Sveglia alle 3:40 anche se sono già sveglia da un po’ nel letto. Doccia, barba con rasoio elettrico, trucco minimo.
Fuori piove e ci sono un sacco di lampi. Beviamo un caffè e saliamo sulle auto che ci porteranno nella zona dove vivono liberi camosci, cervi e caprioli. Il viaggio in auto è da film con il buio, i fari del fuoristrada sul sentiero e la pioggia che diminuisce mano mano. Arriviamo e smette di piovere, aspettiamo dieci minuti che inizia ad albeggiare e iniziamo la camminata nel bosco stando in silenzio e facendo meno rumore possibile.
La guida mi fa un cenno e mi fermo, guardo nel binocolo e vedo di sfuggita un camoscio.
Rimaniamo in silente attesa per dieci minuti, ma non passa altro e proseguiamo.
Per la guida sono un maschio anche se dalle foto non lo sembro molto, però il mio aspetto fisico va bene a tutti e non ci penso più.
Percorriamo un sentiero pieno di fiori e con l’albeggiare il bosco ha dei colori pazzeschi.
Riusciremo a vedere dei caprioli molto distanti, un falchetto, una poiana e tre marmotte.
Tornati in auto ci dirigiamo a una baita per un raduno, commento e spuntino.
Le guide hanno tutte una certa età e raccontano storie, aneddoti e come si gestisce la fauna locale compresa la caccia controllata.
Sono persone affascinanti e cordiali.
È valsa la levataccia per vedere il risveglio del bosco.
Evita “Certo. Ne vale sempre la pena quando si tratta della natura. Uno spettacolo incredibile che solo una mano divina può creare.
“
Elena C “Anch’io voglio ascoltare persone affascinanti che ti raccontano storie. Mi ricordano le storie che sentivo da bambina che mi trasportavano nelle fantasie più emozionanti e pazzesche che la mente era in grado di inventare
”
Tornati in albergo dormo mezz’ora Poi messaggio un po’ di persone e quindi è ora di scendere a comprare qualcosa da mangiare anche se non ho molta fame.
Scendo in centro e vado dove vendono lo speck all’ingresso e l’omino c’è un tizio che mi chiede di assaggiare lo specchio dico che già devo comprarlo ma me lo fa assaggiare per forza va bene entro e di spalle mi dice guarda che facciamo anche i panini o bello allora gli chiedo due panini e li fanno anche col formaggio fuso allora gli dico uno con formaggio fuso e uno solo speck che lo mangio più tardi, mi fa pagare solo 10 € per tutti e due e mi da un sacchetto. Con dentro due panini e un tovagliolino e non ho idea di come sono fatti questi due panini. Mentre attendevo mi guardo intorno e vedo che ci sono delle Marmellate meravigliose quindi nei prossimi giorni penso che le comprerò. Torno in albergo abbastanza in fretta e intanto mangio il panino col formaggio fuso e lo speck e ve lo apro e vedo che è una specie di focaccia enorme con dentro almeno due etti di speck quindi ma mano lo mangio anche se fa caldo però ne lascio metà perché effettivamente è troppo. Domani come pranzo Frau. Un panino e mezzo.
Partiamo per fare questo trekking facile in macchina sono con una coppia di Bologna che non avevamo interagito prima quindi un po’ ci conosciamo durante il viaggio. La cosa bella che. Non conoscendomi e mi trattano. Da donna e tra l’altro noto che la mia voce è più sul femminile.
Quindi arriviamo al punto di inizio della funivia ci raggruppiamo con le altre persone siamo in totale 14 io e Paola prendiamo questa seggiovia e arriviamo su in cima intanto parliamo un po’ delle nostre cose. Il trekking dura tre ore è molto facile non ha quasi dislivello però c’è un bel panorama.
In cima c’è un rifugio e sulle tegole del tetto c’è scritto ‘ciao’ non so perch ma io ho letto ‘Ciro’, vabbè sono stanca. Al bar chiedo un ginseng e mi chiede se voglio lo zucchero gli dico che non serve per il ginseng che hanno loro invece amaro e va zuccherato quindi mi metto appena appena e in effetti così veramente buono.
Mentre bevo ginseng mi chiama il mio dentista spostando l’appuntamento al mattino lo avviso. Che sono in alta montagna incredibile anche quando ho scoperto che avevo il dente che mi faceva male l’avevo chiamato dalla montagna.
Rientriamo il percorso a ritorno è leggermente noioso vabbè, con Paola riusciamo un po’ a parlare la maggior parte degli altri partecipanti per molto silenziosa.
Nel viaggio di ritorno in macchina sono ancora con la coppia di Bologna e succede una cosa curiosa per il discorso della trans, all’inizio mi esce una risposta un qualcosa che dicevano con un tono molto molto basso e la signora mi da del tu in forma maschile, me ne accorgo e quindi parlo con voce più femminile e lei poi non sbaglia, quindi lei mi ha risposto inconsciamente senza guardarmi sentendo la voce maschile automaticamente ha usato una grammatica maschile.
Arrivata in albergo mi bevo una tisana con il finocchietto e una fetta di torta intanto si parla con gli altri dell’altro gruppo quelli che sono nel pomeriggio sono rimasti e altri che sono andati in giro in mountain-bike.
Cena divertente e rilassante al solito, Paola mi fa notare che continua a tenere con la sinistra la forchetta in modo troppo maschile che ci faccio forza, lo conferma anche a Laura però effettivamente mi sembra di non riuscire a tenere fermo il cibo dovrò allenarmi.
Ho dei flash della serata io che guardo Stefano che parliamo e lui mi guarda e il suo sguardo interessato. A me cioè quello che sto dicendo e non al mio aspetto fisico. Capisco che che va tutto bene e che quello che voglio però non ci sono ancora abituata.
Ho osservato Laura che parlava con Livia e li vedevo gesticolare fare un po’ di espressioni facciali mentre raccontavano le cose soprattutto Laura che raccontava e poi Livia che ascoltava quindi anche in che posizione stava che ogni tanto annuiva con la testa stato anche un piccolo corso di comportamento.
Al termine della cena siamo stati 10 minuti all’esterno comincia a fare fresco salutato tutti e sono tornato in camera perchè il sonno cominciava a farsi sentire cavoli sono in piedi dalle quattro!
Laura C “Goditela tesoro, te la meriti questa vacanza, bella signora
”