Nella mattinata esco per una camminata perché pioverà per giorni. Intanto chiamo mamma e parliamo per tutto il tragitto di un’ora. Questa volta abbiamo anche parlato di unghie e come fortificarle. Mio papà era in doccia e poi è uscito, quindi mamma era più ‘libera’, ma per questo non so se il babbo mi stia accettando. Mi piacerebbe incontrarli, soprattutto mamma, perché se cambio troppo non vorrei che si trovi di fronte una figlia che non riconoscono, come un’estranea. Mando le mie fotografie, ma non è la stessa cosa. Nei giorni scorsi ho rivisto persone dopo 4 mesi e mi hanno trovata molto cambiata.
Dovrò trovare un sistema per fare il doppio tampone per il Covid per essere sicura di non infettarli.
Dopo pranzo mi viene sonnolenza, mi sdraio sul divano, ma non mi viene sonno perché ho un’erezione. Da un pò mi viene raramente e devo farlo una volta a settimana, di solito riesco e rimandarla, questa volta no. Sono poco concentrata sul piacere e anche questa volta per arrivare al dunque devo pensare a un uomo. Al termine mi arriva la scarica di testosterone che non fa proprio bene al mio lato femminile, infatti impiego un pò per tornare in me. Mi sono guardata allo specchio e ho rivisto la mia parte maschile, anche il make-up non mi sembrava aiutare.
Decido di uscire per una breve passeggiata per farmi tornare serena. Fuori c’è il sole, ma all’ombra c’è il venticello e opto per una camicetta maniche lunghe, gonna e sandali. Indosso la nuova parrucca che mi cambia il volto, senza farmi cambiare personalità come la precedente.
Mi dirigo alla gelateria e il caldo è aumentato, mi sa che ho sbagliato abbigliamento. C’è la fila per entrare e dietro di me un gruppo di ragazzini e ragazzine chiassosi. Al mio turno prendo una coppetta due gusti tentando di assaggiare qualcosa che non ho mai preso, mi riprometto sempre di cercare di provare gusti più ‘femminili’ o che non ho mai mangiato e quasi sempre finisco per pistacchio e crema. Stavolta prendo due gusti nuovi finalmente. Cammino in strada assaporando il gelato e l’umore di essere Iula torna sereno, a parte il caldo che inizia a farsi sentire.
Cammino cammino e arrivo al bar dove fanno un’ottimo Ginseng, solo che dentro è davvero pieno, tutti a distanza di 1 metro, ma davvero pieno e proseguo oltre. Vado al baretto delle colazioni e prendo un caffé macchiato, seduta al tavolo.
Non so se il meteo, l’abito oppure il caffè, ma inizio a sentire davvero caldo e rientro a casa dove mi svesto in fretta e opto per una maglietta Decathlon con scollo e leggins neri. Tra le magliette scopro di averci ficcato anche una maglietta/blusa appena comprata e dimenticata. La indosso e mi sta davvero bene e non scalda. E’ lunga e copre il pacco così che con i leggins neri va tutto bene, unico difetto che attraverso il reggiseno si vedono le sagome dei capezzoli del seno finto. In futuro dovrò prevedere anche questo.
Penso che comunque la serata la passerò in casa di Daniela tra pochi amici non sarà un problema, figurati che sarà la prima cosa che Paola noterà appena mi vede.
Questa sera abbiamo deciso di non fare la ‘conversazione del sabato’ perché pioverà e quindi al parco non si può, farla online nemmeno perché ci saranno pochi partecipanti.
Paola si era offerta di fare una cena take-away a casa sua, ma Daniela ha proposto casa sua che è più spaziosa. Hanno invitato anche Laura che porterà il suo bimbo di 7 settimane. Questa sera saremo 6 donne, 1 uomo, 1 bimbo.
Pietro passa a prendermi e nel viaggio gli accenno dello psicologo che ho visto ieri, mi chiede se ho capito di che ‘filone‘ sia, al momento scopro che non ci pensato, ma dato che è interessato ai sogni e al sesso e un ‘Froidiano‘. Questo mi spiega molte cose, ma non mi fa sentire bene sul risultato finale per avere il nulla osta visto i miei sogni non sono come quelli degli altri e la sessualità intesa come sesso non c’é e non è il motivo per la mia transizione. Mi sa che dovrò utilizzare il mio lato di attrice per accontentarlo, ma spero si riveli un professionista serio e non ‘di fazione’ e non mi faccia perdere mesi di tempo. Il problema è che non aiutano molto…forse perché non siamo pazze ed è come farsi curare dal medico quando stai bene.
Daniela mostra la casa a tutti, è una stanza enorme dove ad ogni angolo c’é un’ambientazione e un tema, compresi i lampadari. Colpisce sempre la doccia ‘a vista’, in realtà c’é una tendina, ma appunto non c’è una porta. Daniela ha un gusto estetico pazzesco e accosta gli elementi più disparati che po stanno bene insieme.
Le chiedo di farci una foto ‘stupida’ in posa come quella che abbiamo fatto a Gennaio prima dello shopping dei saldi, non si ricorda che posa, ma ci viene bene lo stesso.
Elena mi chiede se sono dimagrita ancora. Peso sempre 81,5 chili e mi piacerebbe avvicinarmi agli 80. Le rispondo che da martedì, quando ci siamo viste al trekking, non ho perso peso. Sarà l’abito molto femminile rispetto alla maglietta tecnica.
Arriva Laura con Riccardino che ovviamente cattura tutte le attenzioni. Intanto Pietro e Tania vanno a ritirare le pizze che abbiamo ordinato.
La serata trascorre serena e piena zeppa di parole, specie Laura che giustamente è al centro dell’attenzione e per mesi non ha parlato con nessuno in forma amichevole. Sono contenta che la novità non sono più io e sono ‘solo’ una delle donne nella stanza. Ho solo un paio di flash di me stessa che parlo e gesticolo e un’occhiata allo specchio in bagno dove ho visto la donna che mi sento di essere, anzi forse più ‘figa’ di come mi sento.
Questa cosa di essere femminile e sentirmi dentro normale come prima della transizione, ma in realtà non lo è, continua a sorprendermi.
Paola fa la zia e si tiene il bimbo in grembo e più tardi anche Elena, mi viene un paio di volte la tentazione di tenerlo io, ma il timore di fargli male mi fa desistere. Mi è venuto anche il desiderio di farmi fare una foto con il bimbo, sarà il lato femminile che si incrementa sempre più?
Saluti e non abbracci, diamo un passaggio alla casa di Laura e l’aiuto a entrare nel portone e poi nell’ascensore. Durante il tragitto parlando di non ricordo più cosa le scappa una grammatica al maschile, ma nemmeno lei se ne accorge. In teoria non dovrebbe sapere che sono una trans, non che importi, visto che mi ha conosciuto come Iula già la prima volta, però è curioso.
Con Pietro parliamo ancora in viaggio, io seduta dietro come da leggi in vigore, non ricordo di cosa, ma non importa. Rientro a casa e vado a dormire, non avrò sogni da ricordare, di solito li ricordo quando c’è qualcosa che non va e questa sera è andato tutto a meraviglia.
Lauretti “Iula grazie! che foto carinissime! Siete stati davvero carini stasera. Mi avete fatta sentire accolta.
“
Elena C “Perdonami, ma non ho mai abbastanza tempo per leggere tutto, ma io amo questa Iula e tutto ciò che scrive.
”
A volte mi vengono le lacrime agli occhi a volte resto a bocca aperta. Il tuo sogno è ciò che stai vivendo.
l’ascensore sono le giostre che stai prendendo per il tuo cambiamento, che sta avvenendo in modo bellissimo.
Ieri sera ero con mia sorella ad un’apericena, le ho fatto vedere le tua foto con la parrucca nuova( stavamo parlando di capelli)
Ti ha guardato e ha detto “che bella” (mia sorella è una donna spietata…)
ero felice per te, perché io sono di parte, ma lei non ti conosce!