Ieri sera sono stata un’ora al telefono con Tania che ha un problema con un suo amico, che secondo me non lo è per nulla e la usa per motivi psicologici contorti. Spero di esserle stata di aiuto nella decisione di tagliare i ponti, come le hanno suggerito amiche e suo papà, da parte mia ho cercato di aiutarla a capire il profilo di questa persona e che appunto lei non può aiutarlo e lui le farà sempre del male psicologico. Nella notte ho avuto sonni agitati e c’era pure lei con questo problema.
Stamattina ho giocato alla SPA con scrub, depilazione, doccia, creme e ben 15 minuti dedicati solo a lavarmi i capelli e mettere del balsamo per aiutare crescita e rinfoltimento. Ieri la mia amica Evita mi ha scritto di una parrucchiera che può aiutarmi, stamattina mi ha telefonato mentre ero a fare la spesa dalla Caterina a cui ho regalato un pennarello per disegnare le sopracciglia.
Tornata a casa richiamo e ci accordiamo per oggi pomeriggio. Lei mi dice che sono abituati anche alle trans perché servono di tutto, quindi sarà più facile spiegare le mie esigenze. Vediamo se riuscirò a mettere delle extension o qualcosa di simile in attesa che crescano i miei capelli.
Sono anche stata in posta per spedire il reso di alcuni abiti comprati online e mentre aspettavo fuori in fila è arrivata una signora anziana e con quella dietro di me abbiamo scambiato qualche battuta sulle file, sul virus e quant’altro. E’ d’obbligo che una donna debba intervenire in queste piccole discussioni di vita, a Gerardo nessuno si sarebbe sognato di farlo intervenire.
Da qualche giorno ho questa sicurezza in me stessa che è come se finalmente ho integrato le varie parti di me e che non si attivano solo indossando la parrucca, vestendomi da Paprika e via così.
Il pomeriggio è stato intenso e sarà uno dei più bei giorni della mia nuova vita.
Vado in auto al co-working dove lavoro per recuperare due pacchetti Amazon fermi lì da febbraio, uno contiene le pillole di fieno greco per fare crescere il seno. Entro da donna con guanti e mascherina, alla reception c’è una nuova ragazza che mi conduce nella stanza dove hanno tutte le cose rimaste in sospeso e ci sono i due pacchetti. Li prendo, ringrazio e salgo al primo piano dove c’è il mio ufficio. Entro e faccio un ciao e le tre persone nella stanza rispondono in automatico mentre mi dirigo al bagno. Ho un attimo di esitazione e stavo per entrare in quello degli uomini per abitudine. Vado in quello delle donne dove faccio pipì e poi un selfie di fronte allo specchio.
Torno nella stanza e vado alla mia scrivania dove recupero una spina e il tappetino per il mouse. Nella stanza c’è il tizio che per due anni ha lavorato a un metro da me che mi tira un’occhiata del tipo ‘chi è questa che prende delle cose dalla scrivania?’. E’ stato impagabile. Ho salutato e sono uscita.
Prendo l’auto e imposto il navigatore per andare dalla signora Franca per le parrucche e scopro che è a 400 metri da lì e ci vado a piedi. E’ incredibile che non ho mai visto l’insegna, ci sono passata davanti per due anni! La signora ha un laboratorio dentro una corte e da fuori non sai che c’è.
Entro e mi accoglie la signora Franca, pochi minuti dopo ci raggiunge la mia amica Evita (Perlaska). Perché sono venuta lì? Non l’avevo capito bene.
La signora è un ex-parrucchiera specializzata in parrucche su misura, ha due stanze piene di parrucche bellissime. Mi fa sedere di fronte a uno specchio e mi appoggia sulla testa un toupet che è un cerchio con intorno alcuni capelli, non sono folti, ma lo provo lo stesso. Mi guardo allo specchio e quasi mi metto a piangere da quello che vedo, un volto molto femminile.
Mi prova un’altra parrucca, ma mi sembra che i capelli sono troppo lunghi (ma sarà quella che poi ho comprato), ne provo una terza e la signora Franca capisce cosa voglio. Ma io non lo so ancora, pensavo di essere venuta per informazioni su delle extension.
Mi dice che la seconda parrucca può essere modificata e adattata, al momento non capisco bene cosa intende. Me la mette e inizia a spostare i capelli, mi fa una coda, una crocchia, mi guardo allo specchio e vedo un donna bellissima. Mi dice il prezzo ed è una mazzata, 500€ e sono capelli mono filamento, se fossero veri costerebbe oltre 3000€!
Mi giro verso Evita e le dico che in realtà la parrucca me l’ha già venduta dieci minuti prima.
Mi mostra come si aggancia e toglie, come si pettina e varie altre cose. Poi va sul retro a modificarla. Toglierà dei capelli dal davanti perché ci saranno i miei capelli, sposterà le clip in base alla mia testa, fa altre migliorie.
Nel frattempo parliamo con la figlia, che mi dice che conosce un’avvocato Ftm che opera a Cremona e aiuta tutti i transgender. Poi mi dice che ho impiegato due minuti a guardarla negli occhi, prima ‘non la guardavo’ e si sarebbe offesa se avessi continuato senza. In realtà io ero in stato confusionale e non avevo capito che era la figlia, pensavo fosse un’aiutante della signora.
Parliamo un pò e finalmente la signora termina la personalizzazione, me la mette e quasi mi metto a piangere dalla commozione. Non è pesante e non si sente in testa, non sembra una parrucca né un cappello, sembrano capelli miei.
Decido di tenerla già da oggi in testa e le chiedo di farmi una coda e la signora Franca mi mette alcune mollettine e crea un coda che esce di lato dal collo. Vedo negli occhi della signora che il suo lavoro lo fa per passione e per vedere la felicità negli occhi delle clienti.
Salutiamo, usciamo e ringrazio Evita per quel meraviglioso contatto e ci abbracciamo. Vedo nei suoi occhi che è veramente felice per me.
Torno all’auto e mi dirigo a casa di Silvia in leggero ritardo, ma non è un problema perché sta ancora lavorando da casa.
Mi vede e mi dice che sono bellissima.
Usciamo e andiamo in Corso Buenos Aires dove ci sediamo in strada, ordiniamo vino bianco e un hamburger vegano che quando arriva scopriamo che è enorme. Lo mangeremo in un’ora chiacchierando.
Sono mesi che volevo fare una serata sola con lei. Parliamo soprattutto di me, delle cose che ho fatto, quelle che farò, sentimenti, etc.
Ripensandoci mi sono resa conto che già sabato mi hanno detto che ero una donna e Silvia mi ha confermato che mi muovo in modo molto femminile. Io ‘mi sento’ sempre allo stesso modo, ho lavorato mesi sulla postura, il camminare, le pose quando sono ferma, come sedermi. L’idea era che sarebbero dovuto essere la mia normalità, solo che non mi sembrava di aver fatto grandi progressi. Mi muovo e parlo ‘come prima’ solo che non è vero, mi muovo e parlo come una donna, ma non me sono resa conto. Pensavo che mi sarei sentita ‘dentro‘ più femminile, più frivola con qualche movimento ‘esagerato’ come nei film e teatro. Sono diventata così normale e spontanea che non recito di essere donna, sono una donna. Pazzesco che non me ne sono accorta. La stessa cosa me la confermerà Elena il giorno dopo al trekking che l’ho stupita visto che erano mesi che non mi vedeva: ora mi muovo e parlo come una donna.
E’ interessante come io aspettassi un cambiamento interno di pensiero e anima, che non arrivava nonostante gli sforzi, gli allenamenti, il frequentare le amicizie. Invece c’è stato dapprima nella voce e ora anche in nel corpo e nella mente.Io mi sento ’normale’ e ‘come prima’, ma poiché è una cosa della mente non misurabile (ad esempio la voce della coscienza)sicuramente non riesco a ricordare come ‘ero prima’. Dovrò chiedere alle varie transgender, quando riusciremo a incontrarci di persona nuovamente, se loro hanno avuto un cambiamento di questo tipo e se lo hanno capito e quando.
Ho chiesto ed ecco alcune risposte:
Laura C “intimamente credo di non aver avuto nessun cambiamento, ma può darsi che sia accaduta la stessa cosa che sta accadendo a te: noi sentiamo di essere sempre le stesse persone ma gli altri ci percepiscono donne.
”
la differenza è che io non ho mai lavorato, ma proprio per nulla, sulle mie movenze, sulla mia voce e su null'altro.
l'unica cosa su cui ho lavorato è stato l'aspetto, qualcosa di molto hardware ma per niente software
Rebecca “Io ho capito ad un certo punto che ero io. La voce etc non ho fatto caso, io ho avuto bisogno di vedermi, e per vedermi dico fisicamente… Avevo necessità di avere un corpo che mi corrispondesse. E con gli interventi sto riuscendo, non so se cime risposta possa esserti utile.
”
Penso che ogni percorso sia unico davvero.. Io sono una persona molto "visiva" ho bisogno di vedere e toccare… Infatti di tutto sto periodo mi manca potervi vedere live…
Monica “Cara Iula, mi fai una domanda che mi riporta dritta agli Anni '90. Un bel salto temporale. Però ricordo come fosse ieri quella primavera.
”
Era il marzo del 1999, avevo appena iniziato la terapia ormonale, ero goffa e spaurita, eppure sentivo che qualcosa di grande stava cambiando in me. Non soltanto il mio corpo. Anche la mia mente, persino i pensieri e il mio sentire erano in movimento. Non avevo grosse certezze, eccezion fatta per l'esperienza di altre. Avevo soltanto il faro di come mi sentivo io, in quel cambiamento. E io mi sentivo BENISSIMO. Come mai mi era successo fino ad allora. Cambiavo e stavo sempre meglio. Con me, grazie gli altri. Comunque ti vorrei regalare una copia del mio libro. Lì ne parlo ampiamente. Magari ritrovi qualcosa di tuo
Grazie sei stata di aiuto, Laura e Rebecca e un’altra amica invece mi hanno risposto che hanno pensato solo all’aspetto fisico.
Dopo che ho scoperto questo di me l’altra sera ero così ‘radiosa’ esternamente
“Bellissima. Segui quella radiosità, è una luce nel buio che spesso ci troviamo ad affrontare”
Parlare con Silvia mi ha fatto sentire così bene, ma non pensavo fino a che punto. Me ne sono resa conto guardando più tardi le foto che mi ha fatto, emano felicità e gioia.
Con Silvia focalizzo alcune cose su me stessa e anche sulla mia sessualità.
Parliamo molto di teatro, dei corsi che lei vuole organizzare, di quelli che ho fatto io con le drag queen, di quelli fatti dalla mia amica Barbara. Le vengono un sacco di idee sugli esercizi da inserire in quei corsi e la cosa mi fa molto piacere.
Sul tardi ci salutiamo e torno a casa. Una giornata pazzesca.
Pepe “Iula bella, grazie delle condivisioni che mi mandi, sin dal primo mi sono emozionata moltissimo!!!! Volevo scusarmi se non ti rispondo, sappi che non é per disinteresse perciò non ti offendere e quando vuoi sentiti libera di condividere!!!
“
Ulisse “bellissima, Sembri molto serena. ti abbraccio
”
Con una amica a bere e parlare in Buenos Aires , a socializzare da vicino , e sentirmi una donna (figa) è stato pazzesco.
“Bene, bello! Intendi, soprattutto per la dimensione sociale e la leggerezza con cui l'hai vissuta?
”
Qssere me stessa senza problemi
Mamma “Ma che meraviglia stai proprio bene! Ti sarà costata? Un grande abbraccio baci e buona festa della repubblica
”
Dina “Che grande ricchezza, la tua vita. Ti stritolo di abbracci, tesoro bello
”
Elisabetta L “Sei in formissima
”
Maia “qui splendi
”
Elena C “È proprio per questo che ti ho scritto che non serviva che sculettassi di più e che ti sforzassi di fare la voce più femminile. Vai bene così. Iula al naturale.
“