e molto impegnativa con solo un paio di pezzi molto brutti, pensavo peggio.

Pietro guardando una foto: “Wow, Ma sei dimagrita?
“
Questa mattina che Paola mi ha detto la stessa cosa “com'è che tu dimagrisci mangiando cosi tanto?
“
Mi si e ristretta la vita, tanto che i pantaloni taglia 44 mi stanno larghi. Tutto il tempo della camminata ho dovuto tirarmeli sempre su perché cascavano. In alcuni momenti della scalata ero distratta anche da questa cosa. Altra distrazione era mettere togliere continuamente gli occhiali scuri a seconda se cielo le nuvole che coprivano il sole. Infine spesso ho messo lo sanno labbra per non far seccare appunto le labbra. Una manutenzione continua!

Per strada incontriamo un tizio a cui si sono aperte entrambe le suole degli scarponi che erano evidentemente vecchi l’ho aiutato perchè io ero l’unica che aveva il nastro americano, che e un nastro adesivo telato largo gommoso e che una volta che si attacca tiene tantissimo. Ho fatto una buona azione.

A un certo punto Luigi mi chiede se gli faccio una fotografia con dietro questo scenario incredibile mi faccio una lui e poi me ne fa lui una me. La cosa bella e che ci conosciamo da tre giorni mi ha sempre dato del lui e finalmente da oggi mi ha dato del lei quindi ma detto “se in questo punto ti senti sicura fai la foto
“.
Oggi devo dire che mi sentivo più femminile delle altre volte nelle scalate, lo si vede anche dalle fotografie, purtroppo questa mia nuova femminilità mi porta ogni tanto a sentirmi meno sicura, leggermente preoccupata o non perfettamente a fuoco sul percorso e dove mettere i piedi, diciamo che sono più distratta.

E abbastanza impegnativo fare la scalata e avere il nuovo portamento fisico quindi camminare come una donna, senza distrarmi dal dove poggiare i piedi. Lo zaino è uno con uno schienale realizzato appositamente per la schiena femminile e devo dire che lo sento molto comodo.

Arrivati in cima al posto della croce qui c’e una campana che si può suonare. Mangiamo molto in fretta anzi troppo in fretta e io ho poca fame.
Praticamente dopo 10 minuti iniziamo la discesa in gruppi di quattro. Scendere per queste rocce e molto impegnativo e in alcuni punti si scivolava sui sassetti avevo davvero timore di mettere il piede dove non dovevo di farmi una bella scivolata. Per fortuna andato tutto bene nessuno si e fatto niente.
A un certo punto dico una battuta sulle mie unghie smaltate e lunghe. Daniela, L’accompagnatore donna, perché non si dice accompagnatrice, mi dice “le avevo notate subito l'altro giorno con invidia
“.
Piccola soddisfazione femminile! Purtroppo quando una cosa diventa normale la maggior parte del tempo non ci fai caso, pero sai che ci sono e che le hai!
La discesa e stata molto stancante in parte perché sono scesi molto in fretta e in parte questo e il quarto giorno di trekking.
In un paio di occasioni mi sembrava di camminare dormendo.
Finalmente siamo arrivati al rifugio molto in basso e ci siamo bevuti una birra Radler, che questa volta e stata veramente rinfrescante.

Abbiamo ripreso la discesa per l’ultimo tratto fermandoci giusto poche centinaia di metri prima delle auto permettere I piedi a mollo in un torrente li vicino. L’acqua era veramente gelida, ma è stata davvero rinfrancante.
Nell’ultimo tratto Daniela mi chiede “ma rispetto all'anno scorso sei molto più veloce
“, se ne e accorta che ho più energia e cammino molto più rapida, infatti sono rimasta dietro il gruppo senza particolari problemi. Gruppo che lei ha definito “siete dei mostri
” nel senso di ridurre i tempi di percorrenza nel percorso.
Le rispondo che mi sento piena di energia e la recupero molto prima, quasi come se fossi ringiovanita di almeno cinque anni.
Questa sera ci sarà solo la cena e poi subito in camera a riposare perché sono stanca morta. Durante la cena in sala c’era la moglie del gestore in sala. Una bella signora alta bionda, di lei ho osservato l’acconciatura dei capelli lunghi, il portamento sempre eretto, lo splendido vestito in stile tirolese con una gonna corta, le gambe lunghe e sandaletti ai piedi, insomma non l’ho guardata come donna vista da un maschio, ma come vorrei essere.
A cena avevo indossato i pantaloncini corti a fiori e ho destato troppe occhiate. Lo stacco cosce va dosato.