Domenica doveva piovere, ma sembra che non pioverà più, però fa fresco e non potrò nemmeno oggi indossare gli abitini leggeri che ho comprato.
Ho indossato una maglia arancione a pieghe e con scollo davanti, una cosa comprata da Gerardo e che non ha mai messo, stranamente mi ha preso una cosa al petto e ho dovuta toglierla. Non è per nulla maschile, ma mi ha attivato la disforia, strano.
Sono uscita per un giretto in paese, prima al naturale e poi entrando in centro con la mascherina. Prima di metterla mi sono specchiata nel vetro di un auto parcheggiata, ma non ho visto la Iula che ero ieri. sarà il meteo? Meno male che questa settimana riprenderò l’epilazione così da togliermi questi pensieri per la testa.

Tornando mi sono fermata al baretto per comprare dei pasticcini. La signora ha esordito con un ‘cosa ti do cara?
‘, finalmente non sono più il ragazzo. Parlo anche con la barista e le dico che devo prenotare un tavolo per domattina, visto che andrò a fare una colazione con cappuccino dopo due mesi e penso che non prenderò quello di soia, ma quello autentico.
Le paste sono per me, per la vicina e l’altra del piano di sotto. Alla vicina volevo ringraziarla per la chiacchierata a casa sua di domenica che mi ha sbloccata a essere me stessa anche senza un make-up e parrucca. Quando ho suonato al campanello per dare le paste ho optato per dirle che volevo festeggiare le riaperture, da parte sua è stata una cosa spontanea e non mi è sembrato opportuno raccontarle tutto il motivo.

Con Barbara ci vedremo mercoledì pomeriggio! Altri del gruppo stanno cercando di organizzare una camminata in montagna anche se non si potrebbe ancora fare camminate di gruppo. Invece al corso di teatro pensano a una domenica al parco con mascherine a provare il copione, ma anche quello fino a giugno non si potrebbe farlo.
A sopresa nel pomeriggio mi telefona Elena, era qualche giorno che pensavo di chiamarla io perché non ci siamo sentite al telefono de mesi, ci siamo viste solo online. Stiamo un’ora al telefono parlando di capelli, epilazione, uomini, crypto valute, trekking.
Al termine ci salutiamo con i reciproci complimenti da vere amiche. Io mi sento energetica e carica di non so cosa e devo uscire per una passeggiata per scaricarmi.
Al ritorno mi collego con il gruppo di teatro per il cazzeggio del “caffé delle cinque” dove si sdrammatizza un pò, stavolta mentre Vic ci legge le statistiche Covid della Lombardia, Michele legge quelle nazionali. Ovviamente si inserisce Filippo dalla Puglia come se fosse una cronaca di calcio, io chiedo se rispetto alle elezioni regionali del 2012 come vanno i dati e altre amenità varie. Insomma un bel casino.

Lunedì riaprono tutti i negozi e soprattutto i bar per cui esco per fare colazione, solo un leggero timore, ma se si prendono le precauzioni corrette non si ha nulla da temere e si deve ripartire. Al bar c’è già qualcuno, ma sono l’unica che si siede e si gode il cappuccino sognato da 3 mesi. Mi faccio anche un selfie, anche se non esce molto bene.
Pago, scambio due battute e esco dirigendomi verso la fruttivendola dove scherzando dalla strada le chiedo se serve che porto un caffé, anche qui scambio di battute e via proseguo il mio giretto al sole del mattino.
Per ora si ricomincia bene, ora al lavoro per la mattina.
Barbara “Tu hai iniziato bene la settimana?
“
“direi di sì.
- colazione al bar con cappuccino e brioche….
- la conferma che domattina vado a fare l’epilazione.
- un vicino mi ha incrociata a gettare la spazzatura e mi ha detto sorridente, dopo che l’ho salutato, che non mi aveva riconosciuto (troppo figa?)
- infine sembra che la cassa integrazione è pagata fuori busta dall’INPS (ma ci credo poco) ma non si sa quando sarà pagata…”