Mi sveglio tardi alle otto, pulisco il bagno, faccio colazione ed esco per una camminata. Indosso maglietta e pantaloncini, scarpe fluo. Nella camminata noto che mi muovo spontaneamente e correttamente in modo femminile, oggi poi ho la testa alta. La voce interna nella mia testa parla con un tono più leggero. C’è il sole che non scalda troppo e va tutto bene.
Chiamo mamma e parliamo per un’ora. Ho notato che ho usato sempre la nuova voce, buon segno di lasciarmi alle spalle il passato.
Questa volta non parliamo di cose da donne, ma si va a braccio a raccontare cosa è successo nella settimana.
Rientrata a casa dopo una bella doccia, guardo le foto che mi sono fatta al ritorno della camminata, chissà come ero? Vedo una donna, anche il volto è più ovale anche quando non sorrido, il fisico indubbiamente non è maschile. I capelli sembrano più folti e sono lunghi abbastanza da arrotondare la testa.
La invio a mamma così mi vede come sono adesso ‘al naturale‘.
Lavoro sul sito dell’associazione transgenere aggiornandolo alle ultime decisioni, inserisco anche la mia foto nella sezione chi siamo – volontari. Aggiungo due righe sul mio lavoro ‘programmatrice…‘ che bello scriverlo.
Dopo pranzo sono crollata per un sonnellino, mi sa che la camminata di 6 chilometri ha pesato molto. Mi sveglio un pò rinco e dedico un’ora a dipingere un pezzo di inferriata del balcone, quindi metto le mani a mollo le mani in una ciotola con dentro la soluzione olio+limone e mentre stò paralizzata lì faccio il riscaldamento vocale e gli esercizi di dizione.
Dopo dieci minuti mi asciugo dall’intruglio che aiuta le unghie a rinforzarsi e mi rende le mani morbidissime, solo che appunto ho tutto oleato per un pò.
Ora devo leggere una frase a varie velocità per la mobilità della bocca, specie a leggere super lentamente o super veloce, mi cade l’occhio su un opuscolo di ricette e mi esce un’altro pezzo per il futuro spettacolo di Paprika, la lettura di una ricetta in versione teatrale e drag queen con ansimi, sospiri e fraintendimenti.
Messaggio varie persone sul mio stato emozionale e di ripresa e le riflessioni sull’operazione che farò martedì prossimo che farò il microblading (sopracciglia tatuate) è la prima modifica che faccio volontariamente al mio aspetto e che non potrò ‘cambiare idea’, un passo molto importante anche psicologico (come quando farò le tette) e forse è un ultimo sfogo della mia psiche che mi dice “eri così, sei sicura? Non si può tornare indietro” , e guardando indietro appunto non ci voglio tornare.
Dina “Iula, cara al mio cuore, il nostro viso ci rispecchia sempre. Le nostre emozioni credo non vadano sempre comprese ma abitate, vissute, attraversate. Comunque. Ti abbraccio, spilungona. Ti colgo un po inquieta. Stai bene, Iula?
“
“Nono, indietro mai
“
Ulisse “Purtroppo lunedì non ci sarò…sono fuori Milano (finalmente!)…Mi mancherete!
”
Ci manchi sempre! Ma sarà bello rivederti, l’ultima volta dopo l’ultimo spettacolo avevi in volto la felicità del teatro, (e il sudore della fatica) non avevo mai visto nessun attore con un emozione tale dopo l’ennesimo spettacolo.
Paola P “Iula in tutti è presente una parte maschile ed una femminile. Semplicemente convivono. Non occorre rinnegare nulla.
”
Elena “Certo Iula, è molto probabile che sia per questo motivo.
”
D'altra parte è una decisione importantissima per te. Ma ormai tu sei un treno in corsa, xhi ti ferma più?!
Paola “Ormai tu sei avanti, e indietro non torni, sopracciglia o no.
“
Valentino “È sicuramente un passo che dovrà venirti spontaneo e poi sarai come sarai…. psicologicamente potrebbe essere una bella botta ma ricorda che nessuno ti costringe è qualcosa che ti va di fare se ti va…puoi disdire anche all'ultimo momento, anche quando sarai in studio, anche mentre prepareranno la zona
”
Ho già fatto una prova con l’hennè due settimane fa, e si è cancellato dopo 3 giorni. A parte lo shock iniziale, dopo tre ore mi piacevano un casino e mi è spiaciuto quando sono sparite. Comunque è un bel passo psicologico che voglio fare, ma come sai dentro siamo molto incasinati!
Alle cinque passa Pietro a prendermi e andiamo a casa di Tania dove proveremo a fare la conversazione del sabato. Siamo in 11 però c’é aria di ‘cazzeggio‘, dopo mezz’ora proviamo ad affrontare il capitolo della settimana, ma un paio di persone tra cui una che ha proposto il libro, ma ha detto poi che non le piace, impediscono una discussione tranquilla. Proviamo lo stesso a procedere, ma dopo 30 minuti si fa solo il cazzeggio. Il dopo Covid porta a volersi aggregare e parlare con le persone, ma non di discussioni tematiche.
Arrivano le pizze e passiamo il resto della serata in chiacchiere.
Ieri sera ero me stessa anche dentro la testa continuo a sentirmi normale come prima della transizione. In una pausa sul balcone insieme a Elena C mentre lei fumava abbiamo parlato di questa cosa e mi ha confermato che mi muovo da donna, mi ha osservato e soprattutto quando gesticolo con le mani l’ho impressionata perché sono estremamente femminile.
Durante una pausa in bagno mi specchio e vedo la Iula che vorrei essere sempre (questo influenzerà un sogno che avrò domattina).
Alle dieci e mezza ci salutiamo, io e Pietro abbiamo 50 minuti di strada in auto e parliamo di molte cose. Su una di esse sbaglia, involontariamente, la grammatica. Probabilmente stando seduta nei sedili dietro ho lasciato andare un poco la voce, oppure era un argomento ‘maschile’ e tecnico, non ricordo. Però il radar che becca la grammatica continua a funzionare.
Arrivata a casa mi bevo la tisana, cerco di guardare la TV, ma gli occhi mi si chiudono e vado a letto con la pizza da digerire.