Possibile che anche stando a casa mi riempio di cose da fare, di accadimenti, di cose viste sulla rete? Mentre la TV è deprimente sempre di più.
Mattinata passata a farmi la tinta per i capelli, prima volta in vita mia. Leggo le istruzioni e se ho ben capito farò un disastro sporcando tutto in giro. Indosso il mantello da parrucchiere, che uso per truccarmi, e inizio a mettere il colorante sui capelli che è di colore bianco. Mentre aspetto la mezz’ora faccio colazione.
Indosso i guanti di gomma, entro nella vasca da bagno e inizio a strofinare, poi sciacquo. Guardo la vasca da bagno e sembra che ho appena sgozzato un animale, ci sono schizzi rosso sangue scuro ovunque. Faccio lo shampoo e poi il balsamo, altra prima volta. I capelli sono più morbidi, dovrò comprarne in futuro. Esco dalla doccia e cerco di non guardarmi allo specchio, voglio una sorpresa anche se magari negativa. Li asciugo un pò con l’asciugamano e poi via a guardarmi. Delusione perché il colore é uscito più scuro di quanto indicato nella confezione. Da capelli neri e brizzolati ora sono castano scuro e non si vede tanto la differenza, però dopo che cerco di pettinarli il volto sembra più ovale e femminile.

Finisco di vestirmi e vado dalla fruttivendola, dato che non ha molta fila fuori dal negozio e che vedrò solo lei decido di non mettere la mascherina che tanto servirebbe solo a non farmi contagiare gli altri se avessi il virus, ma non andrò vicino a nessuno. Con la mascherina non si respira bene e non posso toccarla altrimenti vanifico tutto.
Il negozio é molto sfornito, non riescono ad avere abbastanza prodotti. Loro due sono visibilmente stanche e parliamo giusto il minimo per dirle che nella mia famiglia stiamo tutti bene. Il mio calazio le sembra una cosa da nulla e scherza “che chissà cosa verrà a me con lo stress!”
Nel pomeriggio riesco a fare ben 3 chilometri di camminata nel parcheggio, mentre cammino faccio gli esercizi vocali e ripasso il copione a voce media.
In pratica la giornata scorre senza che abbia fatto nulla di significativo, ma non mi sono annoiata. Chiamo Graziano e stiamo un’ora a parlare e mi sembra che faccia più bene a lui che a me. Lui non esce davvero di casa da 20 giorni e ha spesso delle emicranie.
Dopo cena vorrei chiamare qualcun’ altro, ma non so perché mi sento di non farlo, stanchezza? Vorrei vedere un telefilm e andare a letto prestissimo? Chi chiamo? La mia ex-collega Stefania così parleremo un pò del mio coming out e della sua vita negli ultimi anni? Provo prima a chiamare Daniela, risponde quando quasi riattacco. Le dico una stupidata e lei ride con la sua risata che mi piace un casino, proprio di gusto e incontrollata. Parliamo per 90 minuti soprattutto di arte, grafica, orecchini che sta disegnando, poi acquarelli e varie. A parte i miei problemi di grammatica quando parlo di cose del passato tutto bene, la voce non rimane femminile tutto il tempo, ma la stanchezza e lo stare sul divano non aiutano.

Mi chiede dello spettacolo che ho deciso di scrivere e le racconto alcune cose che mi frullano per la testa. Ad un certo punto mi dice che le sembra un’opera teatrale. Ops…lei non ha visto lo spettacolo delle Nina’s per cui pensava fosse una cosa tipo cabaret, invece io scrivo uno spettacolo vero…almeno l’idea è quella. A che punto sono?
Così cari lettore e lettrice di tutti i sessi e generi, potete vedere come nasce la creatività che non é mai tutta in una volta
C’é una villa enorme, c’é una cameriera drag, l’ambientazione può ricordare il Rocky Horror Picture Show. Il proprietario non c’è mai perché é il comandante della stazione spaziale orbitante che spesso ‘esce’ e non risponde al telefono. Sua moglie..boh devo ideare qualcosa. La figlia grande…pure. Altri parenti e amici saranno solo nominati.
Ci sono degli oggetti quali una statua nel parco, un manichino, la testa per poggiare la parrucca, etc. Questi ‘oggetti‘ sono personaggi che raccontano una loro storia a turno. Più avanti si vedranno le loro controparti immaginarie: cosa sogna di fare la statua in giardino? Essere una ballerina. Cosa sogna il manichino? etc. Quindi ci saranno parti parlate, recitate, ballate, cantate in playback. Inoltre la cameriera combina danni, con la lavatrice che allaga tutto, etc. e passa al telefono le sue scene, leggendo bigliettini e interagendo a distanza con gli altri personaggi, che non appariranno mai insieme…visto che dovrei essere sola sul palco. Chiamerà l’idraulico, il signor Mario che arriverà con il fratello Luigi. Non si vedranno in scena, ma si capirà che oltre a riparare l’impianto faranno un servizio extra gratuito alla cameriera con rumori fuori campo di godimento.

“Non si può…è cinese…e sono chiusi…
ma ne comprerò uno vero!”
Elena “Stamattina mi sono svegliata presto e mi sono messa ad ascoltare vecchie canzoni. C'è questa bellissima canzone dei Pooh che mi ha fatto venire in mente te e te la dedico con tutto il cuore e con una lacrimuccia di commozione, e ti dedico anche questa. La canzone di una persona che ha avuto il coraggio di essere se stessa
”,
“Oggi sei in vena tenerona? Ti adoro e grazie di aver pensato a me! Sto ascoltando con piace i Pooh che non sentivo da anni, bello anche Zero…bello il testo e calzante, ma cavolo mi viene in mente la parodia che ha fatto Panariello!
“
Barbara, dopo che le ho postato il diario del coming out con lei lo scorso 2 ottobre, che ho appena pubblicato sul blog.
“Mioddio che bello sentirti dire certe cose… è stata una bellissima serata, e sono ancora fiera di essere tua amica! Veramenteeeeeee??????? Lo sai che per me il 2 ottobre è una giornata straimportante???
”
È la giornata mondiale della nonviolenza (scelto perché è il giorno della nascita di Gandhi) Che storiaaaaaaaaaaaaaa