Ha piovuto a dirotto tutta notte, mi sveglio e faccio tutto con molta calma visto che non farò il giro mattutino. Lavoro intensamente e quando ho quasi finito invio le foto delle sopracciglia ai titolari dell’azienda e un paio di colleghi. Cry mi chiede qualche dettaglio in più e poi mi domanda “scusa la domanda, ma da quanto tempo è che l’hai scoperto di essere donna dentro?”. Grazie di esserti interessato e spero che ci potremo vedere anche per parlare di queste cose.
Nella pausa pranzo mi chiama Barbara, dopo che l’avevo messaggiata e parliamo un poco perché volevo tirarla sù perché tra postumi del covid, l’imbiancatura della casa con relativi casini vari era davvero sottosopra. Mi ringrazia di esserle amica perché le sono sempre di supporto e non dipendente da altri fattori quali il vedersi per forza, avere interessi comuni, false amicizie.
Nel pomeriggio avrò una videoconferenza di lavoro con un fornitore, non ho capito se sarà in video oppure no. Mi tratteranno da donna oppure il ‘Gerardo’ nella firma della mia mail ha già fatto il danno visto che nelle risposte hanno già usato ‘caro Gerardo’?
E’ andato tutto bene e ho gestito ottimamente il tutto. Io ero in video mentre i fornitori erano solo audio, ma mi hanno vista giusto per fugare i dubbi. Ho fatto una voce mista, non troppo squillante, ma nemmeno troppo bassa.
Non credo abbiano avuto la minima idea che sono trans e se l’hanno avuta non lo hanno dato a vedere, quindi ottima cosa. Unica nota il mio capo del commerciale sì è fatto scappare un verbo al maschile al termine, ma mi sa che l’ha beccato solo il mio radar. Domani ne faremo un’altra breve e con meno persone e mi hanno chiesto di partecipare.
Esco per un giretto però c’è tanto sole per cui provo un paio di cappellini con la visiera, anche se erano di Gerardo non ho nessuna disforia e vedo lo stesso un volto femminile grazie alle sopracciglia. Poi indosso occhiali e sparisco totalmente.
Esco, arrivo in paese e mi rendo conto che ho dimenticato la mascherina! Il sole picchia parecchio per cui decido di tornare a casa quasi subito, meglio non rischiare.
In casa mi faccio un selfie con anche la mascherina e in pratica non si vede nulla del volto.
Ho una leggera stanchezza addosso per cui mi faccio un pisolino di mezz’ora, poi vado dal vicino a sistemargli la stampante. C’è solo il marito e mentre combatto contro Windows 10 per un’ora parliamo di tecnologia tranne un momento dove mi chiede se ho un compagno, anzi ha chiesto se ‘ho qualcuno’ non chiedendo se maschio o femmina. Ottimo tatto, peccato che non ho nessuno di intimo, ma prevedo in un futuro non troppo lontano di averlo.
In serata termino di vedere un film su Amazon lasciato a metà per scoprire che mancavano solo 15 minuti e aveva 10 minuti di titoli di coda con delle scenette. Ci rimango male perché mi termina subito con un finale troppo aperto. Belli i personaggi, bravi gli attori con uno strepitoso Favino agli esordi che parte in sordina e domina sul finale.
Quindi altra puntata di Mrs.Maisel che mi tira sempre su di morale.
Vado a dormire e per la seconda notte cerco di rimanere sul fianco senza affondare la testa nel cuscino per preservare le sopracciglia.