Stamattina avevo un pezzo di sogno che era interessante ricordare, ma non c’è stato verso come quando ti rimane qualcosa sulla punta della lingua.
Poi ho fatto una camminata in paese, ma ho indossato la gonna sopra il vestito giallo con il tulle perché non mi sembrava il caso. Forse è troppo giovanile per me oppure sembro troppo figa?
Ho dovuto indossare capellino e occhiali, c’è stata una leggea disforia che poi uscendo di casa è passata.
Mentre ero in giro ho meditato sulla mail da scrivere all’avvocato transgender Marco Negri , che ho scoperto che il diventato il sindaco di Pavia.
A metà mattina è arrivato il corriere Amazon ed è stato bello scendere subito di sotto senza preoccuparsi di come sono messa, vestita, truccata.
Sul lavoro il capo mi ha modificato la mail aziendale! ora sono iula@ anche nella email.
Barbara “Evivaaaa!
“
Dovremo ‘fare la festa di addio a Gerardo!‘ Magari organizzo davvero qualcosa a fine Agosto.
Andy (ho scritto a amico che abita in Germania da molti anni)
Cavoli dopo 5 anni dall’ultimo messaggio su LinkedIn…da parte mia un’importante novità da quest’anno…sono diventata una donna trans… Da tre settimane ho avvisato anche in azienda e tutto è filato liscio. Ho una nuova vita e un sacco di nuove amicizie quindi tutto bene.
“Ciao! e… wow! Decisamente non possiamo competere sul fronte novità. Sono contento che le cose siano andate bene.
Non è per niente scontato. Un grosso abbraccio e un grande augurio di cuore perché tutto continui altrettanto bene.
“
Poco dopo le 3 del pomeriggio arriva Caterina in auto e andiamo a fare shopping in un paese qui vicino dove c’è un negozio che vende abbigliamento a basso costo e anche capi con lievi difetti e quindi con forti sconti.
Non ho messo la parrucca perché oggi è iniziato un caldo estivo sopra i 30 gradi e non mi sembrava il caso. Mi sono truccata bene e solo sul tardi mi sono resa conto che non ho tolto la mascherina nemmeno un istante! L’importante è che io mi senta a mio agio.
Per strada parla soprattutto lei che è una gran chiacchierona. Inizio a imparare come inserirmi nei discorsi. Abituata a parlare con i maschi per una vita dove si deve fare a turno non mi sono ancora liberata di questa cosa quando parlo con un’altra donna dove posso, anzi devo, iniziare a parlare quando lei ha quasi finito.
Arrivate entriamo nel negozio, lei ha dimenticato la mascherina e ne presto una. Il negozio non è molto grande, ma ha un sacco di cose.
Caterina mi dice che deve comprare un paio di cose per il marito, prima penso di andarci anche io al piano di sotto, poi una leggera disforia mi prende e accetto il suo suggerimento di iniziare pure che mi raggiunge.
Noto che c’è una quantità assurda di pantaloni da donna e mi viene un piccolo pensiero al reparto uomo che non sento più mio, anzi ho una specie di repulsione.
Passo in rassegna tutto il campionario e ci sono vestiti bello, ma che costano intorno ai 40€, sempre poco, ma siccome oggi è shopping per stare con una amica non voglio spendere più di 20€ per ogni cosa. Trovo una paio di magliette da donna poi trovo una giacca a vento leggerissima di colore viola e in basso una specie di pizzo. La misura e il prezzo vanno bene. Ho una giacca a vento comprata lo scorso anno scontata a 130€ e non l’ho mai messa, provata l’altro giorno è troppo grande per il mio fisico di adesso.
Provando gli abiti anzi appoggiandoli davanti mi specchio e vedo un’immagine rassicurante di donna, alcune ragazzine mi danno un’occhiata ma penso solo perché sono molto alta. Rispetto alla maggior parte delle acquirenti sono ‘figa‘.
Vedo un abito rosso con cerniera dietro fino al collo, ha anche uno spacco dopo le spalline, decido di provarlo nel camerino. Non riesco a tirare su la zip fino in cima, esco lo stesso e mi specchio. Mi sta benissimo. Arriva Caterina che mi dice che la zip si era bloccata da un filo, me la tira su e nello specchio una figona mi saluta.
Cerco di abbassare la zip con difficoltà, sarà divertente togliermelo, ma decido di prenderlo lo stesso perché avendo le spalle larghe è difficile trovarne uno con la zip che arriva in cima. Spero di non dover chiedere a una vicina di abbassarmi la zip!
Osservando gli abiti mi viene da pensare a cosa mettermi per un eventuale appuntamento con un uomo, è qualche giorno che mi ronza questo pensiero e anche di provare con un’app specifica LGBT a fare un appuntamento di prova.
Ci sono molti abiti della taglia L, ma per i pantaloncini e leggins solo taglie piccole. Ci sono anche tanti abiti di taglie più grandi della mia e che avrebbero fatto felice Gerardo, forse sono per donne con tanto seno perché l’altezza è comunque limitata.
Usciamo e entriamo nel negozio a fianco, sempre stessa azienda, ma con altri prodotti. Compro un tappetino per il bagno da 3€ e penso a tutta la fatica che ho fatto nei mesi per pulire e lavare quello che ho adesso. Mi spiace per l’ambientalismo, ma costa di più pulirne uno che comprarlo. Poi vedo la sezione mutandine e perdo alcuni minuti a cercare invano di capire le taglie, sembrano che siano 2 misure diverse da quelle conosco. Rischio un paio visto che costano pochi euro. Ci sono anche reggiseni divisi per ‘ferretto‘ e ‘senza ferretto‘, ma anche qui rispetto alle misure che conosco è un delirio, decido di lasciare perdere.
Torniamo in paese e parla soprattutto lei, ma va bene. Parliamo ancore del colloquio che ha fatto per cambiare lavoro, ma sempre in un negozio di salumeria. Mi accenna che se entro due anni non trova nulla cercherà di andare in pensione anticipata. Qui mi coglie una folgorazione, se cambierò genere all’anagrafe diventerò una donna con i benefici dell’andare in pensione prima. Non so se sarà un bene però è una cosa interessante rispetto ad andare in pensione nel 2033 come mi ha scritto l’INPS, quindi dieci anni prima?
E’ stata un’esperienza fare questo pomeriggio anche se come età anagrafica siamo lì, come età visiva sono molto più giovane di lei e mi piacciono abiti indicati per donne ancora più giovani. Da parte sua come quasi tutte le donne dopo una certa età indossa solo pantaloni e magliette. “Sono anni non metto una gonna
” mi dice e io rispondo “invece devo recuperare il tempo perduto“.
Tornata a casa mi viene voglia di un gelato, esco di nuovo con cappellino e occhiali scuri. Quando sono in attesa del mio turno ricordo a quando sono venuta qui per la prima volta con timore sul mio mostrarmi donna. Ora invece non ho dubbi e loro non sbagliano la grammatica.
In serata c’è l’evento Apple annuale dedicato ai programmatori dove mostrano in anteprima le novità e quest’anno è senza pubblico per cui hanno realizzato una specie di video promozionale molto lungo, troppo lungo. A metà mi stavo addormentando perché non c’erano novità interessanti, oppure il mio essere donna mi porta a non apprezzare più certe cose? Però sono due anni che non ho più l’entusiasmo a vedere queste cose.