Mattina con famiglia presso un “centro Verde”, piccoli acquisti e poi andiamo a mangiare in un ristorante cinese-italiano. Finito porto via mia mamma e insieme andiamo in un McDonald dove, finalmente, posso parlarle meglio di me e rassicurarla che va tutto bene. Ogni tanto lancia qualche occhiata a un tavolo vicino dove ci sono dei giovani che forse ascoltano, ma a ma non importa.
Cerco di farle capire quanti amici e amiche ho in questo momento che mi sostengono nel mio cambiamento. Le ripeto l’inizio della storia ad agosto e poi negli anni precedenti come mi sentivo, i tentativi vani nel cercare una compagna. Mi è sembrata più serena, come ha detto lei “al principio mi sono raggelata, ma poi con il tempo passa tutto e si vedono le cose meglio”. Le dico che avrei voluto presentarmi come una Lei, ma che non volevo forzare i tempi e che comunque resterò “il suo cucciolo”. Al termine inizio a trasferire i dati dal suo Iphone 6 verso il mio iPhone 7 che le ho regalato, io ho preso l’iPhone 11 soprattutto per la qualità della fotocamera.
Durante questa mezz’ora parliamo di cose di famiglia, parenti etc.
La riporto da mia sorella e vado a casa a prepararmi per la serata.
Nel viaggio verso casa un pochino regredisco al figlio di mia mamma. Rimango in uno stato ibrido mentre mi vesto e mi trucco, al termine la magia mi fa diventare Iula. Ho quasi paura che un giorno non ci riesca più.
Vado a Milano facendo gli esercizi vocali, mi sembra che la voce migliori ogni volta. Arrivo, parcheggio ed entro nel viale privato del residence dove c’è la villetta dei miei amici Laura e Enrico. Mentre cammino sull’acciottolato penso che ci sono passato tante volte come Gerardo e mi godo la novità.
Suono il campanello, ma è tutto buio e non arriva nessuno. Dopo un secondo squillo e un’attesa che mi è sembrata infinita la porta si apre e mi accoglie Laura con uno scialle, si sta riprendendo da una influenza. Entro, sorrido e le chiedo “come sto?”. Spero di fare anche qui “bella figura”.
Le piaccio. Mi presenta una sua amica che ho già visto in un paio di feste, lei invece non mi riconosce per nulla, ma il suo sguardo su di me è radioso.
Penso che la serata in pizzeria salti, perché secondo me l’aperitivo con amici durerà tanto. Infatti quando poi arrivano quasi tutti decidiamo di fare lì in cucina la serata.
Le attenzioni nei miei riguardi sono state fantastiche.
Enrico ha detto “Eri spento, ora sei viva
”.
Ci sono state molte domande, fornito spunti e idee, anche questa volta ho ispirato le persone che un cambiamento, anche piccolo, del solito trantran, delle cose lasciate sospese è possibile, anzi lo si deve fare.

Un’amica di Laura mi ha detto che anni fa aveva un’amica transgender che faceva la DJ e lavorava molto sopratutto all’estero. Il fatto di essere una trans non le aveva impedito la carriera, ma ha avuto problemi di droga quando passata una certa età non riusciva più a essere una DJ rinomata e andando nell’oblio si era buttata sulle droghe.
Un’altro piccolo argomento lo ha tirato fuori Marina dicendo che forse mia mamma desiderava una bambina, da parte sua la mamma desiderava un maschio e lei è un po un maschiaccio e non mette mai la gonna.
Ci azzeccato nel senso che anche mia mamma mi ha detto così. Sarà vera questa cosa dell’influenza dei desideri della mamma nel feto?
Abbiamo parlato della sessualità e senza pudore o vergogna ho detto che sono vergine, per cui non so davvero se mi piacciono le donne. Fare sesso l’ho sempre considerato una cosa bella di un rapporto d’amore e non mi è mai interessato farlo per puro sfogo animale. Alcune hanno compreso e detto che questo è molto femminile, i due maschi in sala non penso, però non si sono espressi.

La femminilità, mi hanno detto anche stasera che sono molto femminile. Sarà che non mi sento del tutto pronta e sicura e che appunto dopo il trucco che non va mai bene ho sempre delle piccole incertezze. Ma quando sono Iula sembra che muova mani e testa in modo molto femminile. Poi la mia voce che cambia tono a seconda di cosa parlo, di quanto parlo e con chi parlo, non sembra essere un problema sulla mia femminilità.
Una ha detto che io potrei essere una delle loro migliori amiche per la mia sensibilità e forza d’animo. Franco, l’edicolante, che ogni tanto spiazza tutti con affermazioni strane, contro corrente, ma che comunque ci prova con tutte…beh ci ha provato anche con me…nel senso di abbracci e fare una foto insieme. Poi ha fatto una cosa curiosa, cioè avevo mostrato poco prima una tetta finta in silicone e quindi suscitato la curiosità, comunque mi ha messo una mano sul seno. Ha toccato la tetta finta, ma non so come il capezzolo vero al di sotto ha reagito come se avesse toccato il seno vero. In parte mi sono sentita violata ed è stata una sensazione curiosa. Ufficialmente sono diventata una preda.
Invece l’essere abbracciata e baciata sulle guance anche da uomini, non mi dà nessun senso di disgusto. Non penso di volerli baciare, ma non ho nessuna repulsione al contatto fisico se ‘innocente‘.
In tutta la sera ho mangiucchiato poco, ma non ho avuto fame. Certo è che a mezzogiorno avevo mangiato troppo però è comunque curiosa questo cambio alimentare.
Alle dieci sono andati via tutti e siamo rimasti in quattro, una loro amica del Senegal e io. Abbiamo parlato di scarpe, di tacchi alti, di ballo, Enrico ha fatto finta di ascoltarci, che carino. Intervenendo solo sul ballo perché competente sul Tango ed altri balli. Dopo una mezz’ora li ho salutati e mi hanno detto che dobbiamo vederci al più presto. Tutti vogliono vedermi più spesso ed è una cosa bellissima. Il problema? Da conoscenze un sacco di persone sono diventate amici…da gestire tutti porta via un sacco di tempo e devo basarmi oramai sul calendario nel telefono!
Enrico mi ha accompagnata all’auto e dato un abbraccio e bacio sulla guancia.
Sono tornata a casa ripensando alla serata che è stata bellissima e non solo perché una volta tanto ero io la protagonista. E’ mai acceduto essere la protagonista? Che io ricordi forse solo ad un paio di cene a casa mia tanti anni fa.