Mi sveglio alle sei del mattino, mi faccio una doccia e mi preparo per il trekking. Visti i consigli di mostrare le gambe indosso un pantaloncino corto e maglietta tecnica scollata. Porto una scatola con gli scarponcini da montagna mentre indosso delle ballerine da trekking comprate anni fa. Mi trucco con fondotinta water proof e spero duri tutta la giornata (e lo farà). Pietro passa a prendermi e mi accomodo sul retro come da norme anti virus. Con la consapevolezza che sono molto femminile, cerco “di osservarmi” mentre parliamo durante il viaggio, ma non sento in me la frivolezza, la femminilità, i toni nella voce, sono ‘solo‘ me stessa e mi sento normale.
Arriviamo al parcheggio dove c’è il ritrovo scendo e una ragazza conosciuta domenica scarsa mi chiama ‘Iula’ e fa un grande sorriso. Salutiamo anche altre persone conosciute da poco, presento Pietro e aspettiamo che il gruppo sia completo. Paola e Elena hanno sbagliato completamente strada causa blocco del navigatore e arrivano mezz’ora dopo. Fortunatamente tutto il gruppo parte tardi.
Bellissima giornata passata in serenità e discorsi. Guardandomi nelle foto vedo Iula, molto meglio delle foto di settimana scorsa che erano ambigue.
Riesco a parlare sole con Elena di uomini e lei fa alcune domande su cosa voglio, che tipo di uomo mi piace (a saperlo!).
La nota stonata è solo al ritorno che facciamo tre ore di viaggio di cui quasi due solo di coda. Arrivata a casa mi faccio una doccia, mangio e poi mi collego online per l’ultima lezioni del corso di teatro, dopo riprenderemo a settembre per preparare lo spettacolo.