Vado in posta a ritirare un pacchetto. Attendo fuori il mio turno. Indosso sandali, gonna lunga, vestito scollato, mascherina, guanti e niente parrucca. Inizio a sentirmi a mio agio anche senza. Gli altri della fila sono tutti signori, ma non mi degnano di una seconda occhiata, almeno così sembra. Un paio di russi parlano tra loro senza mascherina e troppo vicini.
Tocca a me, entro e ritiro il pacco. La signora mi chiede se il cognome è Iula e non Lula come indicato sul foglietto. Sì, sbagliano sempre.
Torno a casa senza poter aprire il pacchetto perché servono le forbici, intanto mi godo la passeggiata e forse ancheggio un pò troppo, ma mi sento bene e figa.
A casa scopro che è il PaintStick per coprire l’alone della barba che avrebbe dovuto arrivare settimana prossima. Bene ora sono coperta di prodotti fino a fine agosto.
Poi esco per fare 5 chilometri di camminata (sempre intorno al palazzo), messaggiando ogni tanto nelle pause. Ho la parrucca, ma inizia a fare caldo e penso che dovrò farmene una ragione e passare come aspetto fisico dalla gnocca da paura a una signora di mezz’età, almeno finché non cresceranno abbastanza i miei capelli.
Scambio due battute e gli auguri con la vicina del piano di sotto che mi osserva mentre stende i panni. Questa accettazione senza domande è bellissima. Nel pomeriggio avrò una conferenza video con il gruppo transgender e penserò molto a questa cosa perché sembra che dove abitano i partecipanti ci sia solo omofobia e problemi? Qui sono in una zona del mondo dove c’è tolleranza e felicità? Oppure sono io che influenzo il tutto?
Faccio alcune foto con la gattina randagia che ormai si fa coccolare da subito e mi godo il sole della primavera. Abitare in provincia con questa quarantena la rende sopportabile.
Finalmente dopo due settimane di lavoro ho messo online il nuovo sito, quello vecchio era in realtà una sola pagina. Alcune cose non ci sono ancora come le gallerie fotografiche, disegni, moda, ma è predisposto e le inserirò più avanti. L’importante è che la programmazione ha funzionato. Non è un sito pre-confezionato (come questo blog), ma programmato appositamente. Mi servirà come supporto al curriculum per mostrare bene le mie capacità tecniche e umane, e anche come riferimento personale e bacheca dei ricordi.
‘Forbidden Colors‘, il titolo è un suggerimento di un mio amico su un’altra frase simile, ma poi a sua insaputa è anche un film (Furyo) con colonna sonora del brano musicale di un R.Sakamoto con David Bowie (che recita), https://youtu.be/XfKIb90bNO0 infine è un riferimento alle cose proibite o vietate …dove appunto Iula vuole tirarsene fuori…e fare un sito con colori femminili non è cosa di tutti i giorni.
Barbara “Ho dato una scorsa veloce perché mi sto preparando per andare al lavoro, ma mi sembra ben fatto. E molto più fruibile per i passaggi e anche graficamente è molto meglio!
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Daniela “Ho guardato il blog dallo smartphone, domani lo guarderò anche dal pc. Che dire, mi piace molto, non c'è nulla che ti direi di cambiare. Ho guardato la sezione skill e ho scoperto cose di cui non ero a conoscenza oppure mi erano sfuggite, come quella che hai iniziato in una catena di montaggio!
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Per un attimo ho pensato che le competenze lavorative ed il tuo percorso umano e di transizione non andassero molto d'accordo insieme sullo stesso blog. Poi in realtà mi è venuta in mente la frase iniziale sotto forbidden colors e ho capito invece che ha la sua coerenza. Iula è tutto questo.
Per me l'accendiamo alla grande.
Lilas “Volentieri! Già articolato e ricco, ho guardato 1 minuto ma merita di essere guardato con attenzione. Appena fatto ti dirò.
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Sei bravissima! Il tuo sito stupendo! Mi piace molto! Davvero brava…Non finisci di stupirmi. Quanta energia hai!
Confesso x curiosità ho letto cv ed ammirato i tuoi lavori. Mi sono immersa nei tuoi racconti a cuore aperto. Davvero mi piace tutto molto.
Non c'è nulla da dire se non sei fantastica a 360 gradi
In serata partecipo alla conversazione e siamo in 20!
Sono senza parrucca per la prima volta, mi sento abbastanza sicura di me. Paola vuole vedermi meglio da vicino per vedere la crescita dei capelli. Mi chiede se sono ricciae mi fornisce un consiglio per tenerli ricci come i suoi: dopo il balsamo non sciacquarlo e sfregarli in modo che i ricci si formino impetuosi.
Qualcuna scherza se ho tagliato i capelli. Un’ altro piccolo passo verso essere me stessa senza switch tra le mie due anime. Poi sono quasi due mesi che sono sempre Iula a tempo pieno!
Stavolta l’argomento è sull’amore e le cose positive di esso e soprattutto l’amore verso noi stessi. Intervengo una volta con un pensiero che mi era venuto due ore prima mentre ero collegata all’associazione transgender. Siccome c’è gente nuova collegata non approfondisco. Comunque lo scopo dell’associazione è aiutare e quindi è probabile che intervengono solo persone che hanno problemi. Per alcune la disforia (a cui non piace il corpo e magari lo odia anche) è a livelli che il solo guardarsi allo specchio gli faccia schifo. Adesso che le terapie e visite sono bloccate le rende ancora più tristi e critiche con se stesse.
Anche fornendo qualche idea e consiglio senza giudicare, non capiscono, non apprezzano perché si crogiolano nel loro dolore. Alcune sono anche fresche di colloqui con gli psicologi e da quello che ho capito vanno quasi tutte da una ‘di grido‘ che opera a Milano e che costa un sacco di soldi. Non capisco se ci marcia sopra oppure è davvero così brava.
Uno delle cose che si mettono in testa arriva loro leggendo fake-news e video stupidi sulla quarantena…hanno paura non del virus, ma che questi comportamenti strani possano essere un giorno estesi ai trans con una ‘caccia mediatica‘ e omofobie varie.
Le due socie principali dell’associazione intervengono e a volte cercando di scuotere queste persone chiuse nella loro idea, ma invano.
Interviene anche una ragazza con accento francese, che non capisco se vuole diventare donna oppure uomo, e dice cose molto sensate sul leggere poco e solo da fonti affidabili. Poi parla della sua richiesta di operazione e capisco che vuol diventare uomo.
Io ascolto e mi sento una mosca bianca perché non nessuno dei loro problemi sia mentali che fisici e sembra anche che sono l’unica che cerca di migliorarsi in vari ambiti fisici, psichici, sulla voce e sul comportamento.
Dopo varie settimane ha preso la parola anche Rebecca, che ha un volto veramente molto femminile e mi ha fatto specie ascoltare per la prima volta la sua voce ancora abbastanza maschile sia di tono che di parlata. Su Facebook ha accennato al volersi operare quindi vuole andare fino in fondo alla transizione. Però questa cosa della voce mi stupisce sempre, come me comunque non vogliono fare una voce falsa, tipo macchietta-gay, stupida e ci stà, però…boh forse sono troppo scientifica e tendo a volere fare le cose ‘come vanno fatte’.
Tornando alla conversazione faccio un’ altro intervento sul ‘dolore interiore‘ che in effetti mi sono portata dentro per tanti anni, fino al non sentirlo più, anzi a non sentire più nulla. Con Pietro abbiamo avuto un piccolo scambio di battute e in effetti ha colto il punto, per anni non avevo ‘accettato’ il fatto, non accettavo che Iula fosse la vera me stessa.
Terminate le due ore messaggio a uno nuovo del gruppo che ha partecipato solo online e che ha una storia ‘pesante’ e che stasera ci ha omaggiato di una parte del racconto della sua vita. Ci tengo a dirgli privatamente un paio di cose e gli accenno di Iula. (e devo dire con mia soddisfazione che pensava fossi una donna).
Crys “Ciao, grazie del contributo. Da parte mia due cose: una mia zia era entrata a far parte dei testimoni quindi in parte so di cosa hai parlato.
L’altra riguarda il cambiare se stessi in modo da trovare il proprio centro, ci sono passata anche io fingendo per anni con i parenti e genitori di essere qualcun altro.
Ora sono una trans donna e il gruppo mi è stato di enorme aiuto con la loro amicizia incondizionata.
Dal lato mio c’è la speranza che con la mia famiglia ci si possa riavvicinare perché non hanno lato loro un condizionamento, hanno solo bisogno di tempo per fortuna e forse questo virus giocherà a mio favore.”
Lui mi ha risposto poco dopo con un vocale carico di emozione nella voce. Spero di esserle stata di aiuto come lui lo è stato con me per una piccola, ma importante cose che ci accomuna entrambi.
Pietro “Per Cris, situazioni diverse le vostre, ma simili nelle situazioni familiari."